Giulia Ventisette è una cantautrice che ha pubblicato da poco il singolo Tutti zitti per La Stanza Nascosta Records anticipando l’album di imminente uscita dal titolo STANZE. Blog della Musica l’ha intervistata…
Il Blog della Musica ospita questa settimana la cantautrice fiorentina Giulia Ventisette. Puoi presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti! Mi chiamo Giulia Ventisette e sono una cantautrice di Firenze!
Venerdì 14 settembre su tutte le maggiori piattaforme digitali il brano Tutti zitti, certamente non “leggero” per il tema trattato, l’attuale condizione di ricattabilità dei giovani lavoratori, condannati ad un frustrante silenzio. Ti consideri una cantautrice “impegnata”?
Mi considero ”cantautrice”. La definizione CANTAUTRICE IMPEGNATA suona un po’ come un pleonasmo, una ripetizione. Il cantautore ha delle responsabilità a cui non può sottrarsi, deve comunicare.
Che poi il tema trattato sia un tema sociale o un tema più leggero, si tratta sempre di qualcosa che cerca di trasmettere un pensiero, un punto di vista, un’opinione ad un possibile pubblico. Io cerco di fare della mia esperienza un punto di forza, per poter dare a qualcun altro uno spunto di riflessione diverso. Quello che racconto nei miei brani rappresenta sempre qualcosa che, direttamente o indirettamente, riguarda la mia vita o quella di qualcuno che mi circonda.
Guarda il video di Tutti Zitti
Tutti zitti anticipa l’uscita del tuo secondo lavoro in studio, STANZE, distribuito da “La Stanza Nascosta Records”. Puoi darci qualche anticipazione sulle sonorità e sulle tematiche dell’album?
Questo è un album molto “suonato” e molto acustico. È un lavoro che si è sviluppato nell’arco di due anni e mezzo e sono molto soddisfatta delle decisioni che ho preso, più o meno sofferte, e delle persone con cui ho collaborato, tutte estremamente professionali. Ringrazio in particolare l’entusiasmo dei musicisti che hanno preso parte ad ogni singolo brano, poiché è da quell’entusiasmo che si raccolgono i risultati migliori.
I temi trattati sono vari, dall’aspetto problematico della situazione lavorativa italiana in Tutti zitti, al problema della mafia in Soldatini di Carta (analizzato dal punto di vista umano), al problema delle aspettative dei genitori che pesano su un figlio, che vuole scegliere la sua strada seguendo solo la sua natura, in L’Opposto di Me, alla facilità di esprimere opinioni senza riflettere, basandole sulla filosofia del “sentito dire”, in Figli d’Arte, e così via… a completare il quadro anche qualche canzone d’amore.
Sei giovanissima, eppure hai già ottenuto riconoscimenti importanti (tra gli altri, hai vinto La Milano-Sanremo della Canzone Italiana, con il brano Soldatini di carta, ottenuto la Menzione speciale Aletti Editori in collaborazione con Centro Europeo Toscolano di Mogol, per il valore letterario del brano Tutti zitti, sei stata Finalista al Premio InediTO – Colline di Torino, semifinalista e vincitrice del Premio Under 35 a Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, con Tutti zitti). Qual è secondo te la tua forza, artisticamente parlando?
Nel corso degli anni ho imparato a non preoccuparmi dell’opinione di chi mi giudica, ma a dedicare la mia attenzione all’onestà. Non lo dico per riempirmi la bocca di parole importanti, ma perché spesso vedo altri artisti così concentrati a fare bella figura che dimenticano di essere se stessi, finendo per risultare artificiali sul palco e non centrare l’obiettivo. E qual è l’obiettivo? L’obiettivo resta sempre lo stesso, quello di trasmettere un pensiero, un sentimento che può essere di noia, di malinconia, di sarcasmo, di denuncia, di amore. Bisognerebbe imparare a salire sul palco senza maschere e mettersi a nudo, per quanto risulti difficile. Credo e spero che il mio pubblico apprezzi questo aspetto di me: l’eliminazione di inutili sovrastrutture.
Tra le tante esperienze hai anche aperto il concerto di Mirkoeilcane, presso il THE CAGE di Livorno. E’ un artista che fa parte dei tuoi riferimenti musicali?
Ho “conosciuto” virtualmente Mirkoeilcane intorno a febbraio/marzo 2017, in occasione delle selezioni del prestigioso concorso MUSICULTURA. Mi ero iscritta e non ero stata scelta, così un po’ per curiosità, un po’ per crescita personale, sono andata a studiare le canzoni scelte per le audizioni (è una cosa che faccio quando vengo esclusa, non si finisce mai di imparare dagli altri). Tra le altre, mi sono imbattuta proprio in PER FORTUNA di Mirkoeilcane, che poi a Giugno ha vinto (meritatamente, direi). Ho acquistato il suo primo album e mi sono resa subito conto che PER FORTUNA non era un’eccezione, ma la regola. Mirko è davvero un GENIACCIO della musica d’autore, oltre ad essere una bellissima persona. Prima che partecipasse a Sanremo Giovani 2018, ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona, in un locale a Roma, L’Asino che Vola, dove io mi esibivo e lui era ospite. Gli piacque la canzone che presentavo e scambiammo una piacevole chiacchierata. Quando ha iniziato il Tour, lessi della data di Livorno e gli proposi il mio materiale per l’apertura del concerto e, sia lui, sia il suo staff, sono stati felici di ospitarci. Lo ritengo un amico.
È sicuramente un riferimento per me, sia sul piano artistico, sia sul piano umano. Ha la consapevolezza e l’umiltà che solo i migliori hanno.
Per finire, con chi ti piacerebbe collaborare in futuro?
Che domanda impegnativa! Mi piacerebbe sicuramente scrivere dei brani a quattro mani con Francesco Gazzè (un’altra persona splendida che ho avuto il piacere di conoscere), collaborando ovviamente anche con Max Gazzè… ma non solo. Mi piacerebbe moltissimo collaborare con Niccolò Fabi, anche se adesso si è preso un periodo di vacanza, perché è un artista trasparente, in quello che scrive, in quello che suona, in quello che dice…Non sono gli unici artisti con cui vorrei confrontarmi, ma sicuramente, se potessi scegliere, partirei da qui.
Info: https://www.facebook.com/giulia.ventisette/
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Foto di Artax Andrea