Estetica della Musica. Una introduzione. Questo è il titolo del libro di Roberto Sansuini e Silvano Sansuini edito per Zecchini Editore adatto anche al lettore privo di una specifica competenza di tipo musicale, storica o filosofica. Vediamolo nel dettaglio…
Estetica della Musica. Una introduzione. Dal semplice al complesso, passo passo… è il libro di Roberto Sansuini e Silvano Sansuini uscito per Zecchini Editore.
Molto spesso i musicisti che escono dai nostri Conservatori sono ritenuti carenti di quella formazione di base, di tipo multidisciplinare, che dovrebbe caratterizzare chi è in possesso di una maturità liceale o addirittura di una laurea. Si ritiene che, frequentemente, i Conservatori italiani, per la loro struttura, non siano ancora in grado di assicurare, accanto alla formazione musicale, anche quando sia di altissimo livello, una preparazione generale di base che faccia del musicista anche un uomo di cultura.
Del resto, i Licei musicali, fin dal tempo delle loro molteplici sperimentazioni, hanno sempre mirato a sanare tale carenza. Questo testo vuole essere un parziale, ma significativo contributo all’ampliamento degli orizzonti di pensiero dei giovani musicisti, affinché questi possano cominciare a concepire il mondo musicale come parte di un universo culturale più vasto, nelle molteplici correlazioni di tipo interdisciplinare e storico. Per fare questo, dobbiamo cercare di chiarire cos’è stata la musica nelle antiche stagioni degli uomini, nelle culture del passato, quale posto ha occupato nelle varie epoche, in riferimento alla vita di tutti i giorni, alla cultura, alla religione, alle arti.
Ci si rende conto facilmente che la grande parte delle problematiche e degli interrogativi che ancora oggi ci poniamo hanno le loro radici nel pensiero degli antichi e negli sviluppi che esso ha conosciuto nel lungo cammino della storia. Tutto ciò anche per la constatazione che è mancato fino ad oggi un concreto raccordo, soprattutto nel campo dell’Estetica della musica, fra la ricerca musicologica, necessariamente a carattere specialistico e la possibilità di accedere, da parte dei giovani musicisti, a quelle conoscenze e riflessioni fondamentali sulla musica che possano consentire a chiunque una più informata consapevolezza dei fatti musicali.
Il volume Estetica della Musica affiancando il lavoro dei docenti, spesso anche di alto livello, vuole rappresentare una prima introduzione ad un settore di studio che può giungere a riflessioni avvincenti, ma che possono diventare spesso di grande complessità. Per tali motivi il testo è redatto con una attenzione didattica a misura di chi voglia cominciare ad esplorare i diversi significati della musica, in un approccio di grande semplicità, nei vari rapporti con la storia, la filosofia, le scienze, ecc.., fino alle soglie della ricerca estetico-filosofica dei nostri giorni. Il lettore, anche privo di una specifica competenza di tipo musicale, storica o filosofica, viene guidato con un continuo supporto di riferimenti, annotazioni, chiarimenti che gli consentono una lettura sempre agevole e chiarificatrice.
Estetica della Musica. Una introduzione. Abstract…
Dalla scheda del libro Estetica della Musica. Una introduzione di Roberto e Silvano Sansuini abbiamo estratto alcune frasi per farvi capire meglio di cosa parla questo libro.
Molti tra noi amano le ‘‘cose belle’’. Se qualcuno ci chiede perché quel certo oggetto ci piace, a meno che esso non abbia una funzione molto pratica, spesso non lo sappiamo dire. Domanda che riteniamo finanche superflua e che, a volte, ci procura perfino un sottile senso di fastidio. Riteniamo che la risposta aggiungerebbe ben poco alle nostre sensazioni, al nostro piacere. C’è tuttavia chi non si accontenta di un livello di consapevolezza così superficiale e vorrebbe capirne qualcosa di più.
Anche se con questa denominazione l’Estetica della musica è un settore di ricerca piuttosto recente (circa due secoli e mezzo), è lecito presumere che la riflessione degli uomini intorno alla musica abbia avuto inizio con la musica stessa. Parlare di musica ha voluto dire, per millenni, parlare di filosofia, di matematica, di astronomia, di scienza, di religione. La musica, del resto, è sempre stata elemento di forte contraddizione lungo tutta la storia dell’umanità, per la diversità di ruoli che è stata chiamata ad assolvere, per le posizioni che ha occupato nelle differenti culture e nelle varie epoche, per i significati che ha assunto.
Ma, in definitiva, che cosa è davvero per noi la musica? E’ un gioco complesso di suoni che esprimono semplicemente una capacità combinatoria volta a generare «piacevoli sensazioni» (Kant), oppure è un linguaggio che può essere carico di significati, più o meno facili da decifrare? E in questo caso dove vanno ricercati quei significati? Di che cosa ci parla la musica? Solo di se stessa e delle sue geometriche forme, oppure ha dei sensi riferibili alla nostra vita, al nostro mondo, alle nostre emozioni? La relazione tra la musica e i sentimenti dell’uomo è stata indagata da sempre, da molteplici e differenti prospettive ed ha generato risposte discordanti: la musica suscita i sentimenti, o semplicemente li descrive, oppure è soltanto l’uomo che li evoca per le associazioni che avvengono nella sua immaginazione? O altro ancora?
Dire musica può dunque significare tante cose diverse, una parola che attraverso i secoli ha racchiuso ambiguità, misteri, molti dei quali permangono inaccessibili fino ai nostri giorni, che si è mescolata con la magia e con la superstizione, ma che ha toccato anche le vette più alte del pensiero e della fantasia, con una attitudine emotiva che non ha eguali in nessuna altra attività creativa.
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Estetica della Musica. Una introduzione.
Dal semplice al complesso, passo passo…
Roberto Sansuini e Silvano Sansuini
Info: www.zecchini.com