Francesco Prode: dopo ItalienMusiziert arriva il progetto Miroirs

Francesco Prode, intervista

Oggi incontriamo il pianista Francesco Prode di ritorno dalla rassegna di musica da camera ItalienMusiziert a Stoccarda diretta dal M° Francesco Maggio…

Francesco Prode, benvenuto su Blog della Musica! Iniziamo subito con la prima domanda: come nasce la tua passione per la musica contemporanea?
Dalla curiosità di voler comprendere come l’arte possa creare un legame con la società e quindi  rappresentarla o interagire con essa. Avevo bisogno di capire come musicista in che modo avessi potuto dare senso al mio essere musicista e quindi ho voluto incontrare, studiare e parlare con più compositori possibile per cercare, per trovare.

Francesco Prode durante il concerto a ItalienMusiziert, Stoccarda

Francesco Prode durante il concerto a ItalienMusiziert, Stoccarda

Quali sono stati i punti fondamentali del tuo percorso musicale che ti hanno permesso di crescere artisticamente?
Senza dubbio gli studi a Londra, l’incontro con Stockhausen a Kuerten e i Festival di musica elettronica di Roma dove ho avuto la possibilità di lavorare insieme con i più grandi compositori italiani e non. Roma tra il 2008 e il 2012 ha rappresentato un punto di riferimento tra i più alti in Europa per la musica contemporanea ed elettronica dove moltissimi musicisti si incontravano e si collaborava insieme in un clima vivo e nuovo per la città.

Sei stato definito “simbolo della nuova musica”. Cosa ne pensi di questa affermazione?
Ovviamente fa molto piacere qualunque critica costruttiva, anche se credo che le definizioni tendano a chiudere un artista.

Tu sei un interprete che, cito: “riesce a cogliere l’essenza musicale dei compositori di tutto il mondo”…  dalla Corea del Sud, alla Cina, alla Francia, agli Stati Uniti in cosa differiscono gli stili compositivi?
Sicuramente dal loro trascorso culturale. Ascoltando dei giovani compositori di nazionalità diverse spesso si capisce subito con chi hanno studiato. L’unica cosa che nel tempo li può rendere unici è che una volta acquisiti i “ferri del mestiere”, la loro storia culturale emerga in maniera univoca differenziando così gli uni dagli altri.

Qual è il ruolo della musica contemporanea oggi, e quale dovrebbe essere l’attitudine del pubblico e della società in generale verso di essa?
Sono convinto che stiamo assistendo ad una crescita di interesse, sia da parte della società politica in cui viviamo che del pubblico, verso la musica contemporanea. Credo che bisognerebbe avere un’apertura mentale verso il contemporaneo, per il semplice fatto che ci viviamo dentro e non ce ne accorgiamo. È un paradosso, viviamo l’oggi ma nello stesso tempo non lo si vuole comprendere. È sicuramente impegnativo, bisogna voler capire e mettersi in discussione. Non è affatto semplice comprendere ciò che ci circonda. Si preferisce stare comodi, avere delle certezze in qualunque campo.

Come viene accolta tale musica in Italia? Quali differenze con l’estero?
In Italia, semplificando ingiustamente, c’è una tendenza di attenzione minore verso la musica contemporanea rispetto ad altri paesi europei e non, che hanno per loro natura una curiosità maggiore verso qualunque contemporaneità artistica.

Qual è la tua attitudine nell’affrontare il repertorio contemporaneo, c’è qualche differenza nell’affrontare invece altri tipi di repertori antecedenti le avanguardie?
Assolutamente no. Sicuramente bisogna sapere cosa si sta facendo e capire l’uso del suono in ogni sua epoca. Come il colore e la gestione dello spazio su una tela così per la musica bisogna avere attenzione per il suono e la sua propagazione nello spazio.

Francesco Prode: il pubblico attento di ItalienMusiziert, Stoccarda ascolta la sua performance

Francesco Prode (vicino a lui, Francesco Maggio): il pubblico attento di ItalienMusiziert, Stoccarda, durante la sua performance

Il 15 aprile hai tenuto un concerto a Italien Musiziert di Stoccarda, prestigiosa vetrina musicale. Com’è stato poter partecipare all’interno di un contesto così altamente specializzato?
È sempre molto interessante e stimolante suonare all’interno di cartelloni dove artisti o ancora meglio “il suono italiano” venga presentato a livello internazionale.

Il tuo programma prevedeva musiche di Schumann, un romantico e Ligeti un contemporaneo… cosa ti ha fatto accomunare questi due compositori?
Entrambi sono musicisti che nelle loro epoche sono stati grandi innovatori e anche molto discussi per scelte artistiche che non venivano comprese appieno. Mi interessa affrontare opere dove la forza espressiva sta anche nel fatto di essere opere limite e che aprono frontiere nuove alla percezione della mente.

Anche a te Francesco, vorremmo chiedere di dare alcuni consigli ai giovani interpreti o compositori che vogliono affrontare il repertorio contemporaneo ed inserirsi nei giusti contesti musicali.
Studiare molto, non seguire le mode e cercare di capire il proprio ruolo di artista dando senso alla vita nella società in cui viviamo. Abbiamo un ruolo importantissimo, siamo i traduttori di una realtà complessa e dobbiamo cercare di renderla il più accessibile possibile con il vantaggio che l’arte rende tutto, anche le realtà più buie, pura catarsi. È una responsabilità che un artista deve assumersi all’interno di una società.

In chiusura della nostra intervista ti chiediamo: quali sono i tuoi prossimi progetti e impegni?
Felicissimo di annunciare la prima del mio progetto Miroirs (con l’esecuzione di cinque prime opere di compositori italiani) al Fast Forward Festival del Teatro Opera di Roma che si terrà il 1° giugno al Teatro di Villa Torlonia a Roma e poi il 9 luglio per l’Accademia Chigiana a Siena insieme a Francesco Dillon faremo un concerto per i 90 anni di Gyorgy Kurtag, un grande compositore del nostro secolo presentando anche un trio di un altro compositore ungherese Laszlo Tihany.

Ringraziamo Francesco Prode per il tempo che ha concesso al Blog della Musica.
Grazie a voi per il vostro lavoro che ci permette di far conoscere al pubblico il senso di quello che intendiamo fare con la musica, che non è solo un piacere altamente estetico ma soprattutto di profonda consapevolezza sociale.

Francesco Prode mentre riceve gli applausi del pubblico a ItalienMusiziert, Stoccarda

Francesco Prode mentre riceve gli applausi del pubblico a ItalienMusiziert, Stoccarda

Info: https://www.facebook.com/IstitutoItalianoDiCulturaStuttgart/

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