Come diventare un producer: che cosa serve?

Come si diventa producer? Che cosa serve? Quali sono i materiali e le competenze di cui non si può fare a meno per intraprendere la strada per diventare un produttore musicale? Il producer Davide Parola ha creato per Blog della Musica due tutorial su come diventare un producer molto interessanti…

Come diventare un producer: che cosa serve? A questa domanda prova a rispondere il producer italiano Davide Parola che ha realizzato due articoli e due video tutorial per Blog della Musica dove spiega i materiali e le competenze necessarie per poter fare questo lavoro.

Davide è un compositore e arrangiatore, in sostanza un Producer e se anche tu vuoi fare questo lavoro sei nel posto giusto perché qui ci spiega esattamente tutto quello che serve, dai materiali alle competenze.

In questa prima parte iniziamo a parlare dei materiali, quali sono i migliori, quanto spendere e come decidere cosa comprare. Nella prossima invece parleremo delle competenze musicali che non possono proprio mancare nel bagaglio di chi si vuole approcciare a questa professione.

Ecco di cosa Davide parlerà oggi:

  1. La mentalità giusta
  2. I materiali
  3. Il Computer: PC o MAC?
  4. La scheda audio: quale scegliere quella che fa per noi
  5. I monitor da studio
  6. Le cuffie: aperte o chiuse?
  7. La DAW
  8. Il microfono
  9. La Master Keyboard

La mentalità giusta

Davide Parola a mani giunte nel suo studio di registrazione

Il producer Davide Parola

Iniziamo questo tutorial su come diventare un producer parlando di quale deve essere la mentalità giusta per approcciare questa professione. Per fare il producer non puoi ragionare:

  • da dipendente, lascia stare subito se la vedi così. Se sei uno di quelli che vuole lo stipendio a fine mese non ti sbattere neanche a guardare il video o a leggere queste righe. Se fai questo lavoro sei un imprenditore, te lo devi creare da solo lo stipendio.
  • Da fenomeno: io sono diverso faccio tre mesi di lezione e pubblico il mio primo singolo. Lo sai in quanti mi scrivono: «nessuno ha comprato il mio brano». Non mi dire… non si comprano Ultimo su cui investono i veri soldi in pubblicità e comprano te…
  • Da semplicione: che ci vuole a fare questo lavoro, con il computer si fa tutto. Si ma il computer lo usi tu e fidati che hai vita breve se non hai le competenze adeguate… è come uno che vuole fare il chirurgo, e tanto che ci vuole… guarda già come tengo il bisturi!

Quindi qual è la mentalità giusta? Lo scopriremo andando avanti nella lettura di questi articoli.

I materiali

Vediamo che materiale serve per allestire uno studio di registrazione. Ricorda che sei all’inizio, non devi spendere cifre da capogiro, ma un piccolo investimento va fatto. Cerchiamo quindi di spendere il giusto e con criterio per le cose essenziali:

  • Un computer
  • Una scheda audio
  • Dei monitor
  • Cavistica varia
  • Una cuffia
  • Una DAW
  • Una Master Keyboard

Il Computer: PC o MAC?

Allora la prima cosa che ti occorre è un Pc o un Mac. E qui si potrebbe aprire una diatriba, ma non è certo il posto giusto. Personalmente uso Project Lead, mi ci trovo una bomba, con Windows dieci. Mai avuto problemi di nessun tipo.

Perché consiglio Pc: costa meno del Mac e più o meno hai le stesse performance, inoltre se stai iniziando immagino tu abbia un budget limitato e se spendi tutto per il Pc abbiamo già finito il video e anche l’articolo.

Le caratteristiche che il PC deve avere sono: un buon processore per iniziare, altrimenti non si riesce a lavorare.

Processori per PC

Le categorie dei processori: sono i7, i5, i3, ci sono anche gli i9 ma costano parecchio. È chiaro che l’i9 è il top e l’i3 è il più scarso.

