Pose (la regina del telefono) di Fab e i fiori è il primo singolo estratto dall’album Nonmiscordardite. Eccovi il video….
Pose (la regina del telefono) di Fab (e i fiori) è il primo singolo estratto dall’album Nonmiscordardite uscito a marzo 2015 e disponibile su iTunes; Spotify; Deezer; Google Play; Shazam; AmazonMP3; eMusic; Rdio; xBox; Rhapsody. Edito da Brutture Moderne / Spigolo e distribuito da Audioglobe. Copyright © e ℗ 2015 Brutture Moderne / Spigolo.
Soggetto, sceneggiatura e realizzazione: Libero Foschi e Fabrizio Barnabè;
Costruzione volti e strumenti, regia, montaggio e post-produzione: Libero Foschi (libe@actionmen.it);
Costruzione triangolo e produzione esecutiva: fab (e i fiori).
Grazie a Sibilla Berardi per il supporto tecnico fondamentale; Daiana Onica per la gentile collaborazione attoriale in gonna scozzese e pose al telefono; Chiara Viola Donati per la gentile collaborazione attoriale in gonna scura; Alessandra Laghi per il tablet; Leonardo Foschi per le armi e i colori; Gigì Barnabè per la fornitura di rose; Veronica Saviotti per l’ospitalità e la pazienza; Ninja Foschi per la prestazione di stuntman felino.
Testo – Pose – Fab e i Fiori
Sei la regina del telefono:
Mi fai morire di parole poi però
Ti voglio amare sopra un cofano,
Ma anche se prego so che mi dirai di no.
Se butto gli occhi sulla gonna dai,
Che mascalzone! Ma ti pare? O non lo sai
Che passa sempre troppa gente? E poi
Non faccio mica tutto ciò che vuoi.
Fai vedere le tue pose, le più pericolose.
Ma nel fango e nelle rose
Non saprai lasciarti andare.
Ti trucchi per due ore e poi vai a ballare,
Che quello certamente nella vita lo sai fare.
Brava!
Ma nelle foto allora che ti fai?
Pornografia a buon mercato dai, lo sai.
Prendici pure tutti in giro tu,
Che ai tuoi commenti io non ci credo più.
Se la tua maschera da diva vuoi,
Stai pur sicura che poi ci deluderai.
E allora un giorno ti rimpiangerai,
Ti pentirai di quello che tu no, non sarai mai.
Ci mostri le tue pose, le più pericolose.
Ma nel fango e nelle rose
Non saprai lasciarti andare.
Ti trucchi per due ore e poi vai a ballare,
Che quello certamente ti riesce molto bene.
E bevi da stare male,
Che poi ti viene da vomitare,
Ma ti racconti che è per gioco,
O giusto un po’ di malumore.
Ti vedo, sei confusa, povera bambina delusa:
Ti fai guardare mezza nuda
Mentre inventi un’altra scusa.