INTERVISTA | ALIA ci presenta le storie e i personaggi di “Giraffe”

ALIA ha pubblicato Giraffe, il suo nuovo disco, un album a cui ha lavorato moltissimo e in cui non risparmia temi importanti porgendoli all’ascoltatore con la lievità e la semplicità di chi sa cesellare i suoni e le parole. Blog della Musica l’ha intervistato…

Oggi ospitiamo ALIA su Blog della Musica. Ciao e benvenuto in poche righe ti puoi presentare ai nostri lettori?
Ciao sono Alia e sono un cantautore che ama la lingua italiana e la melodia.

I tuoi inizi con la musica come sono stati?
Ho iniziato come tutti in cameretta a scrivere canzoni in inglese, poi sono venute le prime avventure in band per poi ritornare nella dimensione più intima della scrittura casalinga chitarra e voce

Quali sono gli artisti che influenzano le scelte musicali di ALIA?
Come ascoltatore ho una palette abbastanza varia: vado dal cantautorato tradizionale (Tenco, Concato, Bindi, De Andrè) alle cose più “estreme” (Current 93, Oneida e molta dark wave). Attualmente però sono molto concentrato sulla black music (da Duke Ellington a Solange).  Come autore invece mi riconosco con autori come Mario Venuti, Joni Mitchell, Cristina Donà e altri che danno molta importanza alla parola.

Giraffe: che disco è questo tuo nuovo lavoro?
È un disco corale che racconta la spiritualità in maniera leggera ma non banale. E’ un disco che arriva subito ma con una stratificazione di significati sulla quale ho lavorato davvero tanto.

Parlaci ora dei testi dei brani di Giraffe a chi si rivolgono? Che cosa ci raccontano?
Normalmente ero abituato a scrivere in maniera più ombelicale. In Giraffe invece parto dal personale per giungere all’universale abbracciando diverse storie e personaggi che entrano ed escono dalle canzoni, penso ai numerosi featuring, al fine di dare un certo movimento circolare del pensiero. E con la mia prima vera canzone di protesta: L’india, i bambini.

Raccontaci dello spettacolo teatral-musicale ispirato al tuo disco Giraffe. Come è nato e come mai questa idea?
Per ora l’appuntamento è stato unico ma l’idea è quella di raccontare la spiritualità ed il femminile in maniera molto intensa seppur affrontando le tematiche con una certa levità.

Molte le collaborazioni artistiche in questo album. Ce ne parli?
Le collaborazioni sono tante. Mi piace ricordare quelle femminili perché Giraffe è un disco che parla molto delle donne e le cui storie molte sono al femminile. Ci sono 4 voci in quattro brani: Patrizia Laquidara, Francesca Messina, Martina Agnoletti, Elisabetta Salvatori. E poi la violista Erika Giansanti e Sheila Massellucci che ha curato parte della grafica interna.

Di quale messaggio vuoi essere portatore con la tua musica?
In questo momento vorrei che la mia musica e le mie parole fossero un respiro consolatorio in tempi drammatici.

Se potessi collaborare con un musicista, del presente o del passato, chi sceglieresti?
Vorrei aver conosciuto Judee Sill. Avrei cercato di salvarla.

Per chiudere: i tuoi prossimi progetti artistici?
Suonerò un po’ in giro a breve. Però al momento mi interessa continuare a scrivere. Cosa che sto facendo con molta intensità.

Info: https://www.facebook.com/aliacantautore/

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