Blog della Musica ha intervistato Daniele Mammarella chitarrista che ha pubblicato il suo nuovo disco dal titolo Past, Present and let’s Hope
Nato a Pescara nel 1997, ha iniziato a studiare chitarra alla giovane età di 8 anni con il Maestro Benedetto Conte. Vince molti premi internazionali di musica con brani strumentali per Chitarra Fingerstyle di composizione propria all’età di 13, 14 e 15 anni. Sin dall’inizio si appassiona alla Chitarra Fingerstyle facendone di questo genere la propria vita. All’età di 16 anni ha avuto l’onore di aprire il concerto al Grande Maestro Franco Morone.
Oggi incontriamo Daniele Mammarella, un giovane chitarrista di appena 22 anni, specializzato in Chitarra Fingerstyle, puoi spiegare ai lettori del BlogdellaMusica di cosa si tratta?
Mi piace definire il Fingerstyle come un genere a sé stante, appunto io la chiamo musica automunita. Questa è una tecnica per chitarra che non richiede l’uso del plettro ma delle dita, “Finger” “Style” appunto; ciò ci permette di produrre diversi suoni con lo strumento. La chitarra, come diceva il mio Maestro, è una vera e propria orchestra a 6 corde, con le mani possiamo riprodurre contemporaneamente: percussioni, melodia e bassi.
E’ uscito da poco il tuo primo album da solista completamente strumentale, raccontaci come è nato.
Avevo 13 anni quando ho scritto il primo pezzo strumentale, da lì non mi sono mai fermato… Past, Present and Let’s Hope nasce dall’esigenza di voler portare la “chitarra fingerstyle” alle orecchie di tutti, il mio obiettivo è quello di portare la musica strumentale per chitarra acustica a dare le stesse emozioni e sensazioni che magari live può dare una band.
C’è uno o più brani di questo lavoro che ritieni particolarmente significativo? Assolutamente, c’è un brano a cui sono molto legato, cioè, la prima traccia del mio Album “Danny’s Blues”. Questo è un pezzo autobiografico, una sorta di racconto in musica della mia vita fino ad oggi; iniziai a scriverlo all’età di 15 anni, piano piano con il passare degli anni, aggiungevo qualche cosa nuova: una tecnica che magari avevo appena imparato, qualche fraseggio in più ecc… “Danny’s Blues” non finirò mai di scriverlo, d’altronde racconta di me, perciò penso che questo brano me lo porterò dietro fino alla fine! Se lo ascoltate, capirete quanto è rocambolesca la mia vita ahahah.
Hai cominciato a suonare la chitarra ad appena 8 anni a 22 sei già un docente, nel mezzo da appena adolescente hai vinto alcuni concorsi di composizione. Mai avuto dubbi su cosa avresti voluto fare da grande?
Mai avuto dubbi! A 9 anni già sapevo quale sarebbe stata la mia via, il Fingerstyle. Questa convezione e la mia determinazione mi hanno portato a raggiungere un sacco di traguardi, ora mi ritrovo a 22 anni che sto vivendo parte del mio sogno.
Il talento è alla base, ma la pratica serve per allenarlo. Quante ore al giorno ti eserciti?
Questa è una domanda a cui non sono mai riuscito a rispondere ahahah, non esiste un tempo limite per studiare per me, ogni qualvolta posso prendere la chitarra in mano, suono. Ti faccio un esempio, quando ero più piccolo, io e i miei amici ci vedevamo spesso al campetto sotto casa, la chitarra era sempre con me, durante le pause, salivo sugli spalti e suonavo. Ricordo anche che puntualmente mi ritrovavo in presidenza a scuola con la chitarra sotto sequestro ahahah…
Cosa ne pensi del panorama musicale attuale, c’è qualche artista che ti piacerebbe accompagnare?
Uno dei miei più grandi sogni da sempre è quello di poter un giorno, magari, seguire in Tour il Maestro Vinicio Capossela che, a parer mio, attualmente nel panorama musicale è uno se non il più grande Artista nazionale ed internazionale
Ci sono chitarristi a cui ti ispiri? Come ti vedi tra dieci anni?
Il mio dio ispiratore è da sempre Eric Clapton, poi il grandissimo Tommy Emmanuel, pensa che il mio Maestro mi faceva studiare i suoi spartiti a 11 anni… una tortura, ma ne è valsa la pena, mi ha posto davanti ad una sfida quando ero bambino ed io l’ho accettata. Il titolo del mio Album è (in italiano) Passato, presente e speriamo… d’altronde “Speriamo” che tra 10 anni sia riuscito a raggiungere il mio obiettivo, sono un tipo molto determinato, voglio arrivare lontano….
Quanto conta la dimensione live? Dove possono incontrarti e seguirti i nostri lettori?
I live per me sono linfa vitale del musicista, è lì dove puoi capire se stai facendo la cosa giusta…Potrete seguirmi sulle mie pagine social dove trovere anche tutte le date dei miei concerti, e sul sito della mia etichetta discografica Music Force dove c’è tutto di me, oltre agli aggiornamenti sui miei appuntamenti radio, tv, web, eccetera.
Social e Contatti
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