Ubuntu, il nuovo disco di Giuseppe Dosi, tra blues, jazz e il cantautorato raffinato che ci porta ad uno stile mai dimenticato.

Ubuntu è il titolo del nuovo album, il quarto, del lombardo Giuseppe Dosi che con il contributo di Gianni Satta alla tromba e Fabrizio Trullu alle tastiere ha dato vita a sette canzoni che viaggiano sul sottile confine tra blues e jazz e che ci riporta ad uno stile cantautorale sobrio e allo stesso tempo viscerale.
Canzone per canzone, Dosi ci riporta in un mondo di elementi essenziali in cui le note vestono coinvolgendo l’ascoltatore in un mood emozionale crescendo.
Il titolo dell’album richiama ad un’espressione che indica benevolenza verso il prossimo ed è proprio quello che traspare ascoltando le sette avventure composte dal cantautore lombardo che risiede a Madrid e che forse proprio dalle sue esperienze di vita si è lasciato influenzare dalle caratteristiche di un popolo aperto alle esperienze di ognuno che arricchisce il prossimo.
Da canzoni come “Anime” a “Quello che”, Giuseppe Dosi ci porta in un mondo fatto di vite vissute tra ricordi ruvidi e sogni lucidi in uno stile che ha fatto grande l’Italia della musica grazie a signori come Paolo Conte.
Giuseppe Dosi nasce nel 1964 a Lodi. Sin da giovanissimo si avvicina alla chitarra seguendo seguendo in modo particolare le opere di cantautori come Guccini, De André, Lolli, Daniele e molti altri.
Dal 2006 ad oggi ha pubblicato quattro album “Farandulero”, seguito nel 2008 da “Cantacuentos” e nel 2010 da “Zài Jiàn” (Arrivederci in cinese) sino a “Ubuntu” nel 2021.
Nei suoi dischi ha collaborato con musicisti Jazz di levatura nazionale e internazionale come Enzo Rocco, Fabrizio Trullu, Gianni Satta, Francesco Chebat, Fabio Crespiatico e molti altri.