Arriva dalla zona più colpita dal virus, cioè la provincia di Bergamo, ma Cato, il cantautore Roberto Picinali, non rinuncia alla propria ironia e lancia un singolo, Cogli la mela, che guarda al lato positivo delle cose, con il sapore di una gita fuori porta
Ciao! Prima domanda obbligata per te, Cato, che sei di Bergamo: come stai? Come hai vissuto i terribili eventi della pandemia che hanno flagellato così tanto soprattutto la terra dove vivi?
Ciao! Moralmente ancora scosso per il resto bene. Voi come state? Questi mesi li ho vissuti in apprensione a casa come tutti con la mia famiglia. Fortunatamente gli affetti, il verde e la natura fuori casa mi hanno aiutato a superare questo ultimo periodo buio, difficile, sofferto.
Cogli la mela è una canzone che sa di speranza. Ci racconti come nasce?
Cogli la Mela è una canzone solare, che sa d’estate, come quelle gite che si fanno con gli amici fuori porta nelle domeniche di luglio. L’ho scritta un paio di anni fa, osservando la gente e i loro comportamenti.
Hai già qualche idea sul tuo prossimo album? Ci anticipi qualcosa?
Si ho una decina di canzoni a cui sto ancora lavorando sugli arrangiamenti, con calma troverò il modo per produrle al meglio. Forse alla fine dell’estate…
Tu sei un cantautore anche piuttosto impegnato nei temi sociali. Secondo te quale sarà l’emergenza maggiore alla quale far fronte una volta usciti dalla quarantena?
Sicuramente quella dell’inevitabile recessione economica, purtroppo molta gente rimarrà senza lavoro e di conseguenza parecchie famiglie si ritroveranno in difficoltà.
Quando si riprenderà a suonare dal vivo quale sarà il primo posto dove vorresti suonare?
Mi piacerebbe ritornare a suonare nelle affascinanti vie di Kreuzberg a Berlino.
Ascolta il singolo di Cato Cogli la Mela su Spotify
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