Antonio Carluccio ha presentato il suo nuovo album La parola con un concerto sold out al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica. L’abbiamo intervistato per conoscere meglio il suo progetto artistico.
La parola è un disco emergente di un artista giovane, Antonio Carluccio, con alle spalle una carriera da vocalist, attore e cantante che lo ha portato a partecipare al Festival di Sanremo come corista di Giorgia e come attore cantante nella Tosca di Lucio Dalla. Inoltre ha duettato nell’ultimo album di Fiorella Mannoia con il brano “Creature”, scritto dallo stesso Antonio. “Creature” è inserito anche nel disco “La parola”.
Ciao Antonio Carluccio e benvenuto. Vuoi parlarci del concerto di presentazione del tuo album all’Auditorium Parco della Musica? Com’è andata?
È stata una serata fantastica, di quelle che immagini quando la sera ti metti a letto e proietti la migliore delle ipotesi per calmare l’ansia. Tutto è filato liscio, e l’enorme emozione si è tramutata in adrenalina da donare ai presenti. Voglio infatti ringraziare tutti coloro che hanno comprato il biglietto in un momento storico così complicato. Una serata svolta nel massimo rispetto delle norme anti-Covid che ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che anche gli eventi artistici se gestiti con cura e rispetto possono continuare.
Ho percepito il desiderio da parte del pubblico di condividere con me l’emozione dell’evento e della partecipazione.
Il concerto è stato rimandato una volta causa emergenza sanitaria: come vedi il futuro della musica dal vivo in Italia?
Il momento è delicato anzi direi cruciale per la lotta al virus. Siamo in un’emergenza che non ci permette di progettare e comprendere come sarà il futuro prossimo.
Confesso di esserci rimasto male quando ho visto sfumare la prima data (10 Maggio 2020) causa lockdown. Poi ho pensato che fosse mio dovere ritrovare le motivazioni giuste per portare alla luce un lavoro prezioso fatto di due anni di sacrifici e gioie inaspettate. E questo credo debba essere lo spirito di tutti noi artisti in questo momento difficile, provare in tutti i modi e le forme possibili a continuare a produrre, raccontare e raccontarci. In futuro tutto ciò che è stato fatto in questi mesi bui avrà un sapore speciale ed un valore storico importante. Sarà di fondamentale importanza però il sostegno economico da parte dello stato centrale nei confronti di tutte le categorie artistiche che spesso vengono relegati ai margini della loro agenda. La nostra materia è sicuramente la più liquida di tutte, ma è fondamentale per non lasciare inaridire le anime.
Quali sono le emozioni che provi prima di salire su un palco?
L’emozione prima di un concerto è sempre un esperienza fortissima. Si addensano nella mente sentimenti contrastanti che quasi sembrerebbero difficili da gestire. Ma nel mio caso tutto si scioglie dopo poche note e mi sento completamente a mio agio. Il palcoscenico diventa il salotto di casa dove ospitare gli spettatori e raccontargli un po’ le mie cose.
Sei salito sul palco del Festival di Sanremo come corista di Giorgia: cosa ricordi di quell’esperienza?
Ricordo l’emozione enorme nello stare accanto ad una cantante strepitosa come Giorgia. Una voce che è stato riferimento per molti come me innamorati del bel canto. Tutto successe troppo rapidamente per realizzare. Poi catapultati all’Ariston ricordo durante la prima prova un po’ di delusione nel vedere questo teatro così piccolo rispetto a come appare in tv. Dentro di me dissi “vabbè non è poi un granché come posto”. Poi accadde che la prima delle tre serate entrai per la performance ed una volta uscito non ricordavo assolutamente nulla di quei tre minuti passati su quel palco. Ho capito allora che lì dentro c’è una magia fatta di anni di storia della musica italiana che fa dell’Ariston il teatro più difficile da affrontare.
Qual è il filo conduttore del disco La Parola?
È assolutamente il valore che in questo momento storico hanno le parole. Nella società, nella coppia ed anche con noi stessi. Comunicare bene con gli altri e con noi stessi è secondo me un obbiettivo primario per chi aspira ad una vita serena ed equilibrata.
Stai lavorando già a nuovi brani? Vuoi anticiparci qualcosa?
Si devo dire che esistono già le basi per il prossimo album ma non anticipo ancora niente. Per il momento sono concentrato a diffondere “La Parola”, che potrebbe sembrare detta così una missione religiosa ma vi assicuro che non ho questo tipo di presunzione è solo il titolo del mio album .
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