Gli amori alle stazioni pubblicato da Music Force è il nuovo album di Aleco con nove brani che mettono in mostra il lato malinconico del cantautore di Chieti. Eccovi la nostra recensione
Alessandro Carletti Orsini, in arte Aleco, è tornato col nuovo album Gli amori alle stazioni, uscito per Music Force. Qui dimostra la sua ispirazione cantautorale e nostalgica, fin dall’”Intro”, dove si suonano brevemente gli accordi della titletrack che arriva subito dopo. Da notare che questa introduzione, con la melodia cantata in “nanarana”, richiama alla mente una certa atmosfera à la Baglioni.
Poi Gli amori alle stazioni svela dei suoni più synth pop anni ’80, per delle strofe che alternano i punti di vista di lui e lei. La situazione è quella di lui che aspetta il ritorno in treno di lei, che però non arriverà. Un po’ come Vinicio Capossela in “25 aprile”, ma senza la sua malinconia. Anzi, qui Aleco si distrae dal suo innamorando, citando Renzo Montagnani, attore celebre soprattutto nel filone del cinema sexy.
“Sono il tuo diavolo ancora un po’” continua la fantasia seduttiva in “Diavolo”, sempre con ironia, fino al finale à la Zucchero.
“I fantasmi” è più sognante, mentre riflette sul tempo che ci supera, collegandolo allo spazio attorno a sé: “Non capiremo mai questa realtà, paura amore odio codardia, e questo tempo si tramanderà anche al di là della nostra via.”
Ritmo latino per “L’isola-la tresca”, mentre una musica romantica da schlager accompagna “Bella”, dal testo in romanesco.
Una voce femminile accompagna Aleco in “Occhi”, canzone in tre parti. Inizia lenta e delicata, poi prende più corpo, con la chitarra elettrica, cambiando tempo, poi torna lenta, ma a un ritmo diverso dell’inizio.
La cover di Venditti “Notte prima degli esami – questa notte è ancora nostra” anticipa il brano più nostalgico, messo in chiusura al disco: “Le comitive”. Che paragona le odierne “carovane anaffettive” con il tempo delle “grandi compagnie”, per dirla alla Pezzali. Una visione porta indietro nel tempo: “Laggiù non c’è chi ti conosce bene, penserai, è il 7 luglio, forse del ’91, il sole picchia forte e non frega a nessuno, ma che si fa? Abbiamo tutto quello che vogliamo, le carte le bici gli scogli e le comitive, le comitive… Le comitive, locomotive, social di ieri”.
Un disco leggero, Gli amori alle stazioni, ma pieno di sentimenti romantici.
Info e Contatti
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