INTERVISTA | Dante Roberto: incontri e contaminazioni musicali in The Circle

Dante Roberto, figura eclettica, musicista di provenienza classica che convive con gusti e pratiche popular, appassionato di progressive e metal. Ha pubblicato il disco The Circle e gli abbiamo chiesto di raccontarcelo…

Dante Roberto benvenuto sul Blog della Musica. Pianista e compositore di formazione classica, pubblichi un disco prog. Qual è stato il tuo percorso musicale che ti ha portato sin qui?
Un percorso fatto di mille esperienze, di studi classici e tanta voglia di scrivere musica innovativa. Sono un pianista concertista ma con l’idea che si debba provare a comporre nuova musica perché, se è giusto proporre la grande musica che da due e più secoli si esegue ancora, non è pensabile che la musica finisca lì. Cerco di far vivere nuova musica, e l’esperienza del prog è per me imprescindibile affinché i generi si possano incontrare e contaminare.

The Circle è il titolo del tuo album. Ce ne parli? (Se vuoi approfondire leggi la presentazione del disco The Circle)
É un disco strumentale la cui gestazione è stata molto lunga. Ho trovato dei musicisti eccezionali che mi hanno consentito con la loro sensibilità di far vivere le mie idee musicali e così nasce THE CIRCLE. La caratteristica è la varietà dei generi che coabitano nel disco, anche perché chi ascolta Metal magari non disdegna una certa classica, o chi è più nel jazz ascolta anche del rock. Le barriere in musica non le amo.

Sette brani che spaziano molto come stile compositivo: c’è però qualcosa che li accomuna?
L’energia… e un power sound comune a quasi tutti i brani, anche quelli con un taglio più fusion…

Ascoltando The Circle il brano che mi ha colpito di più è stato sicuramente Open Your Heart, ci vuoi raccontare qualcosa a proposito di questo pezzo?
É un brano che amo in particolar modo. É nato diversamente dagli altri, meno strutturato e più vago nella spirito. In qualche modo melodia e arrangiamento sono nati insieme a partire dall’arpeggio iniziale. E’ un pezzo destrutturato in partenza che trova la sua ragione strada facendo, e credo che questo sia il suo fascino.

Se potessi però ascoltare un unico brano del tuo nuovo disco, quale dovrei ascoltare? Perché?
TRA FUOCO E FIAMME… è il brano più rappresentativo dello stile del disco ed è il più composito. Tendenzialmente è il brano più amato dai musicisti. Inoltre è il brano che ha smosso in me il bisogno di fermarlo su cd. Se c’è THE CIRCLE  è a causa di questo brano. Ha un certo stile melodico e armonico che mi contraddistingue ed è pieno di ottimi assoli.

Per le sonorità musicali che troviamo in The Circle: che strumentazione utilizzi? C’è un suono particolare che ricerchi e che vuoi trasmettere?
Il suono che cerco è nella mia mente, e si può avvicinare ad un certo tipo di prog-metal.

Quali artisti classici e non sono stati importanti per la tua formazione musicale?
Grandi compositori classici eterni come Beethoven che studiandoli avrei sempre voluto imitarli, il fascino della dissonanza in Debussy o Prokofiev, ma solo per citarne alcuni. Nei nostri tempi Keith Emerson, Chick Corea, e gruppi come Yes, Genesis, ELP, Pink Floyd, Kansas, Rush.

Secondo te come è cambiato il panorama musicale italiano nell’ultimo decennio?
Non seguo molto il panorama italiano perché credo che soffra di poca originalità, non dà spazio a veri talenti e offre prodotti un po’ troppo costruiti su cantanti che non hanno solide basi musicali. La musica italiana è fondamentalmente legata ad un’idea testuale e manca totalmente di pulsione ritmica. La musica è fatta di tre componenti essenziali: melodia, armonia e ritmo. Se la creazione è sbilanciata su uno solo di questi elementi e dimentica gli altri non la trovo interessante.

Cosa consiglieresti ai giovani musicisti?
Di imparare a padroneggiare molto bene uno strumento fino a trovare la propria libertà sullo stesso, e poi provare ad avvicinarsi ad una musica più complessa, quella che ha bisogno di più ascolti per essere compresa. Ma nel mondo attuale è una chimera, non si dà un seconda possibilità ad un brano. Peccato!

Per concludere: quali sono i prossimi progetti musicali di Dante Roberto?
Sicuramente la promozione di THE CIRCLE e la realizzazione del live. Poi collaborazioni con altri mondi musicali che costituiscono per me una sfida.

Info: https://www.facebook.com/Falanto2017

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