Il Gloria di Antonio Vivaldi. Piccola guida all’ascolto passando dal baroque pop di Scott Walker per conoscere meglio questa interessante composizione di musica sacra…
Ricordate il Gloria di Vivaldi? Durante un viaggio di lavoro con Vittorio, il nostro mi ha fatto ascoltare un bel disco di un tale Scott Walker di cui ampiamente ha parlato sulle pagine del Blog della Musica (a proposito… Vittorio promette di tornare presto a scrivere altri rumorosi articoli). Come inizia il primo pezzo del cd SCOTT, anno 1967, dal titolo Mathilde partono una serie di squilli di tromba amalgamati perfettamente con degli archi bellissimi dalla tipica sonorità anni ’60 che mi fanno venire in mente il famoso Gloria di Antonio Vivaldi e visto che proprio in questi giorni ricorre l’anniversario della nascita (il 4 marzo 1676) ho pensato di fare una piccola guida all’ascolto su questa magnifica composizione di musica sacra del Prete Rosso veneziano.
Storia del Gloria di Vivaldi in Re Maggiore RV 589
Il Gloria in Re Maggiore RV 589 per soli, coro e orchestra fu una delle prime composizioni vocali di musica sacra composte da Vivaldi tra il 1713 e il 1714. In questo periodo Vivaldi prestava la sua opera all’Ospedale della Pietà di Venezia, un orfanotrofio femminile, sostituendo l’ex Direttore del Coro Francesco Gasparini che dovette lasciare l’incarico per malattia e aveva il compito insieme al maestro di canto Pietro Scarpati di comporre nuove musiche per il Coro della Pietà.
Questo Gloria è una composizione che va considerata come un capolavoro della musica sacra, è di una bellezza che va oltre ogni immaginazione: esuberante e pieno di carattere. Dimenticato per anni, fu riscoperto nel 1920 da Alfredo Casella, compositore e pianista appassionato della musica vivaldiana, che lo ripropose al pubblico nel 1939 a Siena durante “La Settimana di Vivaldi”.
Il Gloria RV 589 di Vivaldi è diviso in dodici parti, tutte molto diverse tra loro sia per musicalità, tonalità, e organico strumentale:
- Gloria in excelsis Deo (Chorus)
- Et in terra pax (Chorus)
- Laudamus te (Sopranos I and II)
- Gratias agimus tibi (Chorus)
- Propter magnam gloriam (Chorus)
- Domine Deus (Soprano)
- Domine, Fili unigenite (Chorus)
- Domine Deus, Agnus Dei (Contralto and Chorus)
- Qui tollis peccata mundi (Chorus)
- Qui sedes ad dexteram Patris (Contralto)
- Quoniam tu solus sanctus (Chorus)
- Cum Sancto Spiritu (Chorus)

La firma autografa di Vivaldi sul manoscritto del Gloria RV 589 (Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino)
La composizione si apre con il Gloria in Excelsis Deo e si conclude con la fuga sulle parole Cum Sancto Spiritu che sembra sia un adattamento del movimento conclusivo di un altro Gloria composto da un contemporaneo di Vivaldi, Giovanni Maria Ruggeri, di Verona nel 1708. Non si conosce esattamente il motivo per cui Vivaldi avrebbe rielaborato la composizione di un collega, si pensa perché non molto preparato sull’uso compositivo di questi stili in quanto non aveva avuto una vera e propria formazione sulla Musica Sacra.
Tutte le parti solistiche sono affidate a voci femminili, visto che il destinatario della composizione era principalmente il Coro dell’orfanotrofio e pare che le ragazze dell’istituto suonassero anche tutti gli strumenti dell’orchestra come testimonia uno scritto del filosofo e politico Charles de Brosses:
La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le “putte” cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto; insomma non c’è strumento che le spaventi (Vittorio Negri, “A.Vivaldi, Musica Sacra Corale”)
Testo integrale del Gloria di Vivaldi (RV 589)
Gloria in excelsis Deo
Et in terra pax hominibus
Laudamus te, benedicimus te,
adoramus te, glorificamus te.
Gratias agimus tibi
Propter magnam gloriam tuam.
Domine Deus, Rex coelestis,
Deus Pater omnipotens,
Domine Fili unigenite Jesu Christe,
Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.
Qui tollis peccata mundi,
miserere nobis
Qui tollis peccata mundi,
miserere nobis,
suscipe deprecationem nostram.
Qui sedes ad dexteram patris,
miserere nobis.
Quoniam tu solus sanctus,
tu solus Dominus,
tu solus altissimus Jesu Christe.
Cum Sancto Spiritu in gloria Dei Patris, Amen.
Guida all’ascolto del Gloria di Vivaldi
Il Gloria di Antonio Vivaldi possiamo trovarlo in tantissime incisioni più o meno belle o filologiche. Io personalmente preferisco sempre una registrazione con strumenti antichi, dove si può godere appieno delle sonorità e della prassi esecutiva dell’epoca. Del Gloria in Re Maggiore RV 589 ho una splendida versione della Archiv del 1988 (di cui potete ascoltare qualche estratto qui) eseguita da The English Concert Choir e The English Concert con Trevor Pinnock al clavicembalo e alla direzione. Il primo violino è affidato a Simon Standage mentre le parti vocali a Nancy Argenta e Ingrid Attrot, Soprani, Catherine Denley, contralto, Ashley Staffortd, tenore e Stephen Varcoe, basso.
Di seguito potete trovare alcune edizioni di questa ed altre composizioni di Antonio Vivaldi che davvero non possono mancare nella vostra collezione di musica barocca.
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Fonti: le immagini sono tratte dal sito http://www.milesfish.info/abcjphotos.html che ringraziamo.