INTERVISTA | Emilia Zamuner: Cantand Napoli

Emilia Zamuner

Renato Marengo intervista la cantante Emilia Zamuner, protagonista di un Concerto dedicato alla grande tradizione napoletana per la rassegna Suoni in Movimento

Vedo dal programma del concerto un excursus da Salvatore Di Giacomo a Pino Daniele, dalla classicità alla contemporaneità. E mi piacerebbe sinceramente conoscere le ragioni di ciascuna scelta: storica, musicale, vocale…
La scelta è stata semplice , amo la musica tutta e la canzone napoletana è sempre stata nella mia casa. Da papà che suonava Dicitencelle vuje insieme alla mia famiglia a Gianni Conte, cantante dell’orchestra di Renzo Arbore, che accompagnato da mia madre al pianoforte cantava Na sera e maggio e tanti altri classici. Come gli americani conoscono All of me o Summertime, credo che sia doveroso per noi napoletani conoscere la tradizione e non dimenticarla mai. Insieme ai grandi classici non posso fare a meno di cantare brani della nuova tradizione, quella di Pino Daniele e Enzo Gragnaniello.

Ogni canzone napoletana ha dietro tutta una storia, fatta di parole, pensieri, emozioni: tu sei napoletana, credo che questo rapporto stretto con la parola da parte tua sia sempre presente e consapevole. Ce lo vuoi raccontare?
Confesso che per me fino a pochi anni fa contava più la musica che la parola: spesso non ho dato la giusta attenzione ai brani che cantavo perdendone probabilmente la parte più bella, quella che può essere il raccontare qualcosa, un sentimento, un momento, una gioia o un dolore. Grande aiuto l’ho ricevuto da Daniele Sepe che mi ha fatto scoprire quanto la parola e soprattutto il nostro dialetto fossero fondamentali per esprimere al massimo le nostre emozioni.

In programma leggo la mitica Malafemmena che fu ovviamente di Totò, ce n’è una versione bellissima di James Senese, protagonista del Napule’s Power. E’ tipico del repertorio partenopeo riattualizzare e rendere proprie le grandi canzoni dei padri, dai classici ai contemporanei. La tua versione che tratti ha?
La mia è una versione un po’ particolare, l’ho trasformata in prima persona.

La trasformazione del testo in prima persona cambia molto il significato della canzone, soprattutto perché nella seconda strofa mantengo la prima persona e quindi è come se la “malafemmena” si pentisse del suo comportamento, perdendo il suo amato.

Sono felice che mi hai chiesto proprio di questo brano perché è stato anche l’inizio della collaborazione con Enrico Valanzuolo e Francesco Scelzo.

Durante il primo lockdown postai una versione piano e voce di questo pezzo e a sorpresa poche ore dopo ricevetti un video risposta di Enrico Valanzuolo dove aveva improvvisato sulla mia versione. Da qui la decisione di suonare brani di casa nostra, unendo il genere che ci ha fatto conoscere, il jazz.

Formazione classica, vita vissuta nel jazz. Anche qui ci leggo tanta della storia di molti musicisti cresciuti e vissuti a Napoli, di varie estrazioni. Suoni e ritmi che si mescolano e si contaminano. La contaminazione come base dello scambio fra culture diverse: parola magica e vischiosa… dicci la tua.
Ripeto e ripeterò fino a che potrò che la musica se è fatta bene è bella tutta, proprio per questo motivo ho anche progetti di diverso genere e non riesco a non amarli tutti allo stesso modo. Forse uno solo che proprio non può e non potrà mai mancare è Duet con Massimo Moriconi, contrabbassista e bassista, storia della musica italiana.

Con lui non c’è mai stata quella sorta di presunzione nel dire “ah questo non è jazz non lo suoniamo” oppure “ma questo è un pezzo brutto”. Insieme riusciamo a trovare sempre il modo giusto di far venire fuori le cose, a modo nostro, come piace a noi, senza veli.

Una domanda d’obbligo, progetti per il futuro?
I progetti sono tanti e il tempo è sempre poco! Mi ritengo una persona molto fortunata già per tutto quello che faccio, insegno al conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza e al Centro della Voce della dottoressa Marina Tripodi, mi interfaccio sempre con tanti ragazzi che sono diventati i miei primi compagni di viaggio e spero sempre che nel futuro potrò dare loro qualcosa di più.

Per quanto riguarda il mio percorso da cantante invece, sicuramente spero di portare avanti tutti i miei progetti presenti ed ho in programma di registrare un album di brani inediti nei mesi di settembre/ottobre e riuscire a farvi ascoltare belle cose per il 2022!

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