INTERVISTA | Alessandra Ziveri e la Promenade Des Dames

Promenade Des Dames è il disco pubblicato per la Da Vinci Edition di Alessandra Ziveri arpista di Parma, diplomata al Conservatorio di Musica G. Nicolini di Piacenza sotto la guida della Prof.ssa Annamaria Restani. Blog della Musica l’ha intervistata

Copertina del disco Promenade Des Dames

Promenade Des Dames

Oggi ospitiamo Alessandra Ziveri, arpista e protagonista dell’interessante lavoro discografico pubblicato da DaVinci Edition Promenade Des Dames. Quando nasce questo progetto?
Promenade Des Dames nasce a settembre dello scorso anno durante la lettura di un articolo riguardante Il Gruppo dei Sei, un gruppo di compositori formatosi nel 1920 a Parigi e di cui Germaine Tailleferre era l’unica componente donna, avevo già in repertorio alcune sue composizioni, mi sono interessata alla sua biografia che mi ha fortemente appassionata e coinvolta, da qui la curiosità di ricercare altri suoi brani e in seguito spostarmi anche su altre compositrici. Alla fine della ricerca la Da Vinci Edition si è dimostrata subito estremamente sensibile a questo lavoro e mi ha dato la possibilità di farne un progetto discografico.

Ha scelto tutti brani scritti da donne non molto conosciute ai più. Quale percorso di ricerca l’ha portata a questa scelta?
E’ vero alcune di queste autrici non sono molto note, in ambito arpistico Tailleferre e Charpentier sono conosciute mentre Hansen è decisamente meno popolare; nell’ambiente musicale più esteso invece anche quello di Louise Charpentier non è un nome che si incontra spesso. Quando ho iniziato ad interessarmi di compositrici è emerso un panorama davvero infinito, dai tempi più lontani ad oggi, con diversi stili di scrittura, diversi modi di voler utilizzare lo strumento sia nel contesto solistico, cameristico che orchestrale, il materiale è davvero vasto e per non creare una lista di composizioni sconnesse tra loro e collegate soltanto dal fatto che fossero tutte di mano femminile ho pensato di soffermarmi solo su un determinato periodo e paese: la Francia e le compositrici nate tra fine ‘800 e primi ‘900, da qui il passo successivo di concentrarmi su Tailleferre, Hansen e Charpentier tre donne legate da vite vissute con passione, forza e coraggio.

Qual è l’immagine di queste compositrici che emerge da questo disco?
Le tre compositrici sono state scelte proprio perché davano un’ immagine abbastanza variegata del periodo, ci sono momenti in cui le composizioni guardano al passato come nella Sonata alla Scarlatti che si ispira proprio alle settecentesche sonate scarlattiane, nella Rhapsodie di Charpentier si incontra alcuni momenti un virtuosismo più legato al neo-romanticismo, con la Tailleferre invece nel Petite Livre de Madame Tardieu vediamo il colori della Parigi del 1910 ca. con sonorità eleganti, raffinate e in alcuni dei Piccoli Studi uno sentore orientaleggiante, Hansen invece ha un gusto più assorto e evocativo.

Alessandra Ziveri ha un curriculum artistico molto importante. Può raccontarci qualcosa di lei, di come si è avvicinata alla musica e di come è stato il suo passato da studentessa?
Grazie!… ma c’è ancora molto da studiare e da aggiungere a quel curriculum, sono però contenta del percorso che sto portando avanti con dedizione e smisurata passione. Nessuno nella mia famiglia è musicista o inserito in contesti musicali, mi sono affacciata a questo bellissimo mondo grazie però ai miei genitori che si sono accorti subito dell’attrazione che avevo per la musica, ne ascoltavo in continuazione sin da piccola (anche il famoso Intervallo trasmesso dalla Rai in cui una Toccata di Paradisi e Passacaglia di Handel venivano suonati da un arpista!) poi mio padre comprò uno stereo con alcuni dischi tra cui Lo Schiaccianoci e Romeo e Giulietta di Čajkovskij e da quel momento hanno sempre sostenuto la mia scelta di dedicarmi allo musica. Ho conosciuto diversi Docenti che mi hanno seguita, incoraggiata e guidata durante gli studi, molto diversi tra loro  ma tutti uniti da una fortissima professionalità e dedizione verso la trasmissione dei loro saperi e nella cura degli allievi, tutti mi hanno dato qualcosa che va oltre lo studio teorico e pratico della musica e dello strumento, mi hanno dato una parte di loro perché io ne potessi fare prezioso tesoro per la mia crescita professionale e personale.

Rivolgendosi ai lettori e futuri ascoltatori, quale consiglio si sentirebbe di dare per guidarli nell’ascolto di questo suo disco?
Vorrei che lo ascoltassero senza condizionamenti, con semplicità e trovare la pura bellezza dell’arpa, del suo suono, che possano scoprire una parte di repertorio non ancora molto noto ma non per questo di minore valore, di accendere in loro la voglia della ricerca, della scoperta e alla fine sentirsi bene.

Per chiudere questa intervista, le chiediamo ora qualche consiglio per i giovani artisti che vogliano emergere attraverso il loro talento. Alla luce della sua esperienza cosa si sentirebbe di dire loro?
A dire il vero sono anch’io in cerca di consigli in questo meraviglioso ma a volte complicatissimo Mondo della Musica!! Per quello che mi riguarda ho sempre cercato dedicarmi allo studio della musica che mi soddisfa, che mi rende felice e mi gratifica, forse non è proprio il genere più commerciale o la strada più semplice e immediata che si possa scegliere ma è sicuramente quella che più di ogni altra tocca il profondo della mia persona, mi dona appagamento, gratificazione, gioia e mi sprona continuamente nel perseguire il mio sogno.

Ascolta il disco Promenade Des Dames

Social e Contatti

  • Instagram: @alessandraziveriharp
  • Website: www.alessandraziveri.com
  • Pagina Fb: @alessandraziveriarpista
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