Carlo Valente, classe 1990, è un cantautore romantico, eclettico ed ironico. Carlo è il vincitore del concorso sui diritti umani Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty con il brano Crociera Maraviglia…
Carlo, tu provieni dalla provincia di Rieti e fai il cantautore, una bella responsabilità.
Troppa responsabilità. La Provincia di Rieti non ne ha sfornati tanti di cantautori ma ha messo al mondo un artista straordinario, forse il migliore. Quindi non raccoglierò nessuna eredità, perché raccogliere l’eredità di un certo Lucio Battisti è roba complicata.
A Rosolina hai vinto il premio Amnesty Emergenti e lo hai dedicato a Federico Aldrovandi, puoi dirci due parole su questa dedica?
Ho scritto un pezzo per Federico che poi ho cantato come secondo brano sul palco di Rosolina, dedicarlo a lui mi sembrava doveroso, innanzitutto perché il contesto era quello giusto per far arrivare il sapore amaro e di protesta di quella canzone. Già portare quel testo lì è stato di fondamentale importanza, poi vincere e poter dedicare il premio a Fede è stato ancor di più emozionante.
Suoni chitarra e pianoforte, ma il tuo primo strumento è stata la fisarmonica. Piuttosto complesso come strumento, vero?
Il più completo che ci sia e soprattutto quello che mi ha dato la possibilità di innamorarmi di tutti gli altri. La Fisarmonica è l’unico strumento che ho studiato, sugli altri ci sono passato automaticamente, diciamo per curiosità. La fisa è uno strumento forse un po’ denigrato o comunque relegato a un tipo di sonorità da “sagra”, invece se usata nel giusto modo è una delle sonorità più interessanti che possano esistere.
Quali sono stati i tuoi primi ascolti musicali?
De Andrè con Dolcenera il primissimo approccio. Da lì mi sono innamorato di tutti i cantautori della scena italiana passata e non. Da Buscaglione a Daniele Silvestri non ne ho lasciato per strada nemmeno uno. Sono un beatlesiano convinto e oggi mi sono innamorato di Glen Hansard.
Il cantautore, specie in Italia, ha un futuro?
E’ tosta, sta cambiando tutto, ma di cantautori bravi ce ne sono, purtroppo non riescono ad accorgercene. Ci propinano roba inascoltabile e sempre uguale per radio e ci abituiamo a un tipo di sonorità che inevitabilmente, per abitudine, accogliamo e facciamo inconsapevolmente nostre. Dovremmo ricominciare ad incuriosirci di nuovo per le cose sconosciute e a ricercare la musica che nessuno ci farà mai sentire. Per quanto riguarda il futuro, credo che torneremo a far cantare in maniera sana e che i cantautori avranno il loro spazio, semplicemente per un fattore ciclico del tempo.
Se potessi collaborare con un musicista, del presente o del passato, chi sceglieresti?
Ivano Fossati (passato presente e futuro come musicista e autore). Giovanni Truppi (recentissimamente parlando)
Domanda classica, i tuoi progetti per il futuro?
Subito dopo le vacanze uscirà un nuovo singolo con il suo bel video. Poi nuove date del tour legato al mio primo disco uscito a marzo,che si intitola “Tra l’alto”, come il brano dedicato a Federico Aldovrandi. Poi ho in mente delle cose nuove, ma ci sto lavorando con calma.
Non ci resta che augurare a Carlo Valente: Buona fortuna e tanta tanta buona musica
Grazie di cuore a voi.
Info: https://www.facebook.com/carloValenteOfficialPage/