Intervista ad Ali Salvioni in arte Settore Giada, il suo alter ego musicale. Ci parla del suo secondo album, Notturno, di come è nato e della ricerca musicale che ci sta dietro…
Benvenuto ad ALI SALVIONI. Ti presenti in poche righe ai nostri lettori?
Buongiorno, volentieri. Sono cresciuto in Ticino, quindi italofono, e sono poi venuto a Zurigo dove mi sono diplomato al politecnico in biologia ed ho frequentato la scuola di jazz, in seguito ho perfezionato le percussioni a Cuba. Ho lavorato con gruppi musicali di diversi generi e con produzioni di danza e teatro.
Settore Giada è un tuo progetto musicale che abbraccia diversi musicali. Ce ne parli?
Settore Giada è una one man band nata nel 2011 nel mio locale prove, dall’esigenza di cristallizzare uno stato d’animo in una canzone nel modo più stringente possibile. Le composizioni sono influenzate dagli anni ottanta, di cui sono un figlio, ma anche dai cantautori, la musica classica, afrocubana ed elettronica.
In questo progetto punti molto sull’importanza delle parole, del visuale e sulla ricerca sonora. Come tutte queste arti possono convivere insieme? Quali sono le difficoltà per farlo?
Le canzoni si sviluppano organicamente, spesso per associazione: testi, paesaggi sonori e visuali si influenzano e completano a vicenda. La coesione e sinergia dei tre aspetti mi aiuta a intuire e perfezionare le composizioni.
Cosa vuoi trasmettere al pubblico che ti ascolta con queste performance artistico/musicali?
Cerco di trasmettere nel modo più intenso possibile stati d’animo ed emozioni.
Parlaci del tuo ultimo album, uscito nel 2015, dal titolo NOTTURNO.
Notturno, il secondo disco, è nato come il primo in sala prove. Ho lavorato molto sui paesaggi sonori, cercando di combinare i suoni elettronici, come campionatori, drum machines analogiche e sintetizzatori, con quelli di origine organica, la voce, il basso, chitarra, ma anche Hang, calimba e altre percussioni. Dopo una prima stesura dei testi, dove ho cercato di definire il senso della canzone, ho rifinito con cura la scelta delle parole, la loro sonorità e ritmica.
A quando invece un album come ALI SALVIONI? E che genere abbraccerà?
Settore Giada è il mio nome d’arte, un alter ego musicale.
In conclusione: quali sono i tuoi prossimi progetti e impegni?
Sto lavorando a nuovi brani, a pezzi più sperimentali e collaborando con produzioni di teatro e danza, spero di riuscire a concentrare il tutto in un album l’anno prossimo.
Grazie per essere stato con il Blog della Musica. A presto
Info: https://www.facebook.com/settoregiada/?fref=ts