Gli Einsturzende Neubauten di Blixa Bargeld, i nuovi edifici che crollano molto più rumorosi di Sonic Youth e Jesus & Mary Chain. Ecco la storia
Einsturzende Neubauten: dopo Sonic Youth e Jesus & Mary Chain è possibile parlare di qualcosa o qualcuno più rumoroso? Certo! Un esempio su tutti, appunto, gli Einsturzende Neubauten, i nuovi edifici che crollano, formatisi in quel di Berlino attorno al collettivo GENIALE DILLETTANTEN.
Sono i primi giorni degli anni 80, nelle orecchie ancora i fischi della nowave di newyork, nella mente i rumori incisi dai THROBBING GRISTLE e i sensi sferzati dalle cavalcate kraut di alcuni anni prima, quando il chitarrista BLIXA BARGELD (alias Christian Emmerich) e i percussionisti Mufti F.M. Einheit (Franz Strauss) e N.U.Unruh (Andrew Chudy, originario di New York) decidono di dar vita al gruppo ove, oltre ad una strumentazione “classica” viene affiancata una serie di inediti strumenti quali martello pneumatico, lamiere, martelli, incudini, trapani, compressori, strumenti che utilizzati sul palco creano rumori, dissonanze, paure angosce, ma anche ritmo, vita e musica nuova.
Gli Einsturzende Neubauten in concerto
I primi concerti degli Einsturzende Neubauten sono devastanti. Nel vero ed unico senso letterale del termine. Devastano il palco e l’anima degli spettatori che attoniti gridano al miracolo. Mai prima tanta musica e rumore avevano scosso i sensi e i sentimenti degli astanti. È rumore quello che si sente, ma è energia quella che viene trasmessa. Energia vitale. Sideralmente lontana, nel bene e nel male, da ogni cosa ascoltata sino a quel momento.
I dischi di Blixa e gli Einsturzende Neubauten
Un paio di singoli e poi il primo album Kollaps, nel 1981. Musica ridotta ai minimi termini, rumore, litanie recitate da Blixa Bargeld mentre tortura le corde della sua chitarra. La non musicalità viene esasperata, con maggiore maturità, nel secondo Lp, Zeichnungen des Patienten O.T. del 1983. Non li si può liquidare con l’appellativo di rumoristi e la loro musica non è semplicemente musica industriale, gli Einsturzende Neubauten con questo nuovo lavoro sono sempre più vicini ai maestri dell’avanguardia elettronica tedesca (Stockhausen soprattutto) ma dotati di una profondità e una visionarietà senza precedenti. Poesia apocalittica che lambisce il vuoto, il terrore, senza alcuna possibilità di salvezza. Un’esperienza unica ed inedita, e per certi versi insuperata. Consiglio caldamente di ricercare sul tubo Armenia, pezzo attualissimo, per più di un motivo.
Le collaborazioni degli Einsturzende Neubauten
Dopo lavori come questi è possibile uno sviluppo? Un passo in avanti? Anche in questo caso la risposta è affermativa! Blixa Bargeld inizia a collaborare con uno degli ultimi poeti di fine millenio NICK CAVE (prossimamente su queste webpages) e ad elaborare progetti con i suoi fidi compagni che lo portano a realizzare nel 1985 l’album Halber Mensch, album che segna una prima svolta: le strutture musicali delle canzoni risultano più ordinate e, per quanto possibile, più canoniche. Probabilmente è il tour insieme ai SONIC YOUTH ad influenzarli in tal senso, tant’è che anche il disco fatto uscire nel 1987i, Fünf Auf Der Nach Oben Offenen Richterskala, pubblicato nel 1987, è parzialmente accessebile e, come i coevi lavori dei giovanotti sonici, evoca scenografie surreali, città in macerie e collassate, stati d’animo agitati: la perfetta descrizione dello spirito del loro tempo, uno spirito che di li a breve avrebbe contribuito a far crollare veramente i muri, in particolare uno, quello che divideva le, allora, due Berlino.
Gli anni novanta sono vissuti all’insegna della creatività e della voglia di lavorare con quanti vedono il mondo con gli occhiali scuri, per difendersi dalla polvere causata dal crollo e, soprattutto, dalle mille luci così mirabilmente descritte da Mc Inerney.
Gli anni 2000 degli Einsturzende Neubauten
Il 2000 si apre con lo strepitoso SILENCE IS SEXY. Diversi album costellano i primi anni del nuovo millennio, qui si desidera citarne e ricordarne uno in particolare Lament, del 2014, un’opera musicale ispirata allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Per questo lavoro gli Einsturzende Neubauten hanno compiuto un grande lavoro di recupero su nastri audio originali del periodo 1914-1916, di prigionieri di guerra detenuti in uno dei primi grandi campi di internamento nei pressi di Berlino
Un lavoro toccante, commovente che solo dei geniali dilettanti avrebbero potuto immaginare. Solo dei geniali dilettanti come gli Einsturzende Neubauten hanno potuto registrare e donare al mondo. Un lavoro che certo non definisce e non finisce la genialità di questi artisti. Fa una cosa ben diversa. E ben più importante. La consacra.
In questi tempi di ricordo collettivo di quella che è stata una delle più grandi tragedie che il nostro mondo ha dovuto subire un ottimo gesto è quello di procurarsi l’oggetto in questione, ascoltarlo e lasciarsi andare.
Lasciare che il nostro corpo e la nostra mente compiano il loro percorso, sulle note, sui rumori, sulle inquietudini di Lament degli Einsturzende Neubauten, uno dei dischi più belli ed intensi dei nostri usciti in questi ultimi anni. Da ascoltare e far ascoltare a quanti affermano che non escono più lavori epocali. Da ascoltare e far ascoltare a quanti non hanno più orecchie per sentire e cuore da far battere. Da ascoltare e far ascoltare a tutti. Nessuno escluso.
Vittorio
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