Alberto Nemo: OPERA 50 | Recensione

Il cantautore Alberto Nemo pubblica OPERA 50, il suo cinquantesimo album vede la produzione di Paolo Dossena e la partecipazione vocale di Maira Finotti. Ecco la nostra recensione

Alberto Nemo, OPERA 50

Esce il 7 maggio 2021 per CNI (Compagnia Nuove Indye) Opera 50, il nuovo disco di Alberto Nemo. Il cinquantesimo album di uno dei più interessanti musicisti contemporanei, oltre alla produzione di Paolo Dossena (già produttore, tra gli altri, di Luigi Tenco, Francesco De Gregori e Paolo Conte), porterà in copertina la firma di Mark Kostabi, il più importante artista vivente della Pop Art.

In quest’opera la tavolozza vocale di Alberto Nemo, ampiamente screziata, assume tonalità sospensive, oracolari e sibilline, ma allo stesso tempo toni nostalgici che vanno ad alimentare una rimembranza di frammenti quasi d’innocenza bambina.

La pennellata è il linguaggio dei sogni, non riducibile ai movimenti della ratio, non necessariamente traducibile, quasi a indurci in un moto cullante operato dal mistero mai svelatoci.

Questa è la paradossalità che durante l’ascolto dei brani ci sconvolge e ci adduce in una sorta di mondo collocato a mezz’aria, tra il familiare e il noumenico. Tra la conoscenza del nulla e l’ignoranza del tutto.

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Nei brani vi è anche la presenza di una flebile e nativa voce femminile (Maira Finotti) che, potremmo dire, suona come un carillon ed è, allo stesso tempo, un’eco remota che si deflagra in dissonanze che danno vita ad innesti perfettamente armonici.

L’atmosfera è ripiegata in una dimensione dove il limite della comprensione razionale si fa sempre più invasivo. L’esperienza auditiva viene vissuta similmente ad una epifanica scoperta dell’obnubilata intimità propria e dell’Altro, dei propri spettri erranti e del proprio sentire anche spesso contrastante. Una ricerca alchemica di riconciliazione nell’Unità primigenia.

a cura di M. Mastrorillo