Il Barbiere di Siviglia di Rossini, famosa opera buffa, fu rappresentata per la prima volta il 20 febbraio 1816 a Roma. Al Teatro Sociale di Rovigo invece arrivò nella Stagione del 1830-31: ben 15 anni dopo…
Il Barbiere di Siviglia di Rossini compie 200 anni. Ebbene sì, sono passati 2 secoli da quando la famosa opera buffa di Gioacchino Rossini il 20 febbraio 1816 andò in scena per la prima volta al Teatro Argentina di Roma.
Segno sicuro della presenza del genio, – diceva Goethe – è la forza vitale che le sue opere di creazione contengono, e in questa commedia musicale di Rossini la forza è tanta che ha sfidato e sfida tutti gli assalti nel tempo, nel passato e nel futuro… (Vittorio Gui)
Vi dirò… non sono mai stata una grande appassionata d’opera, colpa forse di quella volta in prima media in cui mi portarono a vedere il film del Don Giovanni di Mozart… però… alcune opere le ho ascoltate ed altre lo ho viste… Il Barbiere di Siviglia di Rossini ad esempio lo vidi qualche anno fa al Teatro Sociale di Rovigo, dove fu rappresentato per la prima volta nella Stagione di Carnevale del 1830-1831 e la seconda volta nel 1842 con Marco Gherardini nei panni di Figaro. (Leggi la storia sull’incendio del Teatro Sociale di Rovigo)
Pensando che questo anniversario fosse l’occasione giusta per approfondire la conoscenza di Rossini e di questa sua composizione, ho rispolverato i vecchi vinili che mi regalò il nonno quando ero bambina e me lo sono ascoltata ed ecco per voi un po’ di storia e qualche curiosità:
- Storia del Barbiere di Siviglia di Rossini
- I personaggi del Barbiere di Siviglia di Rossini
- Barbiere di Siviglia di Rossini: curiosità
Storia del Barbiere di Siviglia di Rossini
Leggendo le varie note che ho trovato nel cofanetto dei dischi, scopro che il Barbiere di Siviglia è stato composto da Rossini in brevissimo tempo, circa un paio di settimane, pare 13 giorni per l’esattezza. Verrebbe da paragonarlo quasi a Mozart per la sua scrittura così fluente e veloce (scrive Vittorio Gui, direttore d’orchestra e compositore), ma Rossini non aveva lo stesso talento naturale di Mozart, Rossini era però un grande studioso: sembra si sia ricopiato nota per nota tutta la Creazione di Haydn e sul suo pianoforte non mancavano le composizioni di J.S. Bach. Il suo talento era quindi e soprattutto frutto della passione con cui studiava i grandi compositori venuti prima di lui.
Gioacchino Rossini, compositore italiano nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, figlio di un orchestrale e di una cantante lirica… (qualcosa mi dice che la sua strada era tracciata sin dalla nascita…), firmò un contratto con il duca Francesco Sforza Cesarini per un’opera da rappresentarsi nel febbraio 2016 al Teatro Argentina a Roma. Inizialmente sembrava dovesse musicare un testo di Jacopo Ferretti, ma la cosa non andò in porto. Rossini, che doveva rispettare la scadenza, chiese quindi la collaborazione di Cesare Sterbini che scrisse il libretto e insieme diedero vita al Barbiere di Siviglia tratto dalla commedia di Pierre Augustin Caron de Beaumarchais, Le Barbier de Séville. Alla prima del 20 febbraio 1816 per non confondere il pubblico con la precedente opera teatrale di Beaumarchais, venne presentato con il titolo di Almaviva, ossia l’inutile precauzione.
Sono il factotum della città…
Barbiere di Siviglia: Personaggi
Questi sono i personaggi principali che troviamo nel Barbiere di Siviglia:
Conte d’Almaviva, innamorato della giovane Rosina, (tenore)
Don Bartolo, dottore in medicina, tutore di Rosina e suo pretendente (basso buffo)
Rosina (contralto)
Figaro, barbiere tuttofare (baritono)
Don Basilio, maestro di musica di Rosina (basso)
Berta, vecchia governante in casa di Bartolo (soprano)
Fiorello, servitore del Conte d’Almaviva (basso)
Ambrogio, servitore di Bartolo
Curiosità sul Barbiere di Siviglia di Rossini
La storia del Conte di Almaviva innamorato di Rosina però al suo debutto fu un vero fiasco, il pubblico romano criticò severamente Rossini, ma già dalla seconda rappresentazione il risultato cambiò e il Barbiere di Siviglia divenne un grandissimo successo. Amato dal pubblico e lodato dai musicisti, Rossini ricevette i complimenti anche da Ludwig Van Beethoven che gli disse di scrivere sempre come scrisse il Barbiere… una scrittura così brillante, fresca, curata nelle armonie e nei dettagli che ha dato vita ad una delle opere che tutti conoscono, tutti sanno canticchiarne a memoria “Figaro qua… Figaro là…” e che appare quasi sempre nei cartelloni delle stagioni liriche dei teatri in Italia e all’estero.
Fonti: F.lli Fabbri Editori, Le grandi opere liriche | De Agostini, I grandi de L’Opera