L’Aria sulla quarta corda di Bach è il soprannome del secondo movimento della Suite n.3 per orchestra, conosciutissima in Italia come sigla di Quark il famoso programma di Piero Angela. Eccovi storia e spartito di una delle molte, incredibili composizioni di Johann Sebastian Bach…
L’Aria sulla quarta corda di Bach non è una composizione a sé stante del grande musicista del periodo barocco come forse qualcuno può pensare, ma fa parte di una Suite, la Suite n.3 in Re Maggiore BWV 1068 che a sua volta fa parte di una raccolta di quattro Suite orchestrali catalogate come BWV 1066-1069, composte da Johann Sebastian Bach tra il 1721 e il 1730 circa.
In questo articolo vediamo la storia, lo spartito e alcune curiosità di questa affascinante composizione del 1700:
- Storia della Suite in Re Maggiore con l’Aria sulla quarta corda
- Spartito dell’Aria sulla Quarta Corda
- Le Suite orchestrali di Bach
- Curiosità sull’Aria sulla quarta corda di Bach sigla di Quark
Storia della Suite in Re Maggiore con l’Aria sulla quarta corda
La Suite n. 3 in Re Maggiore BWV 1068 fu scritta da Bach quando si trovava a Lipsia (Germania), qui il grande musicista occupava la prestigiosa posizione di direttore musicale delle principali chiese della città, posizione che mantenne dalla primavera del 1723 fino alla sua morte avvenuta nel 1750.
Questi anni di Lipsia sono spesso associati con i capolavori corali di Bach come La Passione di San Matteo o la Messa in Si Minore e con la scrittura della maggior parte delle Cantate. Eppure, nonostante il pesante carico di lavoro che Bach avesse in questo periodo, le sue responsabilità liturgiche comportavano non solo la composizione di nuova musica ma anche la preparazione e la supervisione agli artisti, l’insegnamento a giovani studenti, la gestione di programmi, ecc.
Nel 1729 Bach iniziò a dirigere un’istituzione civica chiamata Collegium Musicum, fondato da Georg Philipp Telemann all’inizio del XVIII secolo, un ensemble di musicisti locali che si riuniva ogni venerdì per suonare al Café Zimmermann, un locale vicino al mercato centrale di Lipsia, che Bach immortalò nella sua Kaffeekantate BWV 211.
Dirigere questo Collegium Musicum fornì al compositore la possibilità di introdurre e provare i suoi pezzi strumentali degli anni 1730 e 1740. Ecco, qui, Bach, potrebbe aver “testato” proprio la Suite Orchestrale n. 3 in Re maggiore, BWV 1068 con la conosciutissima Aria sulla quarta corda.
La Suite n. 3 fornisce un’ampia dimostrazione della genialità compositiva di Bach. Questa è musica da intrattenimento, ricca di bellezza melodica, vigore ritmico e spirito gioioso. In effetti, i vari tipi di danze dell’epoca sono parte integrante delle suite, così come in molte altre composizioni di Bach che ci ricordano l’importanza del pensiero spirituale e intellettuale di Bach.
Spartito dell’Aria sulla Quarta Corda di Bach dalla Suite n.3
La Terza Suite rappresenta un modo di comporre più divertente e rilassato di quello che si trova solitamente nelle composizioni di Bach, ma senza rinunciare al suo solito alto standard di qualità e tecnica che con i musicisti di Zimmermann che suonavano per lui, poteva sicuramente permettersi
La Suite n. 3 è stata scritta per tre trombe, timpani, due oboi, due violini, viola e basso continuo ed è formata da cinque movimenti: Ouverture, Aria, Gavotta I e II, Bourrée I e II e la Giga conclusiva. Il secondo movimento, l’Aria, prevede un organico solamente di archi, ed è proprio questa Aria che è stata soprannominata Aria sulla quarta corda (Air on the G String) dopo che il celebre violinista tedesco August Wilhelmj ne fece un arrangiamento per violino e pianoforte.
