Francesco Baccini e il Vintage Tour

Il cantautore genovese Francesco Baccini si racconta al Blog della Musica in questa intervista e ci svela i suoi prossimi progetti musicali…

Ciao Francesco, cosa significa, e cosa si prova, essere considerato un cantautore della “scuola genovese”?
Beh, innanzitutto devi essere genovese… Poi in realtà non esiste un modulo di iscrizione… Però effettivamente mi sento un po’ “l’ultimo dei Mohicani” visto che son l’ultimo cantautore genovese ad aver avuto successo nazionale. Sicuramente il duetto con Faber e il mio tour “Baccini canta Tenco” non sono casuali, noi genovesi abbiamo lo stesso modo di vedere la vita .

I tuoi inizi discografici ti vedono nascosto dietro uno pseudonimo, come mai?
Colpa del fatto che si era liberato un posto per Sanremo e Caterina Caselli decise di far fare la sigla a questi giovani che aveva messo sotto contratto… Essendo l’autore della canzone un po’ mi scocciava quindi usai lo pseudonimo “Espressione musica”… era un nome orrendo. Però la notò Renzo Arbore che mi invitò in una sua trasmissione, ma lì andai col mio vero nome.

Poi nel 1989 arriva il Premio Tenco e anche i tuoi primi successi. Merito del Tenco o erano già nell’aria?
Beh, col primo album vincere il Tenco come migliore esordiente è stato sicuramente gratificante. Certamente quel disco ha portato un’aria di novità nella musica italiana, artisticamente credo sia uno dei miei lavori migliori.

Durante gli anni hai fatto molti dischi ma hai anche messo le vesti di attore cinematografico oltre che aver scritto un musical… vuoi parlaci di questa parte della tua vita artistica?
Il cinema è da sempre la mia passione… se fossi nato in Francia avrei già fatto 30 films. Orco Loco, invece, era una follia teatrale scritta con Andrea Pinketts… Non era propriamente un musical ma, come lo definì Fernanda Pivano, era “uno spettacolo post moderno”.

Nel 2008 un progetto musicale con Povia che sfocia nella realizzazione di un disco, come è nata questa collaborazione?
Eravamo con la stessa etichetta e non ci presero a Sanremo. Povia mi propose questa collaborazione che sfociò in un iniziativa nata su internet. L’indipendent music day dove arrivarono centinaia di musicisti da tutta Italia sul palco nella piazza di Sanremo durante il festival… Dopo questa manifestazione ognuno proseguì per la sua strada a causa di visioni diametralmente opposte del mondo…

Ed eccoci al tuo tour teatrale “Baccini canta Tenco” che ci hai accennato all’inizio. Reinterpretare e riarrangiare brani di un grande cantautore come Luigi Tenco, cosa ti ha dato musicalmente?
E’ stato un bel viaggio nel tempo quello di far rivivere canzoni di 50 anni fa e portarle in giro nei teatri. Canzoni che non hanno età… Ecco cos’è la grandezza dell’arte: scrivere canzoni che non hanno età.

Infine un paio d’anni fa un tour in Cina, nella terra di Marco Polo. Come è stato?
Come andare su Marte e cantare per i marziani… Però è stata un’esperienza unica. Tutto è nato dalla mia amicizia con Cui Jian, il rocker più famoso della Cina. Al premio Tenco abbiamo duettato e la nostra performance è finita su Youku, lo Youtube cinese. In Cina sono stato accolto in maniera incredibile spero di tornarci presto.

C’è un progetto musicale che è rimasto chiuso nel cassetto e che vorresti invece realizzare?
Beh non tutto quello che ho pensato si è realizzato anche se mi ritengo fortunato perché fino ad oggi sono riuscito a realizzare molti dei sogni che avevo in gioventù.

Per salutarci regali ai nostri lettori una news? Cosa stai preparando?
Nel 2016 partirà un tour nei teatri solo piano voce che credo sia la mia versione migliore e più “vera”, senza trucchi né inganni… Si chiamerà “Vintage Tour”. Ormai chi canta e suona un piano acustico è vintage in un mondo super tecnologico.

Grazie Francesco del tempo che hai dedicato alla nostra piccola realtà musicale. A presto!

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