La differenza tra uno piuttosto che un altro sono i Core: cosa sono? Diciamo che sono le persone che lavorano ai tuoi progetti, più manovalanza hai meglio è… certo ti costa di più.

Gli i7 e i5 hanno in genere 4 core fisici e gli i3 solo 2.

Inoltre c’è una funzione chiamata Hyper Threding che ti raddoppia il numero dei Core virtualizzandoli. Quindi un i7 ne avrà 4 fisici e 4 virtuali. Non è detto che i 4 virtuali lavorino come i quattro fisici… ma è meglio averli.

  • Core i7 = 4 core, Hyper Threading, 8 MB Cache
  • Core i5 = 4 core, nessun Hyper Threading, 6 MB Cache
  • Core i3 = 2 core, Hyper Threading, 3/4 MB Cache

1- Il primo fattore molto importante è quello del numero di core. Maggiore è il numero di Core, maggiori saranno – nominalmente – le prestazioni.

2- Dopodiché c’è da tener di conto della presenza o meno dell’Hyper Threading , cioè quella tecnologia che permette di far vedere ai sistemi operativi programmi come se ci fossero il doppio dei processori dei core disponibili. Rimane assodato che un core fisico è più performante rispetto uno virtuale donato dall’Hyper Threading.

3- Infine c’è da ricordare la quantità di memoria cache. Maggiore quantità di memoria, migliori sono le prestazioni

4- La frequenza del clock di sistema: voglio ricordare che non è un fattore che dovete tenere in considerazione in termini assoluti. Frequenza più alta non significa necessariamente maggiori prestazioni.

Riassumendo un po’ tutto, il mio consiglio è di prendere un PC con un i7.

La RAM

Parliamo della RAM, diciamo che il minimo sindacale è 16gb, di meno si soffre.

Di che tipo deve essere la RAM?

Allora siamo in campo DDR5 ma per noi adesso vanno benissimo le DDR4, che cambia, proprio a farla breve la velocità.

Con più RAM sei in grado di usare tanti suoni insieme, se tu pensi che un violino solo può utilizzare un Gb di ram… ti fa già un’idea di quanta ne serve…

Quindi diciamo che consiglio un PC i7 con 16 Gb di RAM DDR4. Con questa configurazione si può iniziare a ragionare di lavorare senza troppe rotture di scatole. Buttate un occhio anche ai processori AMD che offrono soluzioni davvero interessanti a quasi la metà del prezzo della Intel.

La Scheda Audio: quale scegliere?

Scheda Audio UR824

Scheda Audio UR824

Qui si apre un mondo infinito, ne potremmo parlare per ore.

Prima cosa: a che serve? Trasforma l’audio da A/D a D/A. Serve a questo.

Poi ti dico la mia politica: zero rotture di scatole. Io amo il plug&play e lo devi amare anche tu. Attacchi il dispositivo e funziona. Fine.

Non mi devo stare ad innervosire dietro a driver non compatibili o obsoleti. Il nostro lavoro non è diventare tecnici informatici, ma fare musica. Quindi quando la mattina mi siedo e accendo il computer, deve funzionare tutto.

Questa politica mi ha sempre premiato. Quindi ti consiglio di comprare cose semplici, una scheda audio deve elaborare l’audio fine.

Niente reverberi, chorus, delay e altre cose così. Quindi prenditi una cosa basilare. Ad esempio le schede audio Focusrite di ultima generazione vanno molto bene, sono plug&play, robuste e suonano che è una meraviglia. Fanno il loro lavoro: ci registri bene.

Altro modo di ragionare che mi ha premiato è andare per brand. Ad esempio: io uso Cubase 10, ho comprato una scheda audio della Steinberg e funziona perfettamente, non ci ho perso mai un minuto dietro. Perchè la fa Steinberg che produce anche Cubase quindi è perfettamente integrata.

Quindi compra o “per brand” o “plug&play”, se poi li hai entrambi in un’unica macchina sei in paradiso.

Altra cosa che devi considerare prima di comprare la tua scheda, sono il numero di ingressi audio.

A cosa ti serve la scheda audio?

  • Ci registri solo tu?
  • Hai un gruppo e dovete registrare insieme in tanti?

Se sei solo tu due ingressi audio bastano, se hai un gruppo o suoni la batteria almeno quattro/otto ingressi ti servono. Un ingresso vuol dire che puoi attaccare un microfono o uno strumento qualsiasi tranne la batteria perché per questa ti servono almeno tre microfoni.

Queste sono le cose principali da considerare.

I Monitor da studio

monitor da studio Adam Ax7

Monitor da studio Adam Ax7

I monitor altro non sono che delle casse acustiche. Ci sono moltissime case produttrici e anche qui tanti prezzi. Come decidi cosa comprare?

Prima cosa le dimensioni e quindi la potenza, è inutile che ti compri le casse da 250 watt se il tuo studio è di 2 metri quadrati.

Quindi a seconda della grandezza della tua stanza devi valutare di comprare monitor con coni da 4, 5, 7, 8 pollici. Bisogna solo usare il buon senso: stanza piccola casse piccole; stanza media casse medie; stanza grande casse medio/grandi.

Se compri casse molto grandi e le tieni basse perché sono troppo potenti non suonano al loro meglio… e quindi si entra nei “volumi di ascolto”, argomento che tratteremo in un altro articolo.

Marche e qualità dei Monitor

La cassa dovrebbe essere il più lineare possibile. Sarebbe a dire che non dovrebbe enfatizzare quella o quell’altra determinata frequenza per suonare bene. Le casse troppo colorate ti sfalsano l’ascolto.

La Yamaha ad esempio fa cose competitive con un buon rapporto qualità / prezzo.

Le migliori marche secondo me sono Adam, Genelec, Focal.

Mi raccomando niente casse USB… non scherziamo!

Le cuffie

Le Cuffie aperte AKG

Le Cuffie aperte AKG

Per le cuffie vale lo stesso discorso dei monitor, devono essere il più lineari possibili. Niente enfasi non desiderata.

Esistono principalmente due tipi di cuffie: quelle chiuse che ti isolano dall’ambiente esterno, sono ottime in fase di registrazione; e quelle aperte che sono indicate per fare i mix.

Io personalmente preferisco cuffie aperte, totalmente chiuse non mi piacciono. Quindi qui non ti resta che provare e capire cosa è meglio per te. E’ bene provare, non hai alternative. Vai in negozio e prova.

Occhio: molte cuffie possono essere pilotate, ad alti livelli d’ascolto, da un lettore musicale portatile con facilità, tranne in alcuni casi. Il punto chiave in questo caso è l’impedenza. Una cuffia ad alta impedenza (di solito circa 100 ohm, ma già sopra i 32 soffriamo) non potrà suonare ad alti volumi come fa un modello a bassa impedenza (solitamente 16 – 32 ohm), anche se possono esserci vantaggi di altro tipo a livello sonoro.

Se si usa una cuffia ad alta impedenza, potrebbe essere necessario o desiderabile aggiungere un amplificatore per cuffia, per avere un livello sonoro più elevato e una maggiore altezza della scena.

Parlando di specifiche tecniche, vale la pena porre l’accento sul fatto che esse non siano notoriamente affidabili come parametro per valutare le prestazioni delle cuffie; in pratica, se ne può ignorare la maggior parte, tranne l’impedenza. Questo perché alcuni parametri, quali il modo in cui la cuffia “calza” e la conformazione della testa e delle orecchie dell’ascoltatore, possono incidere in modo determinante sull’esperienza soggettiva, in termini di estensione in frequenza e di accuratezza della riproduzione

Le marche: Bayerdinamic, Sennhaiser, Sony per rimanere in fasce di prezzo abbordabili.

La DAW: Digital Audio Workstation

Cubase 10 e il controller midi

Cubase 10 e il controller midi Icon Qcon Pro

DAW sta per Digital Audio Workstation e sono i software che ti servono per registrare. Ad oggi non esiste una DAW meglio di un’altra. Sono tutte bestiali. La differenza la fai tu, dipende se la sai usare bene oppure no.

Questi software sono l’emulazione di uno studio di registrazione fisico e non solo, hanno al loro interno tantissime librerie sonore che per iniziare vanno benissimo.

Quindi la prima cosa da chiarire è che questi software vanno studiati, fine. Come se studiassi chitarra o violino. Via via che impari sarai in grado di farci moltissime cose.

Quali sono i Digital Audio Workstation più usati

I software standard sono Pro Tools e Cubase.

Pro tools viene usato ampiamente in campo audio, mentre Cubase in campo midi. Ma ormai queste differenze sono davvero obsolete.

Esistono molti altri software, ti segnalo Studio One e Logic. Se fai musica elettronica puoi valutare Ableton o Fruity loops.

Puoi optare per le versioni elements per spendere un pochino di meno.

Il microfono

Microfono a condensatore akg dentro la valigetta

Microfono a condensatore AKG

Il campo dei microfoni è molto delicato. Per prima cosa ti dico cosa non comprare.

Non comprare un microfono usb per registrare voce e strumenti. Ogni volta che qualcuno lo fa, muore un fonico…

Scherzi a parte, esistono diversi microfoni, non ti sto ad elencare tutte le categorie, ma vediamo le principali: Dinamici e a Condensatore.

Microfoni Dinamici

I microfoni dinamici sono più adatti a riprendere fonti sono importanti, ampli di chitarra, i rullanti delle batterie. Diciamo che sono meno sensibili

Microfoni a condensatore

I microfoni a condensatore invece sono molto usati in studio, hanno una elevata sensibilità e sono in grado di cogliere più dettagli. Vanno alimentati con la 48v che trovi sulla scheda audio come ti ho illustrato sopra.

Anche qui non ti consiglio un microfono specifico. Puoi prendere Rode, Shure, Akg, Avantone.

Stai iniziando quindi secondo me la cifra da investire è di circa 150-250 euro. Non ti dimenticare di comprare anche l’asta per il microfono, da qualche parte devi appoggiarlo.

Le Master Keyboard

Master Keyboard 88 tasti

Master Keyboard 88 tasti Yamaha Steinberg

Che cos’è una master keyboard? E’ una tastiera che non ha i suoni. Non ha suoni suoi perchè serve per pilotare i suoni della DAW. Quasi sempre queste tastiere hanno i controlli del volume, del pan (che sposta l’audio a destra o a sinistra), hanno i pad per fare le ritmiche a cui puoi assegnare dei suoni, hanno tasti con cui puoi controllare i VST, come dicevamo, della tua DAW.

Quali sono le marche migliori?

La Novation è una marca che mi sento di consigliare insieme alla Nektar. Ci sono di diverse fasce di prezzo ovviamente, ma quella che secondo me è più indicata è una tastiera a 8 ottave così hai tutto il range sonoro disponibile.

Guarda il video integrale Come diventare un producer di Davide Parola

Conclusioni

Abbiamo visto in questo primo articolo di come si diventa un producer quali sono i materiali indispensabili per costruire il proprio studio di registrazione. Con una cifra che si aggira tra i 1.800 e i 2.000 euro puoi acquistare tutto quello che ti serve. Ovviamente non devi comprare tutto insieme. Inizia dal Computer, la scheda audio e delle buone cuffie e già puoi cominciare a lavorare, poi un po’ alla volta compri il resto

Nel prossimo articolo e video vi spiegherò dettagliatamente quali sono le competenze necessarie e inderogabili che servono per lavorare nel mondo musicale.

Davide Parola
Producer, compositore, musicista

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