Collectin’ Sparks band

Dall’Appennino Modenese arrivano i Collectin’ Sparks una band che calca la scena musicale da quasi dieci anni. Vediamo la loro storia su questa scheda artistica

Collectin’ Sparks è un progetto nato nel febbraio 2011 sull’Appennino Modenese e che riapre un percorso musicale iniziato diversi anni prima dai fratelli Nicola e Michele Fiorenzi.

Dopo anni di cover, di imitazioni, di disco pub fumosi e di feste di paese, è nata l’esigenza di tornare al principio. E da lì ripartire. Il nome della band (e del primo disco omonimo) deriva da un verso di una delle canzoni del primo album (Peter and Ann):

“I think I’ve always been collectin’ sparks..” (“penso di aver sempre vissuto raccogliendo scintille..”).

Durante gli anni che seguono la nascita della band, i Collectin’ Sparks hanno raccolto due album fatti di intenso lavoro in studio, concerti e partecipazioni a contest di livello riconosciuto (nel 2017 rappresentano l’Emilia alle finali nazionali di Rock Targato Italia) oltre all’ottenimento di moltissimi riscontri positivi da parte pubblico ed esperti.

A fine 2018 esce Nowherelanding. L’espressione è azzeccata, soprattutto alla luce della storia completamente “a parte” del primo lavoro in studio e del sentimento di rinascita e reinvenzione musicale che trasuda da Nowherelanding. L’idea che la band fosse solo un progetto “a tempo determinato” che si sarebbe compiuto con l’uscita del primo album, viene smentita a partire dall’estate 2015, quando tre membri della band cominciano a condividere gli embrioni delle rispettive, nuove composizioni.

Nell’arco di soli sei mesi, prendono forma le bozze di ben tredici nuovi brani. Già dalle prime “pulsazioni” del nuovo materiale, la sensazione è che la band stia cambiando pelle, che voglia abbandonare la propria “comfort zone”, prendendosi con piacere il rischio di “atterrare in Nessun Dove”.

Guarda il video estratto da Nowherelanding