Wilhelmj, nato il 21 settembre 1845 a Usingen e morto a Londra il 22 gennaio 1908, riorganizzò il brano di Bach trasportandolo di tonalità, da Re a Do, e abbassandolo di una ottava in modo da poter suonare la melodia interamente sulla corda di SOL, la quarta corda del violino. Da qui il soprannome Aria sulla quarta corda.
A lato troviamo la pagina del movimento Aria dal manoscritto del copista Christian Friedrich Penzel del 1754 circa che si trova alla Staatsbibliothek zu Berlin e che potete scaricare gratuitamente sul sito http://imslp.org
Non sorprende affatto che questa sia diventata uno dei più grandi successi dell’epoca barocca.
Le Suite orchestrali di Bach
Le suite orchestrali BWV 1066-1069 sono quattro composizioni di Johann Sebastian Bach.
Vista la grande quantità di materiale che Bach componeva, e considerato che compose musica profana sia per la corte di Köthen dove serviva come direttore musicale il principe Leopoldo, che per il Collegium Musicum di Lipsia, è molto probabile che, originariamente, le suite orchestrali fossero molte di più, ma che gran parte di esse siano andate perdute. Quelle arrivate fino a noi sono quattro:
- Suite n° 1 in do maggiore BWV 1066
- Suite n° 2 in si minore BWV 1067
- Suite n° 3 in re maggiore BWV 1068
- Suite n° 4 in re maggiore BWV 1069
L’ordine di archiviazione BWV non segue però l’ordine di composizione delle stesse, in quanto è difficile datarle con certezza visto che non ci sono manoscritti autografi completi.
La Suite n. 1 quasi certamente risale al 1723 circa, quando Bach era cantore della Thomasschule. Alcuni musicologi ritengono che la Suite n. 3 possa derivare dal materiale pre-Lipsia, ma l’eminente studioso di Bach, Christoph Wolff data al 1731 la versione che è sopravvissuta e cioè quando Bach potrebbe aver aggiunto una parte allo spartito per renderla eseguibile dal Collegium Musicum a Lipsia.
La Suite n.4 risale a prima del Natale del 1725, mentre della Suite n.2 sopravvive un manoscritto del 1738-1739 conservato presso la Biblioteca di Stato di Berlino.
Curiosità sull’Aria sulla quarta corda di Bach
Il grande successo di musica barocca Aria sulla quarta corda di Bach è diventato di fatto anche un classico rock, grazie al riff di Procol Harum sul motivo di A Whiter Shade of Pale.
L’Aria sulla quarta Corda è anche famosissima nella versione degli Swingle Singers che Piero Angela scelse come sigla di Quark oltre vent’anni fa.
E qui vi posto il video della trasmissione in cui Piero Angela invita gli Swingle Singers proprio a Quark dove dal vivo cantano l’Aria sulla Quarta Corda e raccontano alcuni segreti del loro “canto a cappella”.
Eccovi la sigla di Quark nel video del 2008 ospiti di Piero Angela
Ma l’Aria sulla quarta corda è anche una suoneria del telefono Panasonic GD67 e si trova persino nel CD di installazione di alcune schede audio prodotte dalla Creative.
Conclusioni
Per chiudere vi lascio con la versione integrale della Suite n.3 di Bach eseguita da Musica Antiqua Köln diretta dal violinista Reinhard Goebel, una interpretazione veramente bella con strumenti d’epoca, incisa per la ARCHIV e contenuta in un cofanetto di otto CD che trovate qui e allo stesso link potete anche ascoltarne un anteprima. Il cofanetto raccoglie tutte e quattro le Suites di Bach, i Concerti Brandeburghesi e composizioni di musica da camera.
Fonti:
- http://www.kennedy-center.org
- https://it.wikipedia.org
- http://www.classicfm.com
Thank you for your very interesting and lively description of the Suite 3 and the Air on the G String. I am just enjoying the Suite n.3 di Bach by Musica Antiqua Köln with Reinhard Goebel violin.