INTERVISTA | Filippo Villa e le sue Storielle Dispari

Filippo Villaduranto il live al De Andrè

Storielle Dispari è l’album di esordio di Filippo Villa, cantautore veronese, che nel Novembre 2018 ha partecipato alla serata finale del Premio Fabrizio De André all’Auditorium Parco della musica. Ecco l’intervista di Blog della Musica

Ciao Filippo e benvenuto su Blog della Musica. Il tuo Album è composto da 11 canzoni. Di cosa parlano le tue “storielle dispari” e come sono nate?
Sono storielle imperfette, piccole e quasi nascoste (per questo sono “dispari”). Parlano di cose semplici, comunissime. Non vogliono insegnare, non vogliono spiegare chissà quali verità.

Queste canzoni vogliono solo raccontarsi per quello che sono. Chi ci mette il significato, in fondo, è sempre l’ascoltatore. Sono nate come siamo nati noi: ci sono e basta.

Ti capita di confrontarti con altri cantautori o di confrontare le storie delle tue canzoni con altre?
Certo. Con alcuni amici (cantautrici e cantautori ma anche strumentisti) spesso parlo di queste cose. Arricchisce e fa bene alla salute.
Bisogna confrontarsi e bisogna ascoltare/osservare gli altri creativi, sempre. L’ho imparato solo di recente, quando sono uscito dalla grotta.

Cosa pensi del panorama musica indipendente italiano? Pensi ci sia abbastanza spazio per i cantautori del presente e del futuro?
C’è sempre spazio per le cose belle, è una battaglia e va combattuta perché nessuno regala niente. Ci sono tantissimi musicisti e hanno tutti quanti, grazie alle piattaforme digitali, uno spazio piccolo ma immediato.

Chi è forte emerge sempre, anche senza grandi mezzi. Ne sono convinto. La vecchia regola è sempre la stessa: bisogna scrivere bene e offrire qualcosa di buono. Vale per i ristoranti e vale anche per i musicisti. Non vedo nulla di diverso. L’album è disponibile sulle piattaforme digitali.

Hai presentato il tuo album Storielle Dispari qualche mese fa. Quale è stata la reazione del pubblico?
Sono spuntato dal nulla e senza grandi mezzi. Ho presentato l’album inizialmente ad amici e parenti, alcuni dei quali non sapevano avessi mai scritto una canzone.

Ora sto cercando di far conoscere l’album anche alle persone che stanno fuori dalla porta. La soddisfazione è tanta. Ricevo riscontri molto positivi e sto scoprendo che le persone ascoltano e capiscono più di quanto immaginassi. È una grande soddisfazione che sta superando le mie previsioni.

Filippo Villa ha calcato il palco del premio dedicato a Fabrizio De Andrè, una location importante come quella del Parco della Musica di Roma. Come hai vissuto la notizia di dover cantare ad un prestigioso premio come il “De Andrè” e quale impatto ha avuto sulla tua musica?
È stata una grande sorpresa e l’ho vissuta intensamente. Come ho già detto in altre occasioni, il Premio Fabrizio De André ha creduto in me prima che lo facessi io.

Sono passato direttamente dalla grotta all’Auditorium Parco della Musica. Più che un impatto sulla musica ho subìto una bella spinta alle emozioni e alla mia stessa convinzione nell’affrontare l’avventura. Una specie di pacca sulla spalla.

Dove ti piacerebbe far ascoltare le tue undici storielle?
Ovunque, figuriamoci. Mi piacciono tanto i piccoli posti con le persone vicine vicine. Ci si scambia emozioni ed è bellissimo. Ma anche l’Auditorium era bellissimo. Ammazza che bello che era.

Nell’era del digitale e dei numeri, cosa conta per te: i numeri di un canzone su Spotify o Youtube o il riconoscimento per la musica che fai?
I numeri contano di sicuro ma li considero solo una conseguenza di un buon lavoro. Vivrei volentieri senza social e senza youtube. Io non ho una major alle spalle. L’album è una autoproduzione creata con molta professionalità e pianificazione. Tutto ciò che è uscito è opera di un gruppo di bravi musicisti che hanno lavorato con me per cercare di aggiungere qualche grammo di poesia al pianeta.

L’album non ha compromessi, è sincero nel contenuto e nella forma. Da fresco fuoriuscito dalla grotta, sono alla ricerca di solidità prima che di numeri. Ho cominciato tardi e voglio recuperare, giocare pulito e vedere dove queste canzoni possono arrivare con la loro forza, senza trucchi.

Sulla copertina non c’è la mia faccia. Ci sono proprio le undici storielle dispari. Non è un caso.

Grazie a Filippo Villa di aver dedicato il suo tempo a Blog della Musica.

Info, Social e Streaming

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  • Instagram: https://www.instagram.com/flipovilla
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