INTERVISTA | AmbrOsino ci racconta il suo nuovo EP: 3 ‘O Figlio D’’O Rre

3 ‘O Figlio D’’O Rre è il nuovo EP del cantautore partenopeo AmbrOsino che abbiamo intervistato. Un piccolo viaggio tra la West Coast, Rio De Janeiro e la stessa città ai piedi del Vesuvio, caratterizzato da sonorità che si mescolano ridefinendo i confini geografici, in stile Contemporary R&B con cui il cantastorie napoletano sembra sentirsi perfettamente a suo agio.

Il leitmotiv che sta alla radice di ogni brano di AmbrOsino pare essere il desiderio di riprendersi la quotidianità, di ridare centralità alle cose semplici; ma anche esprimere vicinanza verso i più deboli, i meno fortunati e tutti coloro che, in un modo o nell’altro, portano sulle spalle un dolore e faticano a vivere con serenità la propria storia terrena.

Il suo nuovo lavoro discografico si sviluppa in 6 tracce, scandite da un’acuta ritmicità, permeabili e generose a firma di Ambrosino Massimiliano, che in prima persona ha curato anche la produzione artistica, affiancato da Enzo Foniciello al coordinamento musicale e al basso, Luca Mignano alla batteria e Stefano Bottiglieri alle tastiere. La registrazione e i mix sono stati affidati a Stefano Formato. La produzione esecutiva è di Carlo Antognetti. Ecco l’intervista che ha rilasciato a noi di Blog Della Musica.

Ciao Ambrosino, benvenuto sulle pagine del Blog della Musica. Quando è nata in te la passione per la musica?

Grazie a voi per l’invito. La passione per la musica è nata anche grazie a mio padre, che suonava il pianoforte e ai miei fratelli maggiori che portavano a casa i vinili di Daniele, Dalla, De Gregori, Stevie Wonder, Pink Floyd. Sono cresciuto con un orecchio sensibile verso un certo tipo di cose.

Cosa vuoi esprimere con la tua musica? Chi è AmbrOsino nelle sue canzoni?

Non voglio prendermi mai troppo sul serio, quindi mi piacerebbe esprimere semplicità, leggerezza anche se a volte tocco temi di interiorità, di fragilità. AmbrOsino nelle sue canzoni è semplicemente Massimiliano, un ragazzo cresciuto a San Giorgio A Cremano con la passione e il sogno del calcio e della musica. Racconto le mie storie, la mia vita attraverso diverse angolature, forse in base a quello che più mi rapisce in quel momento magico dell’approccio alla scrittura. 

Quale artista del panorama nazionale o internazionale pensi ti abbia maggiormente influenzato e con chi ti piacerebbe collaborare?

Credo Pino Daniele, le sue opere sono state totalizzanti nel periodo della mia adolescenza, della mia crescita. Ma i cantautori, in genere, hanno sempre messo in moto la mia curiosità e poi spronato ad imbracciare la chitarra. In questo momento mi piacerebbe collaborare più con un produttore artistico, che con un artista; uno come Taketo Gohara, per esempio. Metterei volentieri nelle sue mani le mie idee musicali più nude, più scarne, per aspettare e studiare quale miglior vestito sceglie.  

3 ‘O Figlio D’’O Rre, è il tuo nuovo lavoro discografico. Cosa ti ha influenzato maggiormente nella scrittura dei brani?

Questa manciata di canzoni sono nate – senza alcuna particolare gestazione – durante il periodo della pandemia. Forse il desiderio di lasciarci tutto velocemente alle spalle, di riprenderci in mano la nostra vita, le nostre giornate, mi ha dato l’input per la scrittura. E probabilmente quest’aria di speranza che si muove intorno all’ EP è tangibile, viene percepito.

3 ‘O Figlio D’’O Rre, come mai questo titolo?

3 sta ad indicare il mio terzo progetto artistico, mentre ‘o figlio d’’o Rre non è altro che la declinazione maschile della terza “voce” presente nel gioco della cavallina. Era un gioco semplice, pulito, della mia infanzia. Per giocarci serviva solo un gruppo di bambini.

Il disco è stato registrato nel centro storico di Napoli. Cosa troviamo nel tuo EP in termini di sonorità? 

Sicuramente delle sonorità “bluesy”, un sound che strizza l’occhio agli anni ’80 ma con accenti contemporanei, meticci e scuri.

Quanto è importante la commistione tra italiano e napoletano nella tua musica?

Adesso molto importante, ma anche per questo aspetto cerco di non frenare mai l’istinto. Se in maniera naturale viene fuori questo linguaggio, che è anche un linguaggio sonoro, vuol dire che così deve essere per me. In futuro potrei avere istinti ed ispirazioni diverse e – senza mettere le mani avanti -, farò qualcosa di diverso.

Quali sono i progetti in cantiere di AmbrOsino?

Il nuovo anno porterà un mio brano in corto indipendente, ed è una cosa che mi stuzzica molto, oltre a farmi enormemente piacere. Poi vorrei mettere in piedi qualche concerto di presentazione e girare un po’ questa nostra splendida penisola.

Ascolta la musica di AmbrOsino

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