Non eri prevista è il titolo del nuovo album di Giorgia Bazzanti uscito a Novembre 2019 per Psr Factory di Guido Guglielminetti. Abbiamo scambiato alcune battute con l’Autrice. Buona lettura
Ciao Giorgia Bazzanti e benvenuta su Blog della musica. La tua vita artistica tra cantautorato e interprete. In quale ruolo riesci ad avere più sicurezza quando ti esibisci?
Ciao e grazie! Sono due ruoli in cui mi sento “a casa”; quando si incontrano brani e autori con sensibilità affini succede qualcosa di magico!
E quando succede mi sento coinvolta in qualcosa che mi appartiene e mi ci ritrovo profondamente. Poi ovviamente cantare i miei brani mi regala un’emozione particolare perché è condividere ancor più una parte di me, che sia vera o frutto della fantasia.
L’immagine di copertina, essenziale e diretta, quanto ti rappresenta e come è nata?
Potremmo definirlo uno “scatto d’autore” in quanto è opera di Claudio Fossati! Mi rappresenta molto perché l’essere essenziale e diretta è qualcosa che mi caratterizza e per questa copertina cercavamo una cosa semplice, naturale e, allo stesso tempo, d’impatto. Io poi sembro uscir fuori dal nero come, appunto, una cosa non prevista.
E Claudio ha saputo dare un tocco d’eleganza cogliendo un momento di spontaneità durante il nostro shooting, catturando un’espressione del volto intensa ma quasi nascosta e tutta da scoprire.
La collaborazione con Guido Guglielminetti. Come è nata e quanto è stata importante per la tua crescita artistica?
La collaborazione con Guido è nata a fine 2016, quando ho frequentato il corso Psr nel suo studio a Peveragno (Cuneo) e da lì abbiamo condiviso importanti risultati come Area Sanremo e altri premi e riconoscimenti.
Una collaborazione che definirei fondamentale e determinante in quanto ha coinciso con una mia maturità artistica e personale. Una collaborazione caratterizzata da umanità e grande professionalità. Ora sono appunto prodotta dalla sua etichetta discografica, la psr factory.
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Parliamo dell’album Non eri prevista. È un raccolta di canzoni che ha la donna come protagonista principale. Tra le canzoni ti sei cimentata come autrice e interprete. Quanto è stato importante, per te, un banco di prova tra le canzoni di autori importanti e la tua prova di cantautrice?
Come accennavo prima, quando si incontrano sensibilità affini ci si ritrova come a raccontare e far parte di una storia comune o, meglio, di tante storie. All’inizio è stata come una sorta di vertigine – in realtà mi fa sempre quest’effetto! – ed è stato come muoversi sicura ma in punta di piedi. Una prova importante frutto di grande lavoro (e di uno studio anche passato) e di collaborazioni giuste e al momento giusto.
Al centro di del disco Non eri prevista c’è un concetto di femminilità e di sentimento libero da ogni pregiudizio e luogo comune, che si afferma con decisione e che si esprime in varie forme. A questi si collega poi il tema del viaggio proprio per sottolineare quanto sia coraggioso e importante ampliare i nostri orizzonti, per conoscere meglio sia noi stessi che l’altro. E questi temi percorrono tutte le tracce appartenenti ad uno stesso cerchio.
Nell’album Non eri prevista ti hanno accompagnato musicisti molto importanti per la musica italiana. Com’è stato essere affiancata da musicisti come loro? Ti sei sentita anche protetta e guidata durante la registrazione dell’album?
Essere affiancata da certi musicisti e autori è stato in primis un onore ma anche un arricchimento umano: dico sempre che ognuno di loro è stato per me un incontro prezioso perché sono persone di grande umiltà e mi hanno insegnato molto, regalandomi anche tanti momenti di leggerezza, condivisione, affetto, chiacchierate e risate! E si, mi sono sentita in un certo senso anche “protetta” ed è una sensazione che porto con me.
Come è stata accolta questa tua nuova avventura che racchiude, come detto, passi importanti che hai fatto nella musica in questi ultimi anni?
Sono molto felice che sia stata accolta con calore e molto apprezzata. Anche nei live c’è molta empatia e spesso le persone mi scrivono bellissimi messaggi pieni di sincerità e affetto. La mia consapevolezza è unita ad uno stupore sempre nuovo, soprattutto per questo album perché mi piace portarlo anche in luoghi “non previsti” che inaspettatamente vengono (ri)scoperti e dove di solito la musica non entra. E si creano delle atmosfere davvero suggestive, un particolare contesto di ascolto e di condivisione.
Ascolta il disco Non eri prevista su Spotify
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