INTERVISTA | L’armonia delle voci dei Daudia

I Daudia sono un duo formato da Davide Maiale e Claudia Pasquariello: non due solisti che cantano insieme, ma un’unione armonico-vocale in vera musica d’autore. Blog della Musica ha intervistato i due artisti

Ciao Davide e ciao Claudia. Direi di iniziare con una breve presentazione del vostro progetto DAUDIA. L’origine del nome del vostro duo credo sia facilmente intuibile quindi non vi chiederò questo. Iniziamo con tre parole per far capire ai nostri lettori cosa e chi è DAUDIA.
Ciao Blog della Musica! Daudia è un duo nato dopo un percorso musicale maturato individualmente da ognuno di noi per diversi anni. Daudia è soprattutto unione, armonia delle voci e musica d’autore. Unione perché lavoriamo come squadra, evitando di essere due solisti che cantano insieme; armonia delle voci perché giochiamo molto con le armonizzazioni pur mantenendo la nostra individualità vocale e mettiamo in risalto quella “terza” voce che viene fuori dalla fusione delle nostre; musica d’autore perché scriviamo autonomamente le nostre canzoni, dalla composizione, fino al testo e all’arrangiamento, vogliamo sempre comunicare un messaggio attraverso la nostra musica.

Una delle prime cose che ho notato è stata la vostra partecipazione in diversi contesti e “contest” televisivi. Da X Factor Romania a X factor UK a The winner is. Perché avete cercato fin da subito questi canali di promozione? Se non sbaglio siete in attività dal 2016, quindi potremmo definirlo un progetto ancora giovane. È una cosa iniziata casualmente o con un fine specifico e pensato?
Le nostre partecipazioni ai talent sono iniziate in modo casuale, la redazione di X Factor Uk ci contattò sui nostri canali social per sostenere i provini a Londra. E da lì abbiamo intrapreso un’avventura fantastica, mettendoci in gioco anche in altri contesti televisivi, in Italia e in Romania. I talent sono una buona palestra per mettersi alla prova da subito e capire in che direzione si vuole andare con il proprio progetto.

Quale è stato il live o il contesto o esperienza che vi ha dato di più in questi anni? E Perché? E in che modo, se esiste, ha influenzato il vostro progetto?
Sono due le esperienze che hanno segnato il nostro percorso in questi due anni. Innanzitutto l’esserci affacciati al panorama musicale di altri Paesi europei confrontandoci con talenti provenienti da tutto il mondo. E poi l’aver iniziato un percorso discografico tutto nostro, creando da zero un nostro stile e ricercando la nostra unicità, un viaggio dove lo scenario cambia continuamente.

So che avete registrato il vostro primo brano Back and Forth (No More) in lingua inglese. I successivi in lingua italiana. Spiegateci questo cambio di rotta.
Siamo entrambi cresciuti ascoltando i grandi della musica americana e questo ha influenzato la composizione del primo singolo, con cui abbiamo in un certo senso mantenuto quella linea stilistica, abbiamo sperimentato un po’. Ma siamo anche molto legati alla musica italiana d’autore e al pop italiano, dal secondo singolo in poi abbiamo capito di poter comunicare molto di più nella nostra lingua madre e la musica per noi è soprattutto comunicazione.

Ho dato un ascolto ai vostri brani su Spotify. E risulta chiara, già dai primi secondi, la vostra impronta POP. In una Italia piena di proposte musicali, alcune a mio avviso anche parecchio valide, come potrebbe inserirsi e dove la vostra musica? Esiste una scena Pop Giovane italiana? Spiegateci un attimo il vostro mondo.
Crediamo molto nella forza della musica pop, nonostante negli ultimi tempi ci sia stata un’inversione di rotta verso altri generi, come la trap e l’indie rock. La nostra idea è che il pop sia quello che non muore mai, quando proponiamo i nostri brani durante i live c’è sempre un pubblico giovane che conosce le nostre canzoni e le canta. La scena musicale italiana è ancora ricca di artisti legati all’impronta pop, soprattutto quelli che come noi suonano strumenti musicali. Grazie a questa varietà, si può dire che ci sia spazio e posto per ogni sfaccettatura musicale.

Progetti per il futuro? Magari un album? A Quando? Manterrete la linea italiana dei vostri ultimi due brani o avete intenzione di tornare a farvi spazio nella musica internazionale con un album in inglese?
Abbiamo in progetto l’uscita del nostro album quest’anno e stiamo lavorando alle ultime canzoni per completarlo. Ci saranno delle bonus tracks in inglese, ma l’impronta sarà sempre italiana, vogliamo omaggiare le nostre radici. Nell’attesa dell’album, continuiamo a portare i nostri live in giro per l’Italia e abbiamo in programma un altro tour promozionale anche in Romania in primavera.

Ultima domanda. E’ un giochino che faccio con tutti. Ipotizziamo di essere in un futuro non troppo lontano. Per qualche motivo strano, l’eredità musicale della razza umana è nelle vostre giovani mani. E dovete scegliere quale disco salvare, uno solo. Abbiamo a disposizione solo Mowgli (Tedua), Deluderti (Maria Antonietta), Rehab (Ketama126), Gioventù Brucata (Pinguini Tattici Nucleari). A voi la scelta.
Scegliamo Gioventù Brucata dei Pinguini Tattici Nucleari, perché l’eredità musicale ha bisogno ancora di musicisti che suonino dal vivo, di artisti che scrivano canzoni e di band che insegnino a lavorare in squadra per un obiettivo comune.

Grazie di essere stati con noi ragazzi. E’ stato un piacere.
Grazie a voi e un saluto a tutti gli amici di Blog della musica!

Info: https://www.facebook.com/daudiaofficial/

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