E’ uscito per Stradivarius il nuovo interessante Ep del pianista Antonio Di Fonzo dal titolo Hommage à Petrucciani. L’abbiamo incontrato per scoprire qualcosa in più su questo disco…
Maestro Antonio Di Fonzo, benvenuto nel nostro spazio e grazie per essere nostro ospite. Pianista e compositore, ha recentemente pubblicato per la casa discografica Stradivarius l’EP Hommage à Petrucciani, uscito in formato digitale e disponibile su tutte le principali piattaforme. L’album si offre come un personalissimo omaggio all’indimenticabile pianista jazz Michel Petrucciani. Ci racconta l’idea che è alla base dell’album, come nasce questo progetto che si sviluppa lungo le trame di una grande vicinanza artistica?
Certo, con vero piacere! Ma prima di iniziare, vorrei ringraziare Silvia per l’attenzione prestata al mio nuovo lavoro discografico… Sin dal primo ascolto, ho apprezzato profondamente la ricchezza di sonorità, l’assoluta nitidezza e l’energia vitale insite nella produzione musicale di Petrucciani.
Nel corso del tempo, ho sviluppato una sorta di venerazione per colui che rappresenta un mito, la perfezione incarnata in un essere apparentemente minuscolo che è un vero titano della musica. Tuttavia, oltre ad essere un musicista geniale dotato di talento sovrumano da emulare, Petrucciani è anche un uomo da ammirare per la sua tenacia, determinazione e sete di vita ed è per me una vera fonte d’ispirazione.
Nella realizzazione dell’album, ho sperimentato ancora una volta la meravigliosa e toccante unicità e maestria di Petrucciani che ne fanno un formidabile pianista jazz, tra i più grandi di tutti i tempi.
Oserei definirlo “il pianista dell’impossibile”, reso “possibile” grazie al suo smisurato talento e alla sua ineguagliabile creatività.
L’album è arricchito anche dalla collaborazione con il figlio di Michel Petrucciani, Alexandre.
Nel 2019, ho pubblicato la mia prima opera in piano solo dal titolo Rebirth. Tra le 11 composizioni, il quinto brano, Space Waltz, l’ho dedicato a Michel Petrucciani.
Suo figlio Alexandre ha apprezzato molto l’album, dedicandomi sui social un post sia sulla sua pagina Facebook che su quella ufficiale di Michel Petrucciani. Da allora, è nata una grande amicizia e ci siamo sentiti spesso. Ciò che mi ha fatto davvero piacere è stato che, durante il periodo del Covid, lui mi abbia chiesto di poterci confrontare sulle tecniche di preparazione per lo studio del pianoforte attraverso videochiamate online.
Per un lungo periodo, c‘è stato un bellissimo scambio di idee e soprattutto una profonda conoscenza e reciproca stima. Dopo l’uscita del mio singolo Endless Love nel 2021, ho maturato l’idea di dedicare il mio secondo album, dal titolo Hommage à Petrucciani, al pianista francese.
Così ho trascorso un lungo periodo ad approfondire lo studio tecnico e armonico dei brani scelti per il disco, catturato da così tanta bellezza e provando un tale entusiasmo, che solo un pianista come lui poteva suscitarmi. Ho poi parlato del progetto a suo figlio Alexandre. Lui, conoscendomi, ha espresso parere favorevole e durante il periodo 2022-2023, dopo una serie di richieste di permessi e giri di e-mail, finalmente, a prodotto ultimato, ha potuto ascoltare in anteprima le interpretazioni dei brani, dando il consenso finale, in quanto erede dei diritti di copyright del padre, per la pubblicazione dell’album che è stato prodotto quest’anno dalla Stradivarius Music Label di Milano.
Ascolta il disco Hommage à Petrucciani di Antonio Di Fonzo
E con Michel Petrucciani, ha mai avuto occasione di ascoltarlo in concerto dal vivo, esprimendogli tutta la sua ammirazione?
Purtroppo, non ho avuto il grande onore di poterlo ascoltare dal vivo perché in quel periodo ero poco più che adolescente, peraltro concentrato sul percorso di studi classico, ma con una grande passione innata per il jazz.
Ho potuto cibarmi solo degli innumerevoli ascolti dei suoi dischi e della grande curiosità che mi spingeva a vedere i video dei suoi concerti che spesso trasmettevano in Rai, a notte fonda.
Il disco riunisce quattro brani, specchio della sua ricerca in un orizzonte creativo dove dialogano storie e linguaggi. Un viaggio nel tempo e nella geografia artistica di capolavori provenienti da diverse aree culturali ed estetiche, un percorso di ascolto che tesse legami e corrispondenze in musica. Cosa può raccontare dei brani inseriti nell’album?
Dei brani scelti – In a Sentimental Mood (Duke Ellington), Brazilian Like (Michel Petrucciani), Estate (Bruno Martino) e Round Midnight (Thelonious Monk) ho consapevolmente deciso di rispettare la struttura e l’esecuzione originali del Maestro in specifici concerti live interpretandoli fedelmente, in quanto ritengo che, quando ci si trova innanzi alla perfezione, non si possa fare altro che assumere un atteggiamento di pura ammirazione e rispettosa contemplazione.
Inoltre, sono stato sempre attratto dall’ascolto di questi magnifici standard, sin da quando ero adolescente. Ricordo che la versione live di Brazilian Like in Germania del 1997 era tra i brani di una famosa raccolta di Fabbri editore, e al primo ascolto, incuriosito dalla bellezza di queste armonie, me ne innamorai perdutamente, al punto da intraprendere inconsapevolmente una strada che dopo gli studi classici mi ha permesso di coltivare la passione per il Jazz.
Per quanto riguarda Estate, scritto da Bruno Martino, è il brano italiano che fa parte degli standard jazz dei celebri Real Book. Delle tante versioni di Petrucciani, ho scelto quella live del Jazz in Marciac del 1996 che più si avvicina al mio stato emotivo musicale, infatti mi ha conquistato il suo lirismo.
Round Midnight, brano di Thelonious Monk, invece, mi ha catturato irrimediabilmente perché la versione live di Michel al Jazz Gipfel di Stuttgart del 1993 è un autentico capolavoro, pregno di un linguaggio unico ed espressivo che fa vibrare le corde più profonde dell’anima.
Infine, In a Sentimental Mood, di Duke Ellington, ha sempre suscitato in me un grande stupore, ma quando ho ascoltato la versione live di Petrucciani agli Champs Elysees del 1994, ho voluto a tutti i costi cercare di assorbirne lo stile ed il prezioso virtuosismo.
Per concludere, Antonio Di Fonzo ha già in cantiere altri progetti che ci vorrebbe anticipare?
In realtà, sto elaborando molte idee che vorrei concretizzare musicalmente per degli importanti progetti artistici.
Social e Contatti
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