Elvis Presley: Always on My Mind

Always on my mind di Elvis Presley è una canzone scritta da Wayne Carson e Johnny Christopher, arrangiata da Mark James. Eccovi la storia…

Vi capita mai di sentirvi un po’ giù e di andare a cercare una canzone in particolare che in quel momento sembra l’unica cosa a darvi un po’ di sostegno? Sì? Ecco, anche a me capita, e la canzone che vado a cercare è sempre la stessa da una vita. Una canzone di Elvis Presley, un brano senza tempo, che sembra essere stato appena composto e invece ha più di 40 anni: Always on my mind.

Sempre presente nelle mie playlist in macchina, sull’Ipod o sul computer e quando non ce l’ho sottomano vado su youtube e subito trovo un video di Elvis dal vivo dove la canta.

Credo sia una delle canzoni più belle che The King abbia mai cantato, con una interpretazione di una intensità unica, da pelle d’oca.

Storia e origine di Always on my mind

Always on my mind, composta da Wayne Carson (scomparso a luglio del 2015) e Johnny Christopher fu scritta agli inizi degli anni ’70 e ispirata da una telefonata fatta da Carson (sempre in giro per lavoro) alla moglie dove la rassicurava dicendole che seppur lontano, lei era sempre nei suoi pensieri: “Dissi, beh, so che sono stato via molto, ma ho pensato a te tutto il tempo – ha detto Carson in una intervista al Times nel 1988 – E questa frase mi ha colpito come una martellata in testa. Ho finito in fretta la telefonata e ho riagganciato perché dovevo mettere subito giù quel pensiero in una canzone.”

Maybe I didn’t love you
Quite as often as I could have
And maybe I didn’t treat you
Quite as good as I should have

Christopher, che assistì alla telefonata, dopo che Carson abbozzò il testo, la suonò al pianoforte con semplicità e in modo spontaneo e naturale, elementi che decretano immediatamente il successo di un brano. Nacque così in pochi minuti Always on my mind che venne poi arrangiata da Mark James. La canzone, però, rimase ferma per un anno dopodiché il produttore di James, disse che secondo lui non era completa e che per “funzionare” come si deve bisognava aggiungere un “bridge”, in gergo musicale un periodo che si stacca come melodia dal resto della canzone, per spezzarne un po’ il ripetersi dei versi, quindi aggiunsero la frase:

Tell me that your sweet love hasn’t died

La canzone, una volta ultimata, venne fatta avere ad Elvis Presley da una delle sue guardie del corpo. Elvis in quel periodo stava vivendo un momento di crisi personale in famiglia dovuto alla separazione dalla moglie Priscilla, ma ascoltò la canzone e la fece subito sua incidendola il 29 marzo 1972. La registrò 3 volte e scelsero il take 1 come lato B del 45 giri Separate Ways, disco d’oro negli Stati Uniti per aver venduto più di un milione di copie. In Inghilterra invece il brano di successo che arrivò al primo posto della classifica fu proprio Always on my mind e il side B Separate Ways.

Lo sapevi che…

Always on my mind tra i molti artisti che la cantarono, venne registrata anche dalla cantante americana Brenda Lee, prima di Elvis, e dopo Elvis dal cantante Willie Nelson che la riportò al successo nel 1982 e dai Pet Shop Boys nel novembre del 1987.

Clicca e Scopri di più su Always on My Mind

Forse sarò di parte, ma la versione di Elvis Presley è senza dubbio la migliore, la più sentita, la più bella in assoluto. Insomma, come dicono i suoi fan: Elvis è il Re, e basta.

Guarda il video di Always on My Mind

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