Si intitola Caratteri mobili il primo disco da solista di Carlo Martinelli, voce e chitarra dei Luminal. Nell’EP troviamo un rock grezzo privo di lavorazione e di rifiniture per il mercato industriale. Ecco l’intervista per il Blog della Musica…
Niente paura: non è una nuova vita né una rivoluzione, i Luminal vivono di buona salute ed è forse soltanto un momento di personale espressione che ha trovato spazio e tempo per venir fuori. Un disco – meglio dire forse un Ep – che è in piena regola indie, dove i cliché sono ben rispettati e le regole del gioco si ripropongono intonse e inalterate. Un disco, quello di Carlo Martinelli, intimo, rabbioso, forse di sabbia e di ruggine, con istanti di romanticismo e di visioni psichedeliche. Un rock grezzo privo di lavorazione e di rifiniture per il mercato industriale.
“Un banale fatto di cronaca”: partiamo dall’ovvio e ti chiedo se e quanto ci sia di reale in questo banale fatto di cronaca. Insomma: la genesi di questa canzone?
Non c’è nulla di vero in senso letterale, cioè, ultimamente non ho strangolato e fatto a pezzi nessuna ragazza. Si tratta di un esperimento sia per quanto riguarda il testo che per quanto riguarda la musica, volevo provare a scrivere una storia lineare in stile Mogol/Battisti e appoggiarlo su una musica con una struttura che invece di seguire il canonico a+b+a+b strofa/ritornello si sviluppasse in maniera libera in una specie di a+b+c+d+e senza ripetizioni, rimanendo comunque nel segmento del pop. Il testo credo possa avere un significato per la mia vita o per quella di chiunque altro se interpretato, una canzone scritta bene dovrebbe essere come una specie di oroscopo in cui ognuno si possa identificare se ne ha voglia.
Caratteri mobili secondo te segna un’evoluzione del tuo percorso artistico oppure un semplice “punto della situazione”?
In un certo senso è entrambe le cose, è un piccolo punto della situazione di quello che ho scritto fino ad ora e mai pubblicato, e al tempo stesso è un passo in avanti perché tutta questa roba non ho mai provato ad arrangiarla davvero, prendendomi la responsabilità di farla ascoltare e coinvolgendo altre persone.
Ci incuriosisce la copertina del disco: ce la spieghi? Esattamente come si lega ai brani e al titolo del disco?
La copertina è opera di Antonio GRNG Gargiulo, un ragazzo romano che per un periodo ha sperimentato con i collage, realizzando delle cose fantastiche.. mi ero fatto un appunto mentale quando ho visto i suoi lavori, e mentre impazzivo per capire che copertina avesse senso su quest’album ho pensato che niente si potesse legare meglio di quel suo collage al senso complessivo dei “Caratteri Mobili”.
E quindi qual è il leitmotiv del disco… se c’è?
Amore, odio, morte, vita.
Il sound di questo lavoro è stato voluto a prescindere oppure avete arrangiato i brani usando quel che era a disposizione?
Il sound è esattamente (per quanto possibile) quello che avevo in testa, abbiamo ragionato moltissimo in fase di preproduzione, in fase di arrangiamento, di mixaggio e infine di mastering su quello che volevamo e su come avremmo potuto ottenerlo.