ALEA Alessandra Zuccaro, giovanissima cantautrice, pubblica il suo primo disco dal titolo Spleenless e ce lo racconta in questa intervista…
ALEA. Nome d’arte di una giovanissima della canzone d’autore in rosa di questa nuova scena italiana. E di certo Alessandra Zuccaro (questo è il suo vero nome), figlia d’arte e perennemente esposta a contaminazioni e collaborazioni, anche frutto di anni di studio di canto. Ma didattica a parte questo primo disco dal titolo Spleenless si pregia di arrangiamenti che portano la firma di Pasquale Carrieri, compositore e pianista…e un sound che è pop nell’ossatura si fa raffinata e internazionale, tra momenti soul e quel retrogusto tra jazz e blues per palati fini. Un bel disco che incornicia 8 inediti scritti di suo pugno ed una cover dedicata al grande Quincy Jones. A breve siamo curiosi di vedere cosa ne verrà fuori circa il suo primo video ufficiale. Intanto vi invitiamo all’ascolto di questo bellissimo Spleenless sperando che in qualche modo riesca a darvi una valida via di fuga dalla malinconia. La consueta intervista per gli amici di Blog Della Musica
Gavetta, studi, contaminazioni e collaborazioni. Poi alla fine si arriva al disco d’esordio. Che senso ha oggi un simile traguardo?
Di sicuro è una grande soddisfazione personale. Essere un artista indipendente oggi non è molto facile, sia per una questione economica che per le varie difficoltà che ti si pongono davanti. Per fortuna mi sono avvalsa della collaborazione oltre che di ottimi musicisti, di buoni amici, come il mio arrangiatore Pasquale Carrieri che mi ha sOppprtata oltre che sUpportata!
Il giorno in cui mi hanno inviato il file definitivo del disco ho provato un emozione che non so descrivere, come se tutta la gavetta ed i sacrifici di una vita fossero finalmente stati ripagati. Di certo non sono diventata una star ma è un capitolo importante della mia vita, e così una lacrimuccia di emozione è scesa.
Bellissimo il duetto con tuo padre. Da dove nasce e come è stato per te?
Grazie! Amore cercato è una poesia bellissima di un poeta Brindisino, nostro grande amico, Francesco Distante. Un giorno mio padre è tornato a casa mi ha detto che la stava mettendo in musica ampliando il testo (aveva già scritto il bellissimo ritornello), ma che gli mancava una strofa. Di getto l’ho scritta, in pochissimi secondi, ed il giorno dopo l’abbiamo registrata, ed e stato bellissimo.
Per inserirla in Spleenless l’abbiamo registrata di nuovo inserendo la meravigliosa fisarmonica della pregiata perla del nostro territorio, Vince Abbracciante, che ha donato quel quid in più al brano.
Che poi sei figlia d’arte…che vuol dire per te come artista?
Come ogni figlia ci sono momenti di scontro e momenti di incontro. In questo caso si tratta di scontri ed incontri musicali! Rosico tantissimo se mio padre da un giudizio negativo ad un mio brano e gli rispondo sempre dicendo che facciamo parte di due mondi musicali diversi (ebbene si sono permalosina, ma solo in famiglia, sia chiaro!). In realtà è la prima persona alla quale chiedo consiglio e l’ultimo che da l’ok, perchè so quanto vale il mio superpapà.
C’è tanto Jazz e Soul in un disco decisamente italiano: come pensi ti sia riuscito questo incontro di culture e di generazioni?
Sicuramente nella mia vita il blues, il jazz ed il soul hanno un peso importante, basterà dare uno sguardo alla mia collezione di vinili per capirlo. Ma non manca l’amore per i grandi cantautori italiani. Penso che i miei ascolti di una vita abbiamo sicuramente influenzato il sound dei miei brani, ma ogni brano è nato in una situazione , in un luogo ed in un modo diverso, ed il risultato non e altro che la manifestazione di una determinata emozione. Non ho scelto che vestito dare a una canzone nel momento della composizione, è semplicemente la naturale evoluzione di ció che sono.
Spleenless è l’unione di tutto questo.
Diamo uno sguardo a questo momento storico: pensi di essere coerente con i tempi e con le tendenze oppure hai voluto cercare strade alternative?
Coerente assolutamente no… Ahi me!
Abbiamo volutamente ricercato e voluto suoni retró, ed anche il metodo di registrazione live in direct non è del tutto attuale, così, non avendo un fisso beat elettronico, alcuni mi dicono che non sono molto moderna o radiofonica. Per fortuna non sono in tanti a pensarlo. Faccio solo qualcosa di diverso da tutto ció che , al momento, siamo “abituati” a sentire nelle maggiori radio.
Ció che peró sono sicuramente contemporanei sono i temi che tratto nelle mie canzoni, essendo una ragazza/donna che vive quest’epoca, con le sue difficoltà e le sue bellezze, mi ritrovo a descriverle, ma spesso cerco di evadere da tutto ció e provare a sfuggire alla “malinconia”.
E per chiudere: a quando un video ufficiale?
Giuro che sta arrivando! Manca davvero pochissimo. Mi è stato facile pensarlo e scriverlo ma non altrettanto facile girarlo e realizzarlo, motivo per il quale non è ancora in rotazione, ma mi piacciono le cose difficili! Soprattutto ho avuto la grande mano della mediterraneo cinematografica e dei ragazzi di Insinclub di Lecce che hanno fatto davvero di tutto per realizzarlo. Ed infine il grande aiuto di tutti i miei concittadini brindisini che si sono proposti per recitare (anche se molti non attori) all’interno del video, carichi di entusiasmo e soprattutto pazienza. Sono stata felice e fiera della mia città e credo che il risultato sia il giusto specchio del messaggio che volevo lasciare. Ma non voglio anticipare nulla…