Sensazioni di pulito e di serenità, di vita buona e di aria pulita. Ma anche e soprattutto sensazioni di trasparenza dietro il suono soltanto… e le visioni che arrivano sono contadine e quotidiane. Il nuovissimo disco di Giacomo Deiana pubblicato dalla RadiciMusic si intitola Single
Giacomo Deiana e Single… quasi a fotografare l’anima di un lavoro di sola chitarra e voce (almeno nella sua quasi totalità)… da “single” però non è il modo di starci dentro visto che in queste nuove scritture troviamo belle collaborazione come Max Manfredi o Andrea Andrillo… In fondo all’intervista trovi il video ufficiale di “Serena” diretto da Marco Oppo: un manifesto di sensibilità per un artista (cantautore e chitarrista) non vedente dalla giovanissima età che fa da corona ad una canzone libera di sole e viva di semplicità. “Single” fa parte di quella schiera di dischi che non hanno la presunzione di essere o di apparire…
Mi incuriosisce sempre la genesi dei nomi e delle immagini. Iniziamo da “Single”. Perché questo titolo?
Il significato è doppio e si riferisce principalmente al fatto che il disco è interamente suonato da me, con poche graditissime incursioni di alcuni ospiti, e, in seconda istanza, al fatto che single è stata la mia condizione sentimentale al momento della stesura della maggior parte dei brani. è anche, se vogliamo, una dedica a tutte le persone che, almeno una volta nella vita, si sono sentite sole e hanno atteso con dignitosa pazienza una mano tesa ad alleviare quel senso di abbandono che fa sentire terribilmente tristi.
E poi la copertina che fa una faccia a questo disco. Come hai diretto le tue scelte? E verso quali significati?
Per quanto riguarda la copertina sono andato a colpo sicuro. Già da tempo conoscevo il lavoro e l’ineguagliabile spirito poetico che pervade le creazioni di Stefania Ariu e sentivo che questo album aveva bisogno di una copertina che provenisse da quella mano. A Cagliari le ceramiche delle sorelle Ariu ormai sono famose e apprezzate da tutti e per me è motivo di grandissimo vanto e onore poter esibire come primo contatto che il pubblico ha con “Single” un disegno creato appositamente per l’album da Stefania.Per andare più nel profondo ciò che amo delle loro opere è che sono pervase da un senso di ironica profondità, leggere e mai superficiali, colme di uno spirito poetico che affonda le radici nella vita quotidiana delle piccole cose e dei rapporti umani veri, reali.
Un disco elegante che approda in toscana alla RadiciMusic. Dalla Sardegna come ci sei finito?
Ti ringrazio molto, elegante è un gran complimento! Il tramite è stato quel meraviglioso artista, voce e penna incantati di Andrea Andrillo, che mi onora della sua stima e amicizia. Mi è bastata un’occhiata al catalogo e uno scambio con Aldo Coppola-Neri per capire che è un’etichetta con uno sguardo più che attento alla qualità e al valore dei contenuti proposti.
Ed immagino che nella risposta precedente entri a gamba tesa la collaborazione con Andrea Andrillo. In generale: che scena cantautorale c’è in Sardegna?
E direi che ci hai preso! La scena sarda è ricca di musicisti di assoluto valore, e lo dico con sincerità e orgoglio. Non ti nascondo che ho ripreso in mano le mie canzoni dopo anni perché stimolato dallo sbocciare di tanti talenti che hanno reso molto vivace il genere canzone in Sardegna. Quando ho sentito che c’era la possibilità di muovermi non più come un lupo solitario, ma all’interno di un movimento, ho sentito che era giusto riprendere il discorso da dove lo avevo interrotto, e così è nato “Pochi istanti prima dell’alba”, che precede “Single di qualche anno. Oltre Andrea Andrillo vorrei citare: Claudia Aru, Rossella Faa, Chiara F, tanto per rimanere nella mia zona. Comunque consiglio a tutti di approfondire la conoscenza di tutti gli altri artisti che operano nell’isola perché davvero si imbatteranno in opere di gran valore.
A chiudere: mandiamo in onda il bellissimo video “Serena”. Potrei chiederti tanto ma più di tutto mi incuriosisce: perché hai scelto la “S” per il tuo tautogramma?
Ti ringrazio per aver apprezzato il video, non è stato facile scegliere di realizzarlo in questo modo, che qualcuno ha definito “sbagliato”, e sono d’accordo perché questo voleva essere. Ho scritto “Serena” e “Tutto tramonta” praticamente insieme. Il gioco consisteva nel creare un brano utilizzando solo parole che iniziassero con la medesima lettera ma pescando solo nella mia testa, niente vocabolario, niente Google. Non appena ho dato inizio al gioco le parole con la lettera S si sono imposte immediatamente alla mia attenzione e io non ho fatto altro che seguirle e vedere dove mi avrebbero portato, guidando la mente, sì, ma non troppo.
Guarda il video di Giacomo Deiana: Serena
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