INTERVISTA | La violinista Anca Vasile Caraman e i suoi “Paganini 24 Caprices”

Anca Vasile Caraman è una violinista di origine rumena e una delle 10 violiniste che ha affrontato i Capricci di Nicolò Paganini. È uscito per Stradivarius una nuova opera in cui la violinista da prova del suo talento affrontandoli uno ad uno fino all’iconico Capriccio numero 24. Dalle pagine del Blog della Musica l’interprete ci racconta Paganini 24 Caprices.

Anca Vasile Caraman, ciao e benvenuta tra noi, come è nato questo lavoro discografico?
Carissimi lettori, bentrovati; sarò lieta di stare insieme a voi per una breve chiacchierata. L’idea di registrarli l’ho avuta nell’estate 2019, ma l’idea di suonarli tutti in concerto l’ho avuta da sempre: mi ricordo che, ogni volta, contavo quanti capricci mi restassero, per averli tutti nel repertorio. Per la registrazione ho avuto bisogno di tanti mesi per studiarli con sempre maggior attenzione; ho letto vari libri e studi, informandomi sulla vita di Paganini e dei musicisti del suo tempo, al fine di avere un’idea più complessa di come si devono suonare. Li ho suonati anche in diversi concerti ed ho ascoltato tante incisioni, per poter avere una visione unitaria di tutto il materiale. Per dirvi la verità, anche dopo aver effettuato la registrazione, per mesi ho continuato a studiarli: sembravano come una droga alla quale non riuscivo a rinunciare. Solo cominciando altri progetti li ho lasciati da parte, ma ricominciando a suonarne un paio alcuni giorni orsono, ho avuto solo in quel momento netta la percezione dell’immensità di quest’opera.

Hai cominciato ad appena 4 anni a studiare musica, quando hai capito che il violino sarebbe stato una sorta di tua estensione?
All’inizio, quando ho sentito per la prima volta la musica provenire dal violino suonato dal vivo dalla mia cuginetta, ho avuto come un colpo di fulmine, un amore che poi lungo gli anni è stato nutrito da tanta passione, lavoro, conoscenza e voglia di esprimere sempre quello che avevo dentro. Il violino anche adesso è il mio aiuto, lo strumento che può esprimere meglio di tutti i miei stati d’animo, che può esprimere me stessa in tutti i sensi: con lui ho imparato anche a conoscermi e a cercare di domare il mio “demone interiore”.

I Capricci paganiniani sono considerati da sempre tra le composizioni più virtuosistiche che siano mai state scritte per il violino. Con che spirito le hai affrontate?
Vengo dalla tradizione violinistica rumena dove per il verbo “suonare” si utilizza la parola “cantare”: per questo la prima regola è che lo strumento deve cantare e deve imitare la voce umana. Questo insegnamento mi è stato trasmesso da tutti i miei insegnanti e, per fortuna, venendo in Italia ho avuto il privilegio di suonare più volte davanti a Umberto Benedetti Michelangeli, che mi ha sempre ripetuto la stessa frase. Ritengo allora che la mia matrice sia soprattutto costruita sul principio di “cantare” e seguire la musica; i virtuosismi fanno parte di tutto ciò, e la arricchiscono di bellezza e fantasia.

Anca Vasile Caraman vestita di rosso mentre suona il violino

La violinista Anca Vasile Caraman

Proprio perché queste composizioni richiedono molta maestria e agilità sono considerate una sorta di traguardo al quale un violinista aspira. Hai già in mente qualche altra sfida per mettere alla prova la tua bravura?
I Capricci fanno parte di un progetto molto più ampio che comprende le 6 Sonate e Partite di J.S. Bach che usciranno con la stessa etichetta discografica Stradivarius questo mese, le 6 Sonate di E.Ysaye e le 12 Fantasie di Telemann che registrerò alla fine di questo mese, sempre per la stessa etichetta. Per fare un tuffo più profondo nelle opere importanti per violino solo, ho pensato di aggiungere tutto quello che ha scritto M. Reger; lavoro che comincerò a preparare anche nell’idea di continuare gli studi di dottorato all’Università Nazionale di Musica a Bucarest. Un altro progetto sarebbe quello di finire tutto ciò che ha scritto A. Bazzini per violino e pianoforte; lavoro già cominciato nel 2018 per il bicentenario della sua nascita. Certo, ho ancora anche altri progetti come l’integrale delle Sonate di Beethoven, Mozart, Brahms, l’opera completa di Ysaye, Kreisler, Enescu. Devo dire che mi piacerebbe anche approfondire di più la musica del XX e XXI secolo e incontrare compositori con i quali lavorare: per me il loro mondo è sempre pieno di magia e conoscerlo da vicino è sempre molto interessante e accattivante.

C’è uno o più dei 24 Capricci che Anca Vasile Caraman ha sentito maggiormente nelle tue corde di musicista?
Non posso dirlo, perché sarebbe come chiedere ad una mamma quale è il suo figlio preferito. Per dirvi una storia posso ricordare che ciascun capriccio viene dedicato da Paganini a qualche artista importante del suo tempo: da Liszt, a Rode, a Bazzini, Vieuxtemps, Sivori, Bull; soltanto il 23 non è stato dedicato ad alcun artista ed allora considero che, mentre vengono eseguiti tutti i 24 capricci, il 23 viene dedicato a chi li suona in quel momento.

Nella tua vita hai vinto numerosi riconoscimenti, hai calcato i palchi di molti paesi del mondo e da un po’ di tempo sei di casa a Brescia. Che legame hai con questa città e cosa ti piace dell’Italia?
Ho tanti legami, sia affettivi che professionali: come tutti coloro che vivono in qualsiasi città di questo mondo, arriva il momento nella vita in cui dobbiamo stare da qualche parte e, quando si tratta di un paese così ricco di cultura come l’Italia, per me è un privilegio e un onore essere stata adottata da voi, pur mantenendo anche la mia educazione e tradizione culturale rumena.

Considerato che finalmente la situazione per la musica dal vivo sta lentamente migliorando per tornare alla normalità, hai in programma un tour in cui poter ammirare dal vivo il tuo talento?
Certo, per il momento ho un concerto a ottobre per le Serate Musicali a Milano; si sta discutendo per altri 4 concerti per un festival in provincia di Brescia e spero di poterli suonare anche in Romania o in altri Paesi. Se si offriranno le possibilità per suonarli, io e i Capricci siamo pronti.

Grazie Anca Vasile Caraman di essere stata con il Blog della Musica.

Ascolta Anca Vasile Caraman su Spotify

Social e Contatti

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