Binel, un leggio simile ad una vela spinta dal vento che migliora ed esalta l’ascolto della propria voce o della propria musica. Un’opera che coniuga la funzione del leggio con un riflettore acustico non elettronico brevettato e realizzato da Woodmanproductions Lab
Vi chiederete che aggeggio sarà mai questo BINEL, mai sentito nominare prima. Ovvio, perché è stato appena inventato e brevettato da un team di musicisti e creativi, ed è il risultato lunghe ricerche in diverse direzioni.
I progettisti volevano trovare qualcosa di utile e maneggevole, facilmente abbordabile e che offrisse soluzioni come migliorare ed esaltare l’ascolto della propria voce o della propria musica, ma senza sobbarcarsi il costo di apparecchiature elettroniche.
Con un occhio a tutte queste cose, e di mirare alla multifunzionalità, che in un contesto di sostenibilità è essenziale, è nato il Binel. Che riesce ad essere uno strumento versatile da usare nei seguenti settori: vocalismo, cori, musica, registrazioni, riprese microfoniche, terapie foniatriche, doppiaggio, prove di recitazione per attori e altro.
Quali spiegazioni ci sono per questa novità?
Intanto il Binel è un bellissimo oggetto (non elettronico) che fa persino dimenticare di essere utile: è simile ad una vela spinta dal vento che appena si sposta la visuale assume forme diverse, scorci e tagli suggestivi.
Questo è un risultato che dimostra che un alto grado di proporzione e armonia è spesso guidato da regole geometriche e fisiche sottese.
Come funziona il Binel? Come si usa? A cosa serve?
Il Binel coniuga la funzione del leggio musicale su cui si legge lo spartito, con un riflettore acustico il quale rimanda la voce o il suono emessi, con una ricchezza di armonie inusitata ed esente da dispersioni.
Se ci si posiziona in un punto preciso di fronte – che verrà ben segnalato dalle istruzioni – i propri suoni rinviati e sentiti, saranno puri, cristallini, densi in una gamma mai sperimentata prima se non con l’ausilio di microfoni di alta capacità.
Sembra una stupidaggine, eppure quando ci si discosta dal punto focale, il suono ritorna quello usuale privo di profondità, e mancante dell’estatica magia precedentemente sperimentata davanti al Binel.
In termini tecnici, confermati da esperti del suono e dalle loro prove, si dimostra che il Binel permette alla sorgente sonora (posizionata in un punto preciso), di esaltare i propri armonici altrimenti persi in una normale esecuzione.
Vi si riscontra anche un miglioramento del timbro ed una amplificazione generale del suono, il tutto in un dominio prettamente acustico. Il Binel può perfezionare la ricerca dell’intonazione per i cantanti e negli studi di fonazione, poiché consente di ascoltare interamente la modularità della propria voce e quindi correggerla.
Vi è un conseguente miglioramento della postura vocale durante la pratica del repertorio. In studio di registrazione, il Binel rende più chiara e ricca la registrazione di tracce di strumenti musicali, perché ha la funzionalità di amplificare in modo binaurale i suoni. Dimostra infatti, un’altissima risposta in frequenza per la ripresa microfonica stereo.
Si può dire che il Binel, che apre un mondo nuovo intorno alla restituzione dei suoni, diventa anche un auto test per i tantissimi musicisti o artisti del campo sonoro e chi si appresta a diventare tale. Siccome oggi la musica è un modo di comunicare, una lingua diretta e sincera e una democratica rottura di schemi e di frontiere, il Binel consentirà a tutti di migliorare la comprensione e il proprio rapporto con la musica.
Il Binel – Leggio acustico
Un’opera di invenzione che coniuga la funzione del leggio con un riflettore acustico non elettronico. Un oggetto semplice nella sua linearità, ma utilissimo!
Il Binel è stato brevettato dall’azienda per le sue caratteristiche e anche per la particolare bellissima forma, determinata essenzialmente dalle regole della fisica acustica.
Il Binel può perfezionare la ricerca dell’intonazione per i cantanti poiché consente di ascoltare la propria voce esattamente come viene emessa, ma può essere anche usato negli studi di fonazione nella impostazione e correzione della voce e vi è un conseguente miglioramento della postura vocale durante lo studio del repertorio.
In ambito musicale il Binel, permette alla sorgente sonora posizionata di fronte, di esaltare i propri armonici altrimenti persi in una normale esecuzione. Vi si riscontra anche un miglioramento del timbro ed una amplificazione generale del suono, il tutto in un dominio prettamente acustico.
In studio di registrazione, il Binel rende più cristallina e ricca la registrazione di tracce di strumenti musicali, perché ha la funzionalità di amplificare in modo binaurale i suoni. Dimostra infatti, un’altissima risposta in frequenza per la ripresa microfonica stereo.
Esso è il risultato di test ed esperimenti, combinati con l’intenzione di creare uno strumento attraente, facile e utile per gli artisti che si esercitano nel campo sonoro. Ora, meglio di prima, possono gestire autonomamente il brano musicale che riproducono con una corrispondenza più piena e più avvolgente di armonie. Perché il Binel restituisce l’intera larghezza di banda audio emessa dalla sorgente, senza attenuazione, e con una ricchezza corale quasi inalterata.
Da montare su un’asta microfonica il Binel è maneggevole, leggero e trasportabile. Da un musicista professionista il Binel viene ritenuta un’invenzione capace di rivoluzionare il mondo della musica e delle scienze psicoacustiche in maniera determinante.
Altri prodotti in questo settore sono in fase di sviluppo dalla stessa compagnia per risolvere i problemi trascurati, causati dai suoni disturbanti e dalle onde deviate durante le sessioni musicali, e nei locali di uso pubblico per attenuare il rumore di fondo diffuso.
Info: www.woodmanproductions.it | https://www.facebook.com/woodman.it/