INTERVISTA | Danilo Mariani e il mondo delle Colonne Sonore

Danilo Mariani è un pianista e compositore italiano che scrive colonne sonore per film e fiction. Ama il genere musicale Epic e Action e ha pubblicato Collection n.1 il suo nuovo disco. Blog della Musica l’ha intervistato

Innanzitutto raccontiamo ai lettori del Blog della Musica: chi è Danilo Mariani?
Danilo Mariani
è un pianista che ha studiato al conservatorio di Firenze, che è innamorato della musica, che ha sempre suonato in gruppi da ballo, piano bar, serate, eventi ecc… e che ha scoperto “tardi“ la bellezza di scrivere musiche da film, fiction, ma anche musiche semplicemente da ascolto che non siano le canzonette usa e getta, ma sia una musica da ascoltare in certi momenti della giornata, per farsi una coccola introspettiva, come per prendersi cura di noi e del nostro animo interiore.

Penso ci sia bisogno anche di questo tipo di musica, e non sempre delle musiche da consumare in un attimo, e poi dimenticare.

Collection n.1 è il primo lavoro in cui sono raccolti 13 brani strumentali dal sapore di colonna sonora, raccontaci com’è nato questo progetto musicale?
Io scrivo molto, sono immerso nella campagna Senese quasi al confine con l’Umbria. Ho il mio home studio il mio fidato Mac, il mio Logic Pro X, e quindi ogni giorno butto giù idee, scrivo, realizzo le mie ispirazioni. Mi rendo conto che un cd di musiche da film o comunque di musiche ispirate a quel genere, specialmente per uno non famoso come me, abbia un mercato infinitesimale. Ne sono più che consapevole ma, visti i mezzi che il web ci mette a disposizione, mi sono autoprodotto questa collezione di brani che non troverete in nessun film, ma che ho voluto mettere online per cercare di far conoscere la mia musica, e vedere cosa salta fuori da questo mondo imprevedibile chiamato web.

Com’è stato il passaggio dalle serate di pianobar alla musica per il cinema?
Alla fine quella della musica da film è una passione che ho sempre avuto, ma che colpevolmente non ho coltivato da giovane. Sicuramente è stato un mio errore, sicuramente non è facile, ovviamente, diventare un Morricone oppure uno Zimmer, ma, mi rimprovero il fatto di non essere uno di quelli che esce dalla porta e rientra dalla finestra, caratterialmente sono timido e probabilmente se avessi “rotto le scatole” un po’ di più potevo fare qualcosina di più. Sono una persona molto sincera e non mi vergogno a dire le cose come stanno, anche quando mi devo criticare.

Per quanto riguarda il piano bar, continuo tutt’ora a fare serate assieme a mia moglie Simonetta Losi, fortunatamente, con il canto me la cavo e quindi la passione delle serate live non si attenua.

C’è uno o più brani di questo lavoro che ritieni particolarmente significativo?
Momenti da solo è l’ultimo brano scritto in ordine di tempo per questa collezione. Sicuramente un po’ triste, ma il titolo rispecchia proprio la condizione nella quale è nato il pezzo. E’ stato veramente un “momento da solo”, dove è uscita musicalmente la mia tristezza e la mia dolcezza, e spero di riuscire a trasmettere queste sensazioni anche a chi ascolterà il brano, magari donando un po di serenità durante l’ascolto. Mentre in Final Battle e After War, esce la parte dinamica (musicalmente parlando) di me. Mi piace il genere Action, Epico, penso che questi pezzi rispecchiano in pieno quello che mi piace scrivere. Probabilmente un genere di musica non proprio adatta al cinema Italiano.

Quando Danilo Mariani ha deciso che sarebbe stato un musicista?
Danilo ha deciso di diventare musicista un pomeriggio del 1972, mentre accompagnando mia mamma, che all’epoca era presentatrice Avon, ci siamo imbattuti in una casa abitata da una professoressa di Pianoforte… ho deciso di provare, e da li è iniziato tutto… ne sono felice.

Hai lavorato molto, soprattutto per la televisione, c’è un incontro che per te rimane fondamentale?
Ho lavorato abbastanza in tv, ho fatto molte cose che l’ascoltatore sente, ma non sa chi le ha scritte :-)..nel senso, musiche per spot o sottofondi di trasmissioni ecc.
Ho fatto la musica della Sit Com di Alessia Marcuzzi “Così fan tutte” e la colonna sonora della Fiction Mediaset “Donne in Gioco”, in collaborazione con Tommaso (Tommy) Caputo, che ringrazio per quello che mi ha insegnato. Devo dire che è stata una soddisfazione immensa, e un’emozione forse una delle più forti della mia vita, sentire suonare la mia musica dall’Orchestra di Sofia presso gli studi della Radio Bulgara. Ho pianto poi a casa a raccontarlo perché li sul posto volevo fare il duro… ma ripeto un’emozione stupenda… Emozione ripetuta poi lo scorso 28 Ottobre 2018, al concerto finale della Festa del Cinema di Roma alla sala Sinopoli dell’auditorium Parco della musica di Roma. Concerto organizzato da ACMF di cui mi onoro di fare parte. Ho eseguito al pianoforte un mio brano tratto appunto dalla fiction “Donne in Gioco” accompagnato dalla Roma Film Orchestra e diretto dal Maestro Alessandro Molinari.

Colgo l’occasione per ringraziare ACMF e Pivio che si è adoperato insieme a tutti per organizzare questo concerto penso unico in Italia, coinvolgendo tutti i più importanti compositori delle musiche che si sentono al cinema e in tv nel film nelle fiction e nei documentari.

Il tuo ultimo lavoro si chiama Collection n.1, è già prevista una collezione numero due?
Penso di si… di materiale ne ho, e penso che arriverà il secondo volume.

Che differenza trovi nel mondo delle colonne sonore tra l’Italia e gli Stati Uniti?
Dico sempre a mia figlia e a mia moglie che io dovevo lavorare in America, ma non perché abbia doti particolari, ma perché il mio modo di scrivere sicuramente si adatterebbe più al cinema d’oltreoceano che a quello di casa nostra. Ovviamente questa  non vuole essere una critica alla musica da cinema Italiana, ma soltanto una constatazione che in Italia si tende: 1- a realizzare film, che non hanno strutture importanti sia a livello di effetti speciali sia a livello di ambientazioni esagerate come succede in America, vuoi per lo stile ma anche per i budget a disposizione. 2- Gli Americani si sa, tendono a fare tutto in grande, sono abituati e hanno nel loro dna cinematografico grandi film di Azione o Epici, e comunque riescono a spaziare in ogni tipologia di film, mentre in Italia si tende sempre alla commedia o al film drammatico o poliziesco o mafia ecc… sarà impossibile che si possa realizzare, un “Attacco al potere” o un “Avatar” o qualcosa di similare nella nostra cinematografia.

Quindi per questo ritengo che il mio modo di scrivere possa essere più consono per quel genere di film. Sono due mondi totalmente diversi, nei film Americani puoi trovare un genere di musica che si avvicina alla nostra, ma è molto raro che nella nostra musica da film si possa trovare della musica stile Hans Zimmer o Alan Silvestri, tanto per citarne un paio. Questo non per incapacità dei nostri musicisti, ma per le produzioni che vengono realizzate. Sono due mondi totalmente differenti, entrambi affascinanti ma estremamente diversi. Tu potrai pensare… perchè non ti trasferisci a Los Angeles? Eh… ci penserò…! 🙂

A cura di Anna Nani
Cantautrice e Giornalista

Ascolta Danilo Mariani su Spotify

Info e Contatti

  • www.marianidanilo.com

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