Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Doriana Tozzi, scrittrice e critico musicale, parlando del suo libro B-Side, L’altro lato delle canzoni, Autunno, edito da Arcana Edizioni. Buona lettura
Doriana Tozzi, scrittrice e critico musicale. Dirige “I Think Magazine” e scrive per “Rockit”, “Rumore” e “L’Isola che non c’era”. Come mai la decisione di scrivere un libro?
Tutto è cominciato un po’ di tempo fa, nel 2014. Continuavo ad interrogarmi su come rendere più interessanti le recensioni dei dischi in un’epoca in cui sono in pochi a leggerle (e quasi tutti addetti ai lavori e artisti). Scrissi così un primo racconto per parlare di un disco che avrei dovuto recensire. Il risultato mi piacque molto ma era evidente che non aveva nulla a che fare con le recensioni in senso stretto per cui lasciai perdere. Non molto tempo dopo però mi venne spontaneo scrivere, questa volta senza alcun intento di pubblicazione, un racconto ispirato ad uno dei miei pezzi preferiti di una delle mie band preferite, ovvero “La lira di Narciso” dei Marlene Kuntz. Di nuovo mi sono sentita travolgere da una sensazione meravigliosa (nonostante il racconto – che poi ho in seguito rimaneggiato e inserito in questo primo volume di “B-Side” – non fosse esattamente un racconto allegro, dal momento che affronta il tema della depressione). La sensazione meravigliosa riguardava più la capacità che la scrittura ha di farti volare sulle ali della fantasia e trasportarti in un altro mondo, una specie di sogno ad occhi aperti, anche perché io sono una vera appassionata di sogni, nel senso che mi affascina davvero molto il nostro subconscio, non per altro tra i miei film preferiti ci sono “Inception” e “Waking Life”: l’idea di poter controllare i nostri pensieri mentre dormiamo e vivere storie nel sonno mi affascina tantissimo. E scrivere in qualche modo ti permette di fare proprio questo: viaggiare con la fantasia verso mondi paralleli che la tua mente costruisce per te. Così qualche tempo dopo mi è venuta in mente l’idea di una rubrica musicale per “I Think Magazine” in cui settimanalmente avrei pubblicato un racconto ispirato ad una diversa canzone, senza più alcuna ambizione di sostituire l’importante ruolo delle recensioni ma perché magari appassionandosi ad una storia con più dettagli di quanti le canzoni possano offrire, i lettori avrebbero potuto guardare con nuovi occhi quei brani e di conseguenza rispolverare la loro conoscenza (o addirittura scoprire per la prima volta) gli artisti autori di quei brani. Questa cosa è andata avanti regolarmente per poco più di un mese (sono nati in quel momento i racconti sui brani di Verdena, Ministri, …A Toys Orchestra, Bud Spencer Blues Explosion e Le Luci Della Centrale Elettrica, tutti poi inseriti in “B-Side”) e poi da lì è venuta fuori improvvisamente l’idea di farne un vero e proprio libro, motivo per cui ho naturalmente interrotto la pubblicazione su iThink e continuato a scrivere per la casa editrice che ha accolto la mia proposta, ovvero la mitica Arcana Edizioni, punto di riferimento in Italia per tutti gli appassionati di musica, che mi ha a dir poco sbalordita abbracciando sin da subito con passione il mio progetto. Avevo inviato la proposta a loro prima che a tutti gli altri (avevo una lista di una decina di case editrici di cui apprezzo molto le pubblicazioni, a cui avrei scritto man mano che le precedenti mi mandavano via a pedate, ma per fortuna non ce n’è stato bisogno). È sempre stato un mio sogno pubblicare per la Arcana, la casa editrice fondata da Fernanda Pivano e sto ancora gongolando per questa opportunità che mi hanno dato, perché ho potuto spuntare un’altra voce nella lista “cose che voglio fare nella vita”: “Pubblicare per Arcana: FATTO”.
B-side, l’altro lato delle canzoni è titolo di questa prima opera dedicata al rock alternativo italiano e che ha come sottotitolo “Autunno”. Di cosa si tratta?
B-Side è il primo di questi “trip mentali” all’interno di quello che per semplificare chiamo “mondo della musica” e che immagino come un mondo parallelo al nostro in cui i protagonisti di tutte le canzoni del mondo e le ambientazioni di tutte le musiche del mondo prendono realmente vita. Ovviamente, secondo la mia idea, B-Side è un pianeta immaginario che esiste da sempre ed esisterà finché ci sarà musica, quindi ben prima dei miei racconti e ben oltre essi. Puntando una altrettanto immaginaria telecamera su momenti, luoghi e personaggi diversi che lì abitano, ho semplicemente trascritto le storie che “accadevano” a partire da 21 canzoni rock italiane. Cominciare proprio con il rock non è stata una vera e propria scelta, in quanto è da sempre il mio genere musicale di riferimento, così come la selezione degli artisti è venuta fuori in maniera molto naturale, dai miei ascolti quotidiani.
Il sottotitolo “Autunno” invece è dovuto al fatto che insieme alla casa editrice abbiamo pensato di non limitarci ad un solo volume di racconti (proprio perché in teoria un discorso del genere offre una mole infinita di spunti e per quanto sia impossibile svilupparli tutti, fermarsi ad un solo piccolo ambito di nicchia sarebbe stato davvero limitato e limitante) e abbiamo quindi pensato di dar vita ad una tetralogia, con un volume dedicato a ciascuna stagione, per permettere anche ad altri artisti e generi musicali di mostrare il proprio “lato B”, quello che c’è dietro la canzone originale.
Ciliegina sulla torta, per questo primo volume, è giunta poi la preziosa prefazione di Rossano Lo Mele (batterista dei Perturbazione e direttore della rivista “Rumore”) con il suo tocco magico che riesce a mostrare le diverse angolazioni delle cose dando interessantissimi spunti di riflessione su cui soffermarsi.
Scopri di più sul libro B-Side di Doriana Tozzi
Sono 21 le canzoni che compongono questo libro. Dovevano essere proprio quelle 21 o sono il frutto di una cernita?
In realtà la stesura di questo primo lavoro è stata programmata pochissimo, ho colto le ispirazioni man mano che venivano: in un primo momento avevo pensato a 20 racconti ma ciascuno di essi doveva essere accompagnato dalle illustrazioni di un artista che si sarebbe impegnato a “mostrare” ciò che avveniva nei racconti (dal momento che nel libro anche l’ambientazione stessa, il paese, la città, il deserto, il fiume, il ponte, l’albero… sono tutti elementi importanti della narrazione). Poi, soprattutto per la difficoltà di trovare un illustratore che potesse seguirmi passo per passo lungo un lavoro che stava prendendo forma un po’ alla volta e che quindi poteva cambiare giorno per giorno, ho abbandonato l’idea di accompagnare i testi con le immagini e ho pensato invece di aumentare il numero dei racconti, ma anche questa idea, man mano che il libro prendeva forma, si è rivelata poco vincente perché avrei corso il rischio di allungare troppo il brodo perdendo la freschezza dell’intento originale. Alla fine ho immaginato il libro quasi come un “disco”, quindi una compilation di canzoni che anziché ascoltare si possono leggere e perciò di nuovo il numero 20 era perfetto per lo scopo, anche perché più vicino al numero di brani che normalmente sono contenuti in una compilation, tipo quelle che ci masterizzavamo in casa una decina d’anni fa e che, in maniera molto più pratica, ho potuto inserire nel libro grazie al supporto di Spotify, che ospita la playlist ufficiale del libro. I racconti sono però 21 perché mi sono concessa di aggiungere un racconto quasi in fase di consegna, in quanto mi piaceva l’idea di variare ulteriormente la forma con cui i racconti sono presentati (ci sono racconti in prima persona, racconti in terza persona, racconti ambientati nel passato, nel presente, nel futuro, etc…), inserendo anche un racconto in versi, che è quello ispirato alla splendida “Annarella” dei CCCP, quindi è anche il brano più datato del combo (pubblicato nel 1990, mentre gli altri pezzi sono tutti usciti tra il 1999 e il 2019) ma che aggiungeva quel “quid”, quel nonsoché di inaspettato a cui non volevo rinunciare.
Come è nata l’idea di scrivere B-side?
Come dicevo prima, l’idea è nata un po’ alla volta, partendo da tutt’altre intenzioni e poi maturando pian piano in un’unica direzione. Sono stata fortemente spronata da due amici (che ringrazio nel libro ma voglio ringraziare anche qui, ovvero Josh e Aris) e devo dire che nonostante la stesura frenetica (a parte i primi racconti che ho citato sopra, tutto il resto è stato scritto in circa 3 mesi ma durante i quali non avevo neanche modo di scrivere ogni giorno) sono comunque molto soddisfatta di questa prima uscita. Certamente la considero solo un primo passo ma mi sono divertita moltissimo a vivere queste storie per cui spero che anche ai lettori possa fare lo stesso effetto.
Sono i brani che hanno suscitato i racconti o i racconti che hanno preso spunto dai brani?
Non mi sono data una regola neanche su questo aspetto, ma nella maggior parte dei casi sono state le canzoni a generare nella mia mente dei primi abbozzi di personaggi e ambientazioni e quando succedeva sentivo il naturale bisogno di approfondire per scoprire fin dove avrebbero potuto spingersi. Il punto fermo da cui partivo, naturalmente, erano gli artisti, sui quali però non ho operato una vera e propria scelta, come dicevo prima, dato che sono tutti artisti che ascolto da una vita e adoro più di tutti.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto già lavorando al secondo volume di B-Side, ovvero “Inverno”, il quale, se tutto va bene, dovrebbe uscire appunto durante il prossimo inverno. Sto sviluppando i racconti in una forma un po’ diversa, soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni. Ci troveremo sempre nel “mondo di B-Side”, perché appunto è stato identificato come “il mondo della musica” e quindi idealmente è lì che avvengono tutte le storie che dalla musica nascono, non solo quelle che racconto io, però ci saranno alcune differenze, sia perché non mi piace ripetermi e sia perché cambia il genere musicale: non più il rock alternativo ma ad essere protagonista sarà la musica dei cantautori, per cui ho pensato ad un modo per trasmettere anche il carattere più introspettivo e intimo solitamente associato a questo genere.
A seguire, anche se è ancora prematuro parlarne, seguiranno gli ultimi due volumi della tetralogia, ovvero “Primavera”, che dovrebbe uscire nella primavera del 2022 e riguarderà la musica dei “figli dei fiori”; ed infine “Estate”, che dovrebbe uscire nell’estate del 2023 e sarà ispirato a canzoni punk. Ma in questo periodo di famelici coronavirus che incombono sulle nostre vite rendendo incerto anche ciò che succederà tra 12 ore è davvero difficile fare pronostici così a lungo termine. Diciamo solo che questo è il progetto. Poi i tempi e i modi li deciderà il nostro futuro.
A cura di Anna Nani
Cantautrice e Giornalista
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