INTERVISTA | I Canostra e il primo omonimo EP

Canostra è il primo EP dell’omonima band veronese, già anticipato dai singoli Fare il morto a galla e Fermo Immagine. Canostra vuole significare sentirsi a casa, al sicuro nella propria comodità e intimità, ma anche in compagnia delle proprie incertezze, riflessioni più profonde ed esistenziali. Li abbiamo intervistati per saperne di più…

Ciascuno dei 6 brani di Canostra racconta un aspetto della vita, un’analisi altamente introspettiva, un’esperienza che chiunque può aver sperimentato e che può ora ascoltare sulla poltrona nel salotto di casa, attorno al calore di un fuoco insieme agli amici più fidati o al buio nel silenzio della propria camera.

Presentate in qualche riga i membri della Canostra band.

Canostra sono Alessandro Saletti, chitarrista che ci fa sempre fluttuare con i suoi delay e riverberi; Pierangelo Bogoni con il suo basso che da struttura e portanza a tutti i brani; Federico Gozzi che con  il piano elettrico, i suoi synth e sound effects aggiunge sempre quel tocco “Canostra” a tutti i pezzi; Alessandro Casali ovvero il ritmo di casa nostra, i crescendo dei nostri brani non sarebbero di certo la stessa cosa senza di lui ed infine Michele Zuanni che con la sua voce cerca sempre di dare il giusto timbro, immedesimandosi in ogni brano e nelle sue parole, che scrive lui in prima persona.

Qual è il vostro metodo di lavoro quando create un nuovo pezzo? Studiate tutto a tavolino oppure vi lasciate completamente guidare dall’ispirazione?

Fino ad ora ha funzionato così: partiamo da una demo registrata con piano e voce, o chitarra e voce, quindi di base da un’idea molto semplice che deve però già avere una buona struttura, alla fine i pezzi sono forti se funzionano già così in una versione “minimale”.

Passiamo poi ad una pre-produzione con il nostro produttore Cristian Volpato, grazie a lui tutto prende più forma, le varie idee iniziali vengono setacciate e si delinea la struttura e l’arrangiamento che avrà il pezzo una volta completato.

Ultimamente stiamo anche provando a buttare giù idee direttamente durante le prove, tutti insieme. Non abbiamo un metodo preciso, insomma, ogni brano segue un po’ la propria strada e si delinea in maniera differente.

Qual è secondo voi la situazione ideale per ascoltare Canostra?

I nostri brani sono molto intimi e riflessivi quindi sicuramente in situazioni e in luoghi che permettano di riprodurre queste sensazioni, lontani dal caos delle giornate frenetiche, per riuscire a percepire veramente l’essenza dei brani. Ci piace l’idea di volersi “prendere del tempo” per gustarsi pienamente la musica, almeno questo è il messaggio che ci piacerebbe passasse.

Vi è mai capitato di dover affrontare delle divergenze come gruppo? Come ne siete venuti a capo?

Suoniamo insieme da poco più di un anno e dobbiamo dire che per ora andiamo molto d’accordo, siamo quasi sempre in linea con le direzioni da seguire e cerchiamo sempre di trovare il giusto punto d’incontro. Siamo diventati quasi una famiglia perché cerchiamo di passare più tempo possibile insieme anche al di fuori del contesto musicale, forse è questo che ci permette di andare di pari passo. Inoltre, tra di noi siamo più o meno tutti legati anche da amicizie di lunga data, che sicuramente aiutano.

Parliamo di musica dal vivo: qual è il più bel concerto cui i Canostra hanno assistito?

Domanda molto difficile, le emozioni che si provano ai concerti sono varie e molto diverse a seconda dell’artista che si va ad ascoltare. Comunque, ultimamente abbiamo visto un concerto di Emma Nolde che ci ha veramente colpiti, ci è arrivata tutta l’emozione che carica nei suoi brani, è stato davvero speciale. Un altro concerto pazzesco in termini di energia sprigionata è stato quello dei Nu Genea, consigliamo a tutti di andare a goderseli dal vivo.

Cosa succederà da ora in avanti?

Continueremo ad andare avanti con il nostro progetto, abbiamo molio brani in cantiere e molto materiale su cui lavorare, lo stiamo già facendo e stiamo già portando qualcosa di inedito ai nostri live. Stiamo cercando di suonare e portare in giro i nostri brani il più possibile anche se è molto difficile perché i posti dove farlo sono sempre meno. Ma noi non demordiamo e continuiamo con il nostro obiettivo di farci conoscere, a Verona e fuori, infatti il 26 ci vedrete al Moglia Rock Contest.

Ascolta il disco Canostra

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