I Grace N Kaos pubblicano il nuovo album dal titolo Bambino che conferma l’anima rock-melodico di uno dei gruppi più importanti del territorio veneto. Ecco la recensione di Gilberto Ongaro
Il nuovo album dei Grace N Kaos, Bambino conferma l’anima rock melodico del gruppo, sancita da un cantato dall’atteggiamento serio e solenne, affine a quello di Danilo Sacco.
La scena rock tricolore è quella in cui si inserisce la band, tant’è che è presente nel disco una cover di Sangue impazzito dei Timoria, in una versione notturna che mantiene un’atmosfera stellare durante tutto il pezzo, anziché solo nella prima metà.
Una canzone emblematica di questo clima è X E, pezzo diciamo matrimoniale, sulle speranze e le promesse per il futuro di due innamorati: “Sposami adesso se vorrai donarmi una vita intera, l’eterno istante fra di noi racchiuso in questo anello”.
Nell’LP sono compresi anche i pezzi che costituivano l’Ep del 2017 Sogno d’aprile, trasformati in una veste più tenue, come appunto Sogno d’aprile, Organico ma soprattutto Eterno, che dal rock è passato ad una versione per pianoforte che meglio si adatta alla tematica intima di un addio. Le canzoni del tutto nuove, espongono un approccio anni ’00, con quel pianoforte che crea tensione narrativa in attesa della distorsione di chitarra, e la batteria acustica arricchita da percussioni elettroniche, spesso per l’effetto eco (un po’ come gli arrangiamenti dei primi Linkin’ Park ma meno aggressivi, per capirci).
Un esempio su tutte la titletrack Bambino, che termina con un chiaro ammonimento: “Non c’è forza nella rabbia non c’è forza nell’ignoranza”. Una dimensione ricorrente è quella famigliare, come qui: “Ho visto mia madre che lottava, e sono fiero di ciò che sono io per lei”.
Stessa cosa per il brano seguente, forse la punta di diamante dell’album: Diario di una poetessa minorenne, che unisce al contempo due visioni, quella di un padre preoccupato e quella meramente descrittiva di ciò che accade sui social, focalizzando gli umori di chi naviga scrollando le immagini delle ragazze in mostra, ingenuamente o no:
“Sento la tua penna che racconterà, che non rimedierà ad un cocktail d’allucinazioni, ubriacati di sogni e vomita realtà. Reciti una parte che nasconderà la vita in una pagina. Dietro ad un rossetto che non fermerà la libertà di una poesia. Posti la spensieratezza, urli la tua debolezza ad un diario che non confessa dietro occhi bagnati, sbavati dalla libertà di una poetessa.”
Dai desideri si passa direttamente ai sentimenti vissuti. L’amore di una coppia viene cantato in inglese in Paradise Flower, mentre Nuvola, con la chitarra acustica, è il pezzo sull’imminente fine di una storia: “Forse non sono stato mai ciò che credevi tu, un uomo romantico, sensibile, che comprenderà debolezze e paure, sogni rancori (…) Potessi l’azzurro degli occhi tuoi lo riporterei a te. Sei come nuvola, eterea, libera, su cui scivola la mia lealtà”.
Fa da contraltare il rock speranzoso di Sarà il sole: “Domani sarà il sole, domani avremo il petto ancor più gonfio, saremo ancor più forti.”
I Grace N Kaos sono pronti a suonare dal vivo, con un lotto di canzoni per tutta la famiglia.
A cura di Gilberto Ongaro
Info: https://www.facebook.com/gracenkaos/