INTERVISTA | Benedetto Boccuzzi: dall’ammirazione per Debussy nasce “A Claude”

Benedetto Boccuzzi è un musicista eclettico: pianista, compositore, improvvisatore e insegnante. Il suo repertorio come pianista solista e camerista va da Frescobaldi e Purcell alle più recenti composizioni contemporanee passando per Schubert, Debussy e Shostakovich. Il disco À Claude recentemente pubblicato per Digressione Music nasce dalla profonda ammirazione per Claude Debussy e per la sua eredità, un autore che grazie ad un’intensa ricerca estetica, formale e timbrico-acustica è stato un fondamentale pilastro e punto di svolta per la produzione musicale del XX secolo. Il nostro Gilberto Ongaro ha rivolto alcune domande a Benedetto per saperne di più…

Benedetto Boccuzzi, benvenuto su Blog della Musica. Com’è nata questa passione per Debussy in particolare?
Salve Gilberto, fin dal mio primo approccio allo strumento avvenuto all’età di quindici anni ho sempre avuto un profondo interesse per la musica del XX e XXI secolo. Addentrandomi in questo territorio e procedendo con gli studi pianistici e compositivi ho apprezzato sempre più il lavoro rivoluzionario di Claude Debussy nel quale ho via via ritrovato molti degli elementi cardine della “nuova musica”. Soprattutto sono stato affascinato dal modo in cui nella sua produzione artistica si verifichi un progressivo allontanamento da quanto è “sentimento umano” in favore del naturale e dell’astratto sia dal punto di vista estetico che stilistico e formale.

Nel suo percorso stilistico, come si arriva a Crumb, Messiaen, Rotaru e Takemitsu? Qual è il filo rosso che ha portato a queste precise scelte?
Quando ho iniziato a progettare questo programma ho dapprima considerato la vasta rete di corrispondenze che esistono tra i compositori del novecento e la figura di Claude Debussy e successivamente ho modulato la scelta del repertorio sulla base della mia esperienza performativa e del mio gusto estetico creando – come l’ha definita la musicologa Fiorella Sassanelli nel libretto al disco – un’autobiografia in musica. Gli autori che ho voluto includere in questo primo progetto discografico hanno tutti in qualche maniera portato avanti le ricerche debussiane ed ampliato il repertorio pianistico con invenzioni fantastiche: Olivier Messiaen ha interpolato gli insegnamenti di Debussy con i suoi personali interessi per il colore, i ritmi irregolari e la musica delle culture extraeuropee; le figure di Messiaen e Debussy sono state di importanza fondamentale per il giapponese Toru Takemitsu nella creazione della sua personale “voce compositiva”; lo statunitense George Crumb che con il suo lavoro sulle tecniche estese ha portato il pianoforte verso timbri inauditi reputa Claude Debussy il suo più grande insegnante ed infine ho voluto inserire lo squisito Debumessquisse della compositrice rumena Diana Rotaru che già nel titolo omaggia i due grandi maestri.

Benedetto Boccuzzi al pianoforte

Il pianista Benedetto Boccuzzi

Il suo (quasi) Notturno contiene un sibilo d’arco, nonché (per un attimo) lo strofinio diretto sulle corde del pianoforte, una delle tipiche scelte di Cage e in generale delle avanguardie. Un assaggio tanto breve, che desta curiosità sulle sue inclinazioni compositive. A parte la rivisitazione di altri autori, ci sono altre sorprese nel cassetto?
Sono diversi i progetti compositivi che ho in cantiere (dalla gestazione fin troppo lunga!), al momento sto lavorando ad un pezzo per voce ed elettronica per il giovane baritono Paolo Leonardi. Le mie composizioni nascono spesso da incontri con specifici musicisti, a tal proposito mi piacerebbe segnalare il mio brano per flauto e pianoforte La Caccia ossia il loro soave grido dedicato alla flautista Alessandra Rombolà e Otto Lamenti per violino ed ensemble scritto per l’Ensemble SonoMania di Bucharest. Un altro progetto che ho molto a cuore è #Microsystems, una serie di sette miniature elettroniche coreografate dai danzatori della compagnia di danza contemporanea Equilibrio Dinamico e disponibile su YouTube.

Lei ha anche una intensa attività didattica, volta anche ad insegnare le tecniche di improvvisazione. Ci può spiegare come si approcciano gli studenti per imparare ad improvvisare, come si insegna l’improvvisazione?
Il mio interesse per l’improvvisazione si è sviluppato insieme all’interesse per la musica contemporanea e sperimentale. Studiando al Conservatorio “N. Rota” ho avuto la fortuna di conoscere ed imparare da uno dei massimi esponenti del panorama sperimentale, il pianista e compositore Gianni Lenoci che ha acceso in me molte curiosità tra cui quella per l’improvvisazione sperimentale. La mia attività principale è l’insegnamento del pianoforte e ritengo sempre utile dare la possibilità a tutti i miei allievi di sperimentare con le possibilità dello strumento o degli “oggetti sonori” in generale. Mi trovo spesso a creare laboratori di musica improvvisata con oggetti di uso comune per musicisti e non. Per me insegnare l’improvvisazione sperimentale è semplicemente aprire uno spiraglio in un universo infinito  di libertà e creatività.

Benedetto Boccuzzi, lei ha tenuto concerti in Italia e all’estero, ce n’è uno a cui è più legato? Quello che le ha lasciato un ricordo speciale?
Devo ammettere che sono diversi i concerti che hanno un posto speciale nel mio cuore, dal recital in duo con la flautista Alessandra Rombolà all’Auditorium del Museo Reina Sofia di Madrid, alla prima della Salomè con le mie musiche di scena al teatro Palladium di Roma, al mio debutto berlinese, ma il concerto che ritengo più importante è sicuramente il mio debutto come solista nel Concerto in do minore di Mozart all’epoca degli studi in conservatorio, uno dei momenti in cui capì che forse avrei potuto per davvero fare il pianista da grande!

Ci sono in programma delle occasioni per esibirsi dal vivo quest’estate? Come vive questo blocco mondiale?
Questo ultimo anno è stato particolarmente intenso per tutti noi, personalmente ho cercato di mantenere la calma e rimanere concentrato (per quanto possibile) su progetti e collaborazioni a lungo termine. La mia agenda concertistica è tuttavia bloccata e non è facile riprendere e riprogrammare data l’instabilità del momento ma come mio solito sono pervaso da un ottimismo radiante e sono certo che nei prossimi mesi avrò finalmente modo di presentare questo mio primo disco al pubblico.

Ascolta A Claude il disco di Benedetto Boccuzzi

Social, Streaming e Contatti

Il cd À Claude è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed è acquistabile su www.digressionemusic.it e su Amazon

  • Spotify: https://open.spotify.com/album/7m5De4CLrr8jUDmIy7mB81
  • Deezer: https://www.deezer.com/it/album/200281662
  • AppleMusic: https://music.apple.com/it/album/%C3%A0-claude/1549257253
  • Youtube: https://youtube.com/playlist?list=PLajcdn82FMpZVMDtAKUskE5_D3PRZZ_mh
  • trailer À Claude: https://youtu.be/Bne3yi9LCac
  • website: www.benedettoboccuzzi.com
  • Instagram: https://www.instagram.com/benedettoboccuzzi/
  • Facebook: https://www.facebook.com/be.boccuzzi
  • Youtube: https://www.youtube.com/user/benedettoboccuzzi
  • Soundcloud: https://soundcloud.com/benedetto-boccuzzi

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