INTERVISTA | Gerardo Tango parla del suo “Tempio Instabile”

É uscito Tempio Instabile, il nuovo album di Gerardo Tango, che torna dopo Il vento è forte qui… si vola meglio con cui conquistò il “Premio Lauzi”. Noi lo abbiamo intervistato per scoprire le storie e le persone che hanno ispirato questo nuovo lavoro del cantautore pugliese

Ciao Gerardo Tango e benvenuto su Blog della Musica. Un Tempio Instabile per ricominciare a raccontare?

Non ho mai smesso di raccontare, di dire la mia. Certo, durante la Pandemia è stata dura, credo di essere molto più prolifico in momenti della mia vita gioiosi e positivi e la pandemia è stato un momento abbastanza cupo, ma ce l’abbiamo fatta ad uscirne, con qualche ammaccatura in più per quanto mi riguarda, ma con 11 canzoni in più da cantare.

Penso, naturalmente, a chi ha perso i propri cari, a cui va il mio cordoglio, e mi ritengo fortunato anche per questo.

Le tue pubblicazioni hanno sempre puntato sul racconto delle storie e delle sensazioni. Pensi sia il ruolo del cantautore quello di solleticare le emozioni degli ascoltatori senza andare troppo verso visioni aleatorie ma cercando di far conoscere le storie che sono attorno a noi?

Si, lo penso, ma credo che un cantautore, un musicista in genere, debba portare sullo spartito, sulla voce e sullo strumento la bellezza, in qualsiasi forma egli la vede.

Con questo voglio dire che un cantautore, per me, non deve scrivere solo di morti sul lavoro o su altre situazioni tristi, ma deve trasformare in canzone ogni emozione che egli prova e che ritiene di essere trasportata in musica e parole, bella o brutta che sia.

Nel mio secondo album “il vento è forte qui…si vola meglio”, per fare un esempio, c’è una canzone “L’invisibile” che mi è venuta dopo una visita ad un centro ludico per persone con disabilità, c’era una ragazza che mi guardava, ed il suo sguardo mi ha dato l’incipit per questa canzone, ma nessuno sa che “lo sguardo che ti fa aprire il mondo” è proprio il suo.

Gerardo Tango, Tempio instabile
Gerardo Tango, Tempio instabile

Il titolo del tuo album è composto da due parole. Quale significato dai a Tempio e cos’è per te l’instabilità, oggi?

Il titolo del mio album vuole essere anche un gioco di parole con Tempo Instabile.
Ho scritto questa canzone, che è anche cifra di altre mie canzoni, proprio per invitare chi l’ascolta ad entra nel mio mondo, nella mia vita, che è sì instabile così come quella di tutti ma che è sempre alla ricerca della felicità.

La “giostra nel mare” nella canzone è proprio la nostra agognata felicità

Tempio instabile è anche il titolo di una delle canzoni che è contenuta in questo album. La scelta è ricaduta su questa canzone. Puoi raccontarci il motivo?

La ritengo semplicemente la canzone più adatta ad essere il singolo, è radiofonica, anche se ahimè non è mai passata in radio, è allegra, ed ha un testo profondo, come molti miei testi.

Il tuo è un album in cui ogni canzone è a sé stante, ma c’è un fil rouge tra loro come ad esempio la verità?

Beh si, la verità è uno di questi, la verità è una bellissima parola ed un bellissimo concetto, l’altro fil rouge è la mia vita.

Ogni canzone, ogni personaggio delle mie canzoni deve passare sempre nella mia vita, direttamente o indirettamente, che sia esso un mio amore “Se tu lo vuoi” o “Paola”, dedicata a Paola Clemente, bracciante morta 7 anni fa nelle campagne di Andria, il paese in cui vivevo fino a qualche mese fa.

Queste sono canzoni che sono nate per questo album o che avevi voglia di far conoscere ed erano in un cassetto aspettando il momento buono?

Sono canzoni nate per questo album. La particolarità è che sono nate tutte o quasi prima della Pandemia.

Dopo “il vento è forte qui… si vola meglio” ho composto più di 20 canzoni, e facendo una cernita con i musicisti che vi hanno partecipato, Carmine Terracciano, chitarrista coautore delle musiche ed arrangiatore, Stefano Montrone, batterista e Cosimo Caggìa bassista, ne abbiamo scelte undici.

Seguendo la tua pagina social abbiamo notato altri progetti di cui fai parte. Com’è stato tornare a suonare dopo un periodo da incubo che hanno vissuto tutte le persone del settore?

È stato come rinascere, il Covid 19 ha tirato giù tante persone, tanti colleghi.

Durante la Pandemia mi sono accorto anche della estrema difficoltà del mio comparto, i lavoratori dello Spettacolo, della mancanza quasi assoluta di tutele e di diritti, in situazioni del genere.

È stata molto dura

Adesso ci sarà la possibilità di ascoltare il tuo album dal vivo?

D’estate lo porterò in giro. A breve sui miei social pubblicherò le date Vi ringrazio per la bella intervista

Social e Contatti

  • Facebook: https://www.facebook.com/gerardo.tango.official
  • L’album è disponibile su la Feltrinelli Ibs.it:
    https://www.ibs.it/tempio-instabile-cd-gerardo-tango/e/0806891965240

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