In attesa dell’esibizione di Frida Bollani Magoni il 20 luglio 2021 nella splendida cornice del festival “Tra Ville e Giardini” a Costa di Rovigo, abbiamo intervistato la giovane artista che gentilmente ci ha raccontato le sue passioni.
Frida Bollani Magoni, classe 2004, studentessa di pianoforte al Liceo musicale Carducci di Pisa, ha l’orecchio assoluto ed i geni col pedigree: se il talento si ereditasse, lei lo avrebbe doppio, in quanto figlia d’arte del pianista Stefano Bollani e della cantante Petra Magoni. Campanilisticamente ci sarebbe da mettere in conto anche un pezzetto di Polesine, perché la sua bisnonna era originaria e abitava proprio a Costa di Rovigo.
Illuminata improvvisamente dai riflettori della ribalta, dopo una partecipazione televisiva alla trasmissione del padre “Via dei matti n° 0” della scorsa primavera, Frida Bollani Magoni in realtà vive di e con la musica da quando era in fasce, anzi, addirittura nella pancia della mamma, ai suoi concerti. Ha una voce angelica e suona il piano con grazia, strumento strimpellato fin dai due anni e poi, dai sette, imparato col maestro Paolo Razzuoli, che le ha insegnato la notazione musicale in Braille. Il fatto di essere ipovedente pare non toccarla nemmeno, anzi: le ha permesso di affinare l’udito. Ha suonato spesso ai concerti dei genitori, poi ha iniziato a tenerne di suoi, ha collaborato con la Jazz big band di Massimo Nunzi, ed ora è il momento del suo tour personale. Il 2 giugno Frida si è esibita al Quirinale per il 75mo anniversario della Repubblica ed ha incantato tutti con la sua versione dell’Inno di Mameli, ispirato ad un arrangiamento di Ennio Morricone, e cantando in modo emozionante La cura, omaggio allo scomparso maestro Franco Battiato, e Caruso di Lucio Dalla.
Il concerto di Tra ville e giardini sarà un tuffo in apnea emotiva nel mondo musicale di Frida e del suo modo personale di cantare e suonare, al di là dei generi e delle abitudini. In scaletta i classici del jazz, che è la sua prima passione, ma anche versioni esclusive di importanti brani italiani e stranieri, che chiamare cover sarebbe davvero svilente. A sorpresa anche un suo inedito originale.
Ecco cosa ci ha racconta Frida Bollani Magoni:
Ciao Frida! Grazie per avere accettato la nostra intervista. Tutto bene?
Tutto bene, ho appena fatto un concerto ieri!
Ascoltando quel che c’è su YouTube, vedo che fai cover di autori moderni (Billie Eilish, Eyal Pik…); ci sono brani che vorresti reinterpretare, che non siano proprio adatti al pianoforte? Sfidare il tuo strumento?
Sì, per esempio nel pezzo di Kama Vardi originale [“Whatever will be”, nda] il pianoforte non c’entra niente, è più da chitarra che da pianoforte; quindi sì, alcune cover, anche non proprio adatte al pianoforte le canto, le interpreto.
Penso all’esperimento fatto con la voce su “Moon river” [H. Mancini], che si sente all’inizio del video, e alla versione di “Hide and seek” [Imogen Heap]. Vista la voce che ti ritrovi, hai mai pensato di comporre un brano tuo per sola voce?
Sì, mi piacerebbe molto, poi a me piace tanto utilizzare il vocoder e la loop station, mi piace sovrapporre le voci e armonizzarle.
A proposito di Nulla [brano che Frida ha suonato nel programma “Via dei Matti N.0”, presentato dal padre Stefano che raccontava la sua passione per i musical], hai già in mente una bozza di trama, o vuoi continuarlo astratto il musical?
Ma, diciamo che al musical in realtà non ci lavoro più da un bel po’, perché quel musical sul nulla l’avevo ideato insieme a mio papà quando avevo 8 anni, dopo ho scritto dei testi che più o meno erano sullo stesso argomento, non è che ci fosse una trama… Forse mi sembra di ricordare che alla fine, il nulla veniva annullato! [ride] Alla fine erano tutti giochi di parole abbastanza nonsense. Le musiche le avevo scritte con papà, erano più che altro canzoni… da qualche parte ho anche dei testi che non avevamo ancora musicato, poi non siamo più andati avanti col progetto. Però sì forse dovremmo!
Magari questo è il momento giusto!
Eh, ho visto che ha avuto molto successo quel video, in effetti.
Questa è una domanda stupida, “da vecchi”, per rompere il ghiaccio, ma magari dai una risposta più intelligente della domanda: i tuoi coetanei possono appassionarsi a un genere musicale che prevede un ascolto superiore ai 2’50” di durata?
Ma in realtà, mi è capitato anche ieri sera: al mio concerto c’erano delle ragazze della mia età, è possibilissimo, anche durante al soundcheck c’erano dei ragazzi che mi applaudivano; è possibile che i giovani si appassionino a musica più ricercata. C’è chi ascolta un po’ di tutto, c’è chi ascolta fino a 2’50” di canzone e c’è chi ascolta tutto.
Ecco, grazie, è importante che lo dica tu, è opportuno evidenziare che certi luoghi comuni non stanno in piedi. Per quanto riguarda la tua esibizione del 20 luglio a “Tra Ville e Giardini”, vuoi anticiparci qualcosa? Ci sono sorprese?
Sì, ci sono sorprese! Allora, Costa di Rovigo… Io ho un po’ di origini lì, perché mia nonna è proprio di Costa di Rovigo, e ogni volta ritornare da quelle parti è molto bello. La scaletta ancora non la so, perché si definisce pochi minuti prima di suonare. Posso dire che ci sarà un ospite di lì, Albert Eno, che ha appena fatto uscire un disco, e suoneremo un paio di brani insieme.
Frida, vuoi dire qualcosa al Blog della Musica?
Vi aspetto martedì!
Ringraziamo Frida Bollani Magoni del tempo che ci ha dedicato. A presto!
Guarda il video di Whatever will be (Kama Vardi) by Frida Bollani Magoni
Social e Contatti
- Info: www.enterovigofestival.it/tra-ville-e-giardini
- Facebook: https://www.facebook.com/frida.b.m.music
- Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCCT7ILKl368QGBQkLxkjQew/featured