Oggi conosciamo meglio Avarello, artista siciliano che ha pubblicato il suo primo disco d’esordio Mentre ballo mi annoio per l’etichetta Revubs Dischi. Andiamo a scoprire meglio le motivazioni che sono state alla base della sua scrittura nell’intervista!
Ciao Avarello, il 19 febbraio segna la data di pubblicazione del tuo primo album, “Mentre ballo mi annoio”, innanzitutto come ci si sente?
“Sono felice ma sto anche un po’male”, rivisitando una frase di un mio amico… E devo dire che aveva ragione, mi sento un po’male perché non so ancora che cosa fare, non si possono fare concerti e dentro di me non avevo voglia di fare concerti online. Che sia arrivato il momento?
Ti va di parlarci della vocazione che hai avuto nella stesura del disco?
Non saprei, la musica era diventata una fissazione, era un mix di turbe e quindi ogni pezzo è nato da un’esigenza di mettere per iscritto i miei ragionamenti come una cura e uno sfogo. Un disco nato parecchio tempo fa, tutto è partito con “Indigestione” (non ne sono sicuro ma si parla del 2017) e in ordine è nato “Franco”, “Le cento cose” e ilresto dei brani che sentirete.
Ci sono un sacco di altri pezzi che ho deciso di scartare per vari motivi, non so se mai li ascolterete. Album abbastanza travagliato e pensato, ragionato, nonostante credo di essere sempre stato un tipo che a nudo riesce a mettersi facilmente, nel vero senso della parola…ammetto di aver fatto fatica ad accettare questo mio lato pessimista. Sono il miglior critico di me stesso.
Quale canzone sceglieresti come focale per la descrizione di “Mentre ballo mi annoio”
Non saprei, credo che potrebbe essere “Franco” e “Sfumare”.
Mentre da un punto di vista musicale sembri volgere lo sguardo verso uno stile più cantautorale, sbaglio?
Sì, abbastanza, è quello che ascolto praticamente da sempre, ma mi piacerebbe in futuro spaziare di più.
Ho notato come spesso gli artisti di una stessa regione si uniscano musicalmente e dunque anche poi oltre il legame musicale, basti pensare Colapesce e Dimartino, Levante e Consoli, se tu potessi scegliere con chi duettare, quale tuo artista conterraneo sceglieresti?
Bella domanda, mi piacerebbe duettare con i Marta sui tubi magari, oppure con Nicolò Carnesi. Ma anche Carmen Consoli.
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