Il quartetto rock dei CRUDA, lontano dagli schemi patinati del mondo d’oggi, si racconta al Blog della Musica in questa intervista…
Ciao CRUDA, volete presentarvi brevemente ai nostri lettori?
Siamo un quartetto rock di Ascoli Piceno, nato circa un anno fa, ognuno dei quali proveniente da diverse situazioni con altre band rock (addirittura anche rap, con collaborazioni con Fog Prison e Claver Gold) Alessandro Lelli chitarra acustica e voce, Paolo Lelli chitarra elettrica, Antonio Feriozzi basso e bouzouki, Filippo Amatucci batteria
CRUDA, perché questo nome?
Suonava bene e riflette il tipo di musica che ci piace: cruda, lontana dagli schemi patinati richiesti oggi.
Facevate parte della band Scisma Baby e poi avete preso strade diverse, come mai?
Semplicemente c’era chi si era stufato di suonare per intraprendere percorsi nuovi a livello lavorativo. Nessun litigio, non c’era più nulla da dire.
Con i Scisma Baby cantavate in italiano e adesso invece cantate in inglese. Una scelta dettata da cosa in particolare?
I brani dei Cruda richiedono maggiormente l’uso di parole tronche, più difficili da trovare in italiano, ma è un problema che con poco impegno in più si risolve facilmente. In realtà non ci sentiamo più di appartenere alla concezione musicale nazionalista che pervade questo paese. Detto questo, non ci sentiamo affatto dei tipi particolari o addirittura superiori, semplicemente non ci piace… ci sentiamo abitanti della Terra, casuali.
Il vostro rock come lo definite?
Spartano, sprofondato nei colori, in qualche modo melodico.
Da quali artisti è influenzata la vostra musica?
Tolti gli anni 80, tutta la scena musicale rock ci ha influenzato e in qualche modo, confortato. Dal punk al glam, dalla psichedelia al grunge.
Chi del gruppo compone la musica e i testi? Uno di voi in particolare o tutti partecipano alla scrittura di una canzone?
Alessandro inizialmente compone la musica e scrive i testi, poi insieme in sala prove li arrangiamo, modifichiamo e sviluppiamo tramite idee, suoni e arricchimenti personali che ognuno di noi riesce a dare.
C’è un messaggio che con la vostra musica cercate di far passare?
Nessun messaggio, saremmo soddisfatti nel momento in cui chi ascolta la nostra musica si sentisse libero di vagare dove vuole. Dove… lo sa solo lui, ci piacerebbe essere un tramite.
Prima di lasciarci, raccontateci quali progetti avete in serbo per questo 2016.
Suonare il più possibile e magari non ricordarcelo la mattina dopo.
Ringraziamo il Blog della Musica per l’occasione di visibilità che ci ha dato.
Grazie a voi CRUDA!