Eponimo esordio della ballerina, coreografa e cantante astigiana Eugenia Goria che in arte si presenta come EUJENIA. Una produzione Rusty Records con la direzione del Maestro Massimo Morini e di Luciano Zanino. Blog della Musica l’ha intervistata…
Un disco come fosse un’urgenza. Eponimo esordio della ballerina, coreografa e cantante astigiana Eugenia Goria che in arte si presenta come EUJENIA. Una produzione Rusty Records con la direzione del Maestro Massimo Morini e di Luciano Zanino che nello specifico ha curato gli arrangiamenti. Brani di grande pop internazionale come si manifesta sfacciatamente dal video di lancio del singolo ORA: R’n’B, quel drumming digitale che riporta ai ghetti della grande mela, l’urban espressa ovunque e poi le coreografie, i costumi di scena… insomma ogni tassello è al proprio posto. A chiudere la tracklist da 11 inediti che celebrano la donna, le sue fragilità ma anche la sua energia (quasi fosse un disco di difesa più che di esaltazione) troviamo l’unica canzone che Eujenia ci canta in inglese dimostrando a pieno quanto equilibrio artistico e umano ci sia in questo scenario. La consueta intervista per gli amici di Blog Della Musica:
Eponimo disco per un esordio. Qualcuno parlerebbe di autoreferenzialità visti anche i contenuti dei brani. Che sia un disco di uno sfogo personale?
Autoreferenzialità è una parola che nel mio dizionario non esiste, anzi al contrario chi mi conosce mi ha sempre descritto come una ragazza dal carattere umile, che si impegna per raggiungere senza tregua i suoi obiettivi, con tanto lavoro e sacrificio. Ho scelto di dargli questo titolo perché “EUJENIA” e’ un progetto, un’idea ben strutturata da me in questi anni e volevo presentare l’album in modo integrale al pubblico, non solo con un singolo in particolare ma nella sua totalità. I brani assolutamente sono uno sfogo personale perché raccontano i momenti più e meno facili dei miei ultimi 3 anni. D’altronde penso che la musica sia questo, raccontare esperienze in cui gli altri si possano rivedere ed identificare.
Ma restando sul tema, un disco come questo serve per esternare qualcosa o per sentirle dire da se stessi ad alta voce?
Non utilizzerei il verbo “servire” perché non faccio musica con un’utilità predefinita. La musica per me è vita, ricordi, felicità, dolore, verità, spensieratezza, leggerezza, paura… è emozione. Se le mie emozioni arrivano a chi ascolta, ecco a cosa “serve” questo album.
Torna l’amore ad ispirare i cantoni. “Eujenia” è un disco d’amore alla fine, possiamo dire così?
Assolutamente si, l’amore è alla base di tutto per me, amore per la vita, amore per la musica, amore per le persone che hanno fatto parte di me e amore per le persone che non ci sono più.
L’amore è in ogni suono, parola e nota. Per me è il motore di tutto.
E perché vuoi tornare a L.A.?
In realtà nel brano “Voglio andare a L.A.” esprimo il desiderio di trovare “l’America” qui in Italia..non c’è bisogno di andare all’estero per realizzare i propri sogni, se ci si impegna e si ha pazienza si raggiungo i risultati in qualsiasi posto del mondo credo.
Ma quanto va stretta l’Italia a Eugenia Goria?
Fino a qualche anno fa mi stava molto stretta devo ammetterlo, ma non ho mollato. Ora il mercato discografico sta cambiando, si sta aprendo da qualche anno ad un sound più internazionale, un esempio lampante è stato quello del Rap in Italia, che prima era un genere underground ed ora occupa tutti i primi posti in classifica (al di là del fatto che possa piacere o meno). Ora penso sia il momento giunto per proporre un progetto come il mio, con sonorità internazionali ma con testi in Italiano, perché comunque sono molto legata alle mie radici e con questo album ho cercato il giusto bilanciamento tra le due cose.
Info: https://www.facebook.com/EuJenia.Music/