Francesco Fiore ha pubblicato il disco Family album: un album intenso, quanto pieno di respiro. Si potrebbe definire il pianoforte della memoria perchè nato sfogliando le vecchie foto di Famiglia

Se c’è una straordinaria qualità del pianoforte è la sua capacità, se ovviamente in mano (è il caso di dirlo) ad un autore ed interprete che sappia oltrepassare i confini della consuetudine, di percorrere strade, raccontare storie, condurre l’ascoltatore lungo i sentieri di pensieri ed emozioni: non ha importanza quale linguaggio scelga, se peraltro ha ancora senso di questi tempi parlare di generi e di linguaggi standard.
E’ questa una delle abilità di Family Album di Francesco Di Fiore, autore siciliano che ha firmato proprio in questi giorni un album intenso, quanto pieno di respiro. Un album che nasce da uno spunto personale, personalissimo: lo sfogliare di un antico album di foto di famiglia, un tuffo in ricordi, emozioni, nel “ma guarda quello era zio…”, che appartiene ovviamente alla storia personale di Francesco ma che ci arriva carico della nostra di memoria. Ebbene sì: perché quel flusso di note, ovviamente, non è e non può essere didascalico, ma ha in sé la carica potente di una sollecitazione poetica.
Tanto può la creatività, complice in questo caso anche una raffinata scrittura post-minimalista che qui, più che genere, si fa linguaggio, mezzo per un dialogo potente fra anime.
Registrato presso gli olandesi gli studi della Zeeuwse Concertzaal di Middelburg prodotto da Jakko van der Heijden per la Zefir Records, è dedicato al padre di Francesco: quattordici tracce approdate prima in digitale e, dalla fine dell’anno, in fisico nei migliori negozi di dischi.
Una particolarità curiosa apre e chiude quest’album: il suono della motocicletta con cui Francesco Di Fiore ha raggiunto proprio gli studi della Zeeuwse Concertzaal. E’ la storia personale e quotidiana che prende il suo piccolo spazio nella storia dell’anima di un artista; ma è anche il viaggio proprio là, verso la fissazione di quelle note. Ma, in fondo, è anche l’abbattimento del muro, tutt’altro che nuovo ma suggestivo in un lavoro per pianoforte, fra scrittura musicale e suoni ambientali.
Alcune note dalla biografia di questo musicista: Francesco Di Fiore è pianista e compositore, è nato a Palermo e, fra i suoi insegnanti si annoverano: Harald Ossberger, Bruno Canino, Peter Toperczer ed Eliodoro Sollima. Ha studiato anche a Vienna e a Praga presso L’Accademia Nazionale di Musica.
La sua carriera concertistica ha preso l’avvio nel 1986 già con centinaia di concerti in Italia e all’estero. È autore di musica contemporanea di area postmoderna-postminimalista. La sua produzione comprende composizioni strumentali, colonne sonore per il cinema e musiche di scena per il teatro.
Il 2011 è l’anno dell’originale progetto Miniature che ha coinvolto il pubblico del web con una nuova composizione alla settimana, per un totale di 53 pezzi e 207 minuti di musica, condivisi sul suo sito internet e che ha attirato l’interesse di addetti ai lavori e appassionati da tutto il mondo. Incide per l’etichetta olandese Zefir Records.
Ascolta il disco Family Album di Francesco Di Fiore
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