Gian Luca Figus è il produttore del FolkStudio, una etichetta discografica indipendente di Roma che sta cercando in punta di piedi di recuperare la memoria storica di un certo modo di far musica. Noi di Blog della Musica l’abbiamo intervistato…
Ciao Gian Luca, un benvenuto da noi di Blog della musica. Allora, iniziamo. Per prima cosa ti chiedo di presentarti un attimo ai nostri lettori e di spiegarci brevemente cosa rappresenta per te questo nuovo progetto Folkstudio.
Ciao a tutti, mi chiamo Gian Luca Figus, sono un architetto romano musicista e da un anno circa sono diventato produttore. Nel 2018 ho fondato FOLKSTUDIO Etichetta Discografica che nasce da un’intuizione: Riprendere un nome simbolo della musica d’autore e svilupparlo con una nuova visione, quella di riportare, in punta di piedi e con molta umiltà, un certo tipo di musica di qualità, basata sulla condivisione e la ricerca di idee non legate necessariamente alle leggi di mercato.
Quali sono le caratteristiche a livello di sound, personalità, identità che state cercando negli artisti per allargare il vostro roster? Che cosa non deve assolutamente mancare per attirare la vostra attenzione?
FOLKSTUDIO è molto attento ai giovani artisti e uno degli scopi principali è riuscire ad attrarre e produrre musicisti e cantanti con cui crescere in un costante confronto umano e professionale. Fondamentale è la consapevolezza della responsabilità che si ricopre nei confronti della società, soprattutto in questo momento. Cerchiamo persone che abbiano una buona cultura musicale (folk, indie, alternative rock, elettronica preferibilmente nella propria lingua di origine), una propria storia e una propria visione originale.
Pensi sia ancora essenziale essere in prima persona un “talent scout” alla vecchia maniera? Passare ad ascoltare nuova musica e nuovi gruppi semi-sconosciuti nei piccoli locali? Oppure, solitamente, si instaurano collaborazioni per contatto tra Etichetta e Artista via mail o social?
E’ essenziale! In qualità di persona insonne, passo molte ore alla scoperta di tutto quello che si muove nel sottobosco delle proposte alternative. Da poco abbiamo deciso di indire una selezione dedicata ai giovani artisti per individuare nuovi talenti.
Che ne pensi della musica italiana? Quali artisti giovani, diciamo già particolarmente conosciuti, avrebbero al tempo stuzzicato la curiosità di Folkstudio? E Perché?
Penso che esistano due binari: da un lato la musica delle hit a cui guardo con interesse per capire quali sono i messaggi e le tendenze in cui si riconoscono i giovani. Dall’altro ci sono molte nuove realtà che vengono fuori anche dai social e che riescono a concepire nuove vie e nuove speranze per la nostra musica.
Tra i giovani artisti italiani trovo molte affinità con Andrea Laszlo De Simone, per la sua visione personale che recupera molte sonorità care alla tradizione italiana degli anni ’60.
Mi piace molto Motta perché è riuscito a conciliare canzoni con ottimi testi e una buona scrittura musicale con i trend odierni.
Che tipo di rapporto instaurate tra voi e gli artisti? In quale modo credete di poter aiutare concretamente un progetto artistico a decollare?
Noi ci prendiamo cura degli artisti, in termini professionali e umani. FOLKSTUDIO ha la propria sede a Roma, in un loft dove i musicisti si incontrano, si conoscono, ascoltano e si scambiano esperienze rispetto alla musica, tendenze e contenuti. E’ uno studio di registrazione particolare, pieno di luce e di storia. Gli strumenti musicali e i sistemi di registrazione convivono con libri e oggetti d’arte in una sorta di contaminazione artistica.
Noi siamo convinti che un buon prodotto sincero e di qualità abbia già da sé le gambe per imporsi. In tutto questo processo che va dall’individuazione degli artisti, allo sviluppo e alla promozione e organizzazione live ho la fortuna di avere una persona che ha fatto sua l’identità dell’etichetta, Claudia Scognamiglio, e che sta attivamente sviluppando con me la casa discografica.
Quali altre etichette romane sono particolarmente appezzate da voi di Folkstudio? Per quali motivi?
Sono rimasto colpito dal lavoro dell’etichetta MarteLabel, hanno trovato una loro dimensione precisa e stanno sviluppando ottimi progetti discografici. Hanno anche un efficace approccio alla comunicazione e uno staff molto preparato e connesso con le realtà musicali anche internazionali di oggi.
Avete la possibilità di colpire i nostri lettori. Diteci qualcosa di voi che ci spinga a cercarvi sui social e nel web e che stimoli il nostro interesse.
Abbiamo delle nuove proposte discografiche in uscita dalla primavera in poi che speriamo possano essere gradite a chi ci viene a trovare, inoltre stiamo sviluppando parallelamente un programma di concerti e un festival che possa fare da volano per la cultura musicale alternativa di questo Paese.
Grazie di essere stati con noi. Un saluto e un grande #inboccaallupo da parte del Blog della Musica. Ciao.
Grazie a voi per l’attenzione e continuate a seguirci.
Info: https://www.facebook.com/folkstudio.it/