Andrà tutto bene è il singolo uscito a marzo di Fusco, cantautore di Lagonegro (Potenza). A maggio arriva una nuova versione cantata insieme ai ragazzi della Fondazione Italiana Verso il Futuro che vuole essere un vero e proprio abbraccio musicale in questo momento così difficile per l’Italia e per il resto del mondo. Ecco cosa ci ha raccontato Fusco
Fusco come si appassiona al mondo della musica?
Sin da bambino sento forte l’impulso di esternare il mio mondo interiore utilizzando come canale la musica. Non è semplicemente suonare uno strumento. E’ come vedere delle scene di un film e trasformarle in note. Quelle note poi diventano parole. C’è una forte connessione tra questi elementi. Quindi la musica da sempre è diventato il mio linguaggio di comunicazione. Mi credi se le dico che ogni cosa che vedo intorno a me le vedo come fossero note?
Come hai vissuto questo periodo di reclusione forzata per quanto riguarda la produzione di brani?
Ho scritto tanto. Sicuramente la solitudine imposta è servita ad ascoltarmi di più. Ho intrapreso nuove forme di meditazione che mi hanno portato a fare un’attenta analisi su me stesso, capendo quanto è importante concentrare le energie sulle cose essenziali, e tralasciare l’inutile e il superfluo. Tagliare i rami secchi insomma eh eh. Lavorando su me stesso (in positivo) è stato come del carburante per nuove idee in termini di canzoni, e per altri progetti extra musicali di cui ancora è prematuro parlarne.
Vuoi parlarci del singolo Andrà tutto bene?
Su Andrà tutto bene ci stavo lavorando già da un po’ di tempo. Almeno un mese prima del lockdown. La melodia era ben definita e avevo già buttato giù qualche frase, tra cui paradossalmente anche il titolo. Poi, per motivi personali lasciai perdere, e non ci lavorai più. Arrivò il giorno del lockown (esattamente il giorno del mio 38esimo compleanno). La gente era impaurita, non solo dal distanziamento sociale, ma soprattutto dalle conseguenze che poteva causarne. Era forte il bisogno di messaggi di speranza positiva, e di qualcuno che li lanciasse. Noi artisti siamo inconsapevolmente stati chiamati in causa. Il caso voleva che uno degli “slogan” di forza, per contrastare questo momento difficile era proprio Andrà tutto bene. Vedevo ovunque disegni di arcobaleno con questa frase, dai balconi, sulle bandiere tricolore, etc.. Lo presi come un segnale “divino”(da non confondere con le profezie, non credo a queste cose). D’istinto ripresi in mano il testo (che inizialmente parlava di tutt’altro) e lo completai.
Come nasce la collaborazione con Fondazione Italiana verso il Futuro?
Con la Fondazione Italiana Verso il Futuro ci collaboro da ormai qualche anno. Con loro è iniziata la mia avventura nel mondo della musicoterapia. Ho sempre creduto nella forza extra-spettacolo che la musica sprigiona. Così ho fatto un test. Ho messo nero su bianco ed ho creato un metodo di laboratorio di musica per persone con disturbi cognitivi e del linguaggio, prediligendo come tecnica la forma canzone. Il laboratorio si alterna tra l’esecuzione canora di alcuni brani e l’improvvisazione (sempre canora). Ognuno dei ragazzi esprime il suo mondo attraverso l’esibizione canora. Non bastano due righe per descrivere i risultati ottenuti, tant’è che ho depositato il mio metodo di laboratorio alla SIAE.
Un sogno nel cassetto che vorresti esaudire?
I miei sogni nel cassetto si rinnovano continuamente. Escono fuori e poi rientrano. Solitamente quando si parla di sogni nel cassetto si fa riferimento alla realizzazione di un lavoro, o quella sentimentale. Il mio sogno nel cassetto è di non smettere mai di avere sogni nel cassetto. Nel senso, quando sai di avere un sogno da realizzare, e lo tieni nel cassetto con la consapevolezza di aprirlo un giorno e sentirti felice. Ecco, quella consapevolezza genere una pazzesca voglia di vivere. E sapere che di avere il cassetto pieno di sogni da realizzare mi fa sentire pienamente vivo.
Guarda il video di Andrà tutto bene di Fusco
Social e Contatti
- Website: www.casaloro.it
- Facebook: https://www.facebook.com/francofusco82/