Gli Afar Combo propongono una musica radicata nel blues che si arricchisce di tecniche e idee provenienti da ambienti e orizzonti musicali diversi. Il loro nuovo disco si intitola MAJID. Blog della Musica ha intervistato il gruppo friulano…
Afar Combo: un viaggio musicale che parte dall’Africa. Ce ne parlate?
Un viaggio musicale ispirato da un’idea nomade della musica apolide libera e contaminata. Per sopravvivere assorbe tutto quello che può servire a comunicare un’idea un desiderio o una visione. Alcune sonorità subsahariane vengono inglobate nel borsone da viaggio naturalmente, senza pretese ma con grande curiosità, partendo dall’ammirazione per musicisti del Mali (come Rokia Traorè a cui è dedicato il brano d’apertura del disco) o del Marocco (come Majid Bekkas a cui dedichiamo il titolo del disco e una traccia). Si approda ad un blues rurale e crudo sommato alle nostre umanità europee.
Chi sono gli Afar Combo?
Mirko Cisilino alla tromba, Alan Malusà Magno alla chitarra, Roberto Amadeo al contrabbasso, Marco D’Orlando alla batteria
Contaminazioni e ispirazioni. Gli Afar Combo ascoltano molto la musica di…?
Beh tutti noi ascoltiamo e suoniamo molti generi musicali diversi; siamo come dei curiosi compratori di spezie al mercato il disco è come una pietanza con tantissimi ingredienti ad amalgamarlo è la scelta strumentale compatta ed il gusto del piatto cucinato che si spera sia piacevole a chi “assaggia”.
MAJID: che disco è questo nuovo lavoro di Afar Combo secondo te?
E’ un disco sincero, diretto, fresco ma non banale, un disco dei nostri tempi direi.
Quali le differenze tra Majid e il vostro primo omonimo disco?
Il primo disco usciva da un mio (Alan) percorso compositivo legato agli studi accademici al conservatorio Tartini di Trieste quindi inevitabilmente un po’ più “convenzionale”. Questo nuovo lavoro è libero da strutture prefissate o mediazioni di sorta.
Se potessi ascoltare un unico brano del vostro disco, quale dovrei ascoltare? Perché?
I brani sono vari e tutti possono destare interesse… Majid forse è il meglio suonato in studio di registrazione.
Quale sonorità musicale volete ottenere quando suonate? C’è un insieme sonoro particolare che ricercate?
La sonorità è cruda e senza effetti di ambiente, la chitarra distorta e la tromba giocano contrappuntisticamente o a sezione nell’esposizione delle melodie o nei soli, mentre basso e batteria seguono compatti il groove.
Secondo voi è cambiato in meglio il panorama musicale italiano negli ultimi decenni?
E’ cambiato tutto, il modo di fruire la musica, il mondo discografico, il modo di produrla e distribuirla, le agenzie, come vengono distribuiti i soldi… Con Toks Records e Music Force (che hanno prodotto il lavoro) stiamo cercando di scalfire un po’ le modalità del sistema anche se oggi tutti cercano prodotti finiti e già vincenti… non so che dire è già un lavorone scrivere, provare, suonare, registrare e promuoversi… non resta il tempo per approfondire aspetti complessi di un’INDUSTRIA che forse non valuta più molto la ricerca…
Domanda classica, i vostri progetti per il futuro?
Suonare in contesti nuovi, scrivere musica (già abbiamo materiale per un nuovo disco) e farla ascoltare.
Grazie Afar Combo per essere stati con noi. A presto!
Grazie a voi, a presto.
Info: https://www.facebook.com/AFARCOMBO/