Gli Evorè ci spiegano cos’è per loro l’Electrosinfonica

Gli Evorè, band formata da Andrea Cappelletti e Davide Cipolla, ci raccontano in questa intervista del loro album tuttos trumentale Electrosinfonica

Gli Evorè, band formata dal batterista Andrea Cappelletti e del tastierista Davide Cipolla, nascono nel 2011. Da sempre impegnati nella ricerca di suoni e melodie anche con precedenti formazioni, dopo varie esperienze decidono di dare il via alla realizzazione di un nuovo progetto: un album interamente strumentale che sarà, dicono, il primo di una serie.

Ciao Evorè, intanto questo nome… cosa significa… cosa evoca?
Il nome non ha proprio un significato, è venuto fuori per caso giravamo intorno a queste parole evo revo evor…. Alla fine è venuto fuori Evorè, forte è d’impatto. Volevamo un nome semplice anche facile da ricordare.
Avete entrambi sulle spalle varie esperienze con cover band e anche un album cantato. Come vi è venuta l’idea di fare un disco interamente strumentale.
E’ partito tutto dal brano L’Oro del Re. Nel disco precedente cantato con voce femminile, era presente questo pezzo che secondo noi aveva delle ottime potenzialità, poteva dare ancora di più. Abbiamo pensato che poteva anche essere una colonna sonora di un film. E cosi ci siamo messi a fare delle prove, vari esperimenti di suoni, ecc… Il risultato era pazzesco e allora ci siamo detti “perché non realizzare un disco strumentale con queste sfumature?” In questo modo eravamo praticamente liberi di stravolgere ogni cosa.
E soprattutto poi l’idea di registrarlo in un teatro, solo per essere originali o anche per evidenti motivi di spazi, far entrare in uno studio di registrazione, timpani, Hammond, insomma non credo sia proprio così facile…
Ci piaceva l’idea di fare una cosa particolare un po´ fuori dagli schemi. No non è stato per niente facile, è stato parecchio faticoso portare tutta la nostra strumentazione all’interno del teatro. Abbiamo pensato al teatro per catturare anche i vari riverberi durante la registrazione. Ci siamo ispirati al famoso e storico live dei Pink Floyd a Pompei, soltanto che loro erano all’interno dell’antico Anfiteatro Romano e noi semplicemente in un teatro un ex cinema praticamente. Il resto del lavoro è stato ultimato in studio.
Vari generi traspaiono dai vostri brani: progressive rock, musica classica… Quali influenze musicali vi hanno portato a produrre un album come Electrosinfonica?
Principalmente rock progressive colonne sonore, ma ascoltiamo qualsiasi genere per avere molta ispirazione. La lista è lunga. Però precisiamo che non vogliamo fare una evoluzione del progressive rock, noi facciamo quello che ci piace fare e nel miglior modo possibile. E vogliamo che quello che facciamo piaccia a chi ascolta. Ci piacciono moltissimo anche le colonne sonore dei film. La musica di Zimmer nei film per noi è pazzesca, allucinante. Ci siamo ispirati anche a questo. Chi ci ascolta deve viaggiare con la mente anche se si trova seduto sul divano.
Gli arrangiamenti dei vostri brani come nascono? A 4 mani o ognuno di voi contribuisce a seconda dell’ispirazione.
Ognuno di noi porta le proprie idee e insieme le elaboriamo ricerchiamo sperimentiamo. Insieme arrangiamo i brani. A volte le idee nascono anche per caso, suonando una semplice melodia oppure sentendo la musica durante il sonno nel sogno. L’ispirazione la prendiamo ovunque, l’importante è catturarla al momento giusto quando arriva.
Certamente il pubblico che ascolta un album come questo è sicuramente un pubblico colto, di nicchia. Avete avuto riscontri particolari?
Il riscontro per questo disco è stato più che buono, ma fra i tanti vogliamo ricordare gli apprezzamenti ricevuti da Luigi Schiavone storico chitarrista e arrangiatore di Enrico Ruggeri e da James Thompson musicista e sassofonista da molti anni alla corte di Zucchero.
In conclusione sbilanciatevi con una news. Nel video di presentazione di ElectroSinfonica dite che in futuro ci saranno altri dischi come questo. State già lavorando a qualcosa di nuovo?
Si stiamo già buttando delle bozze per ElectroSinfonica parte 2. I prossimi nostri lavori saranno più ricercati e magari registrati in ambienti ancora più particolari. Possiamo dire che sarà più “potente” rispetto al primo ElectroSinfonica vogliamo osare ma per ora non possiamo dire altro. La location e i brani sono ancora top secret. Se volete scoprirlo seguiteci.. 😉
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www.evore.it e nei migliori store digitali. Alla prossima Andrea & Davide.