INTERVISTA | Beppe Cunico: gli anni ’70 come ispirazione del suono

E parliamo di Beppe Cunico, parliamo di questo bellissimo vinile che in modo solenne celebra il suono e l’ispirazione di un musicista che dopo anni di carriera giunge al suo esordio personale dal titolo Passion, Love, Heart & Soul, lavoro di grande rock ben tinto di anime prog e di quell’orchestrazione – per modo di dire – quasi liturgica che restituisce al tutto una fierezza e una postura davvero d’impatto. Disco di matrice antica, anzi antichissima se pensiamo che a quasi 50 anni di distanza l’oggetto disco ed il suo suono sono divenuti reperti anche mal codificati e replicati quasi sempre dal solo supporto computerizzato.

Beppe Cunico suona “alla vecchia”, suono un disco di uomini e di mestiere, suona melodie scritte dalla passione e dalla vita quotidiana. E va sottolineato: Passion, Love, Heart & Soul è disponibile anche in una edizione in vinile davvero pregiata.

Partiamo da questo video. Per Beppe Cunico chi sono gli “eroi silenziosi”?
Sono i quasi 600.000 russi, bielorussi ed ucraini tra scienziati, pompieri, soldati, minatori e gente comune che con umiltà e abnegazione, si sono sacrificati per salvare il mondo. La canzone poi vuole essere anche una condanna ai politici del regime, pronti solo a salvare la propria poltrona e l’immagine di “super potenza”, fragile come un castello d’argilla.

E perché questo video disegnato? Molto bello ma posso dirti che sembra anacronistico o di sicuro distante dalla psichedelica prog della canzone?
Non penso sia così anacronistico. L’idea mi è venuta ispirandomi al video di The Raven That Refused To Sing di Steven Wilson, con animazione in 2D. Secondo me questo tipo d’animazione, meno sofisticata, da più valore al brano perché distoglie meno l’attenzione da parole e musica. E poi la mia idea di trama era quella di essere idealmente presente all’accaduto, per poi tributare loro la canzone. Un’idea realizzabile solo attraverso l’animazione.

Da batterista a “tutto fare” del disco. Perché questa dimensione solitaria delle cose?
Doveva essere un’estensione della mia persona e avendo in mente esattamente quello che volevo fare, ho creato musica, arrangiamenti e testi per conto mio. Strada facendo comunque il lavoro si è arricchito dall’apporto di Sandro Franchin, mio coproduttore, di Nik Valente, insegnante di chitarra e Ashleigh Vilk, la mia vocal coach, oltre a tutti i musicisti che hanno partecipato. A loro tutti porgo un grazie di cuore grande, perché sono venuti a suonare con un’intensità ed una passione incredibile, come fossi una rockstar.

Un disco sociale: possiamo dirlo? Un disco che non la manda a dire, anche se cerca un bel peso poetico. Sei d’accordo?
Certamente. Ho esternato tutto della mia vita e ho evidenziato quelli che sono secondo me i mali della società digitale. Mi sono lasciato trascinare dall’istinto e dalle emozioni: la passione per la musica; l’amore che mi lega da più di 40 anni a mia moglie; la mia storia con X Land Studio ed il rapporto conflittuale con le major discografiche; i risparmi di una vita rubati da banchieri privi di scrupoli; l’amicizia di grandi persone; il decadimento dell’arte e della cultura; l’altruismo e l’onestà delle persone semplici; la corruzione e la menzogna della classe politica ed infine la bellezza del mondo che ci circonda, un antidoto contro tutti i mali.

E la dimensione fisica, il vinile in particolare, sembra dire a voce alta: non importa avere successo… importa esistere e dimostrarlo. Cosa mi dici?
Assolutamente, non ho mai pensato al successo, ma solo a fare buona musica, sincera e con passione, senza usare artifici. Passion, Love, Heart & Soul è tutto me stesso, messo in musica. Un disco poi è per sempre, quindi il suo contenuto e il suo contenitore devono essere all’altezza.

Guarda il video di Beppe Cunico